La scaltrezza mediatica di Luca Baraldi...ma con una pecca

L'amministratore delegato dei campioni in carica non ci è andato leggero alla vigilia della finale, ma è tutto parte di una filosofia

Scritto da FMB  | 
B.Costantini

L'amministratore delegato dei campioni in carica non ci è andato leggero alla vigilia della finale, ma è tutto parte di una filosofia

Luca Baraldi non è stolto ed è giusto quello che fa anche a se volte non piace o esagera.

L'amministratore delegato della Virtus Bologna da anni porta avanti un corretto, magari a volte poco piacevole o fuori dalla linee, modus operandi: il controllo mediatico. ATTENZIONE, per controllo mediatico non vuol dire avere a libro paga giornalisti o testate che leccano il culo e scrivono solo articoli di elogio ma una supervisione 24/7 a 360° gradi della situazione: essere ogni giorno presente tra testate, radio, Tv e Web e non lasciare nulla di intentato o possibili spiragli a critiche sul mondo Virtus Bologna e l'operato del club. Spegnere qualunque principio di incendio senza farlo divampare o muovere per primi sulla scacchiera.

Questo è un aspetto chiave nella gestione di una società sportiva specie se si parla di una Power House della pallacanestro europea come la Segafredo. Il maestro del settore, perché è innegabile la destrezza, la tempestività e l'abilità che ha, è l'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta: guardate solo come gestì in maniera saggia e puntuale la spinosa questione della mancanza di liquidità che vide coinvolti i nerazzurri sul finire dello scorso campionato. O le questione del rinnovo di Lautaro Martinez. Sempre presente dal lunedì al sabato e la domenica con la protocollare intervista nel pre-partita. Non lascia MAI nulla in sospeso. 

La protezione di Mannion

In casa Virtus l'esempio più recente è stata la protezione di Nico Mannion. Non è stato un acquisto sbagliato ma non ha potuto rendere al massimo tra problemi fisici e poca compatibilità con la filosofia di gioco di coach Scariolo. Il tutto con un importante ingaggio da €1 milione. Baraldi, il gm Ronci, coach Scariolo ed il presidente Massimo Zanetti sono sempre intervenuti tempestivamente nel proteggere l'ex Warriors anche davanti agli occhi delle potenziali squadre interessate (Brescia?) in estate per non far scemare il valore, come a dire: “E forte! È stato un po' sfortunato, primo anno di ambientamento in Europa, doppia competizione, gli infortuni, ma è forte!”.

L'assenza dell'opposizione 

Baraldi è scaltro, è conscio del fatto che la prima ed unica rivale, l'Olimpia Milano, predilige sempre il silenzio e quindi lui, come un attaccante con il fiuto del gol, ne approfitta come successo ieri nell'intervista rilasciata a TRC. Tutto studiato a tavolino eh, nel giorno in cui la Lega Basket presenta la finale scudetto lui “arma i missili” e fa fuoco con parole forti e ben mirate e, risultato, ha vinto: siamo a 24 ore dalla palla a due della Gara1 della finale scudetto tra Virtus ed Olimpia e di cosa si parla? Delle dichiarazioni di Baraldi che hanno dominato il web, social e testate giornalistiche. CHAPEAU 🎩.

Personalmente questa volta le dichiarazioni del buon Luca Luca le ho trovate eccessivamente fuori dalle righe soprattutto l'uscita sull'arbitro Ryzhyk: “L’ucraino ha detto che è qui perché amico di qualche importante figura del basket italiano”. Il tutto quando non si è ancora giocato un minuto di questa serie che di tensione agonistica ne ha il serbatoio ricolmo, inoltre dichiarazioni arrivate dopo quelle belle passionali e sportive del solito patron Zanetti.
Però è parte della sua filosofia di comunicazione che piaccia oppure no: di fatto si è preso subito un vantaggio mediatico non indifferente, ha messo le basi per due narrative da cavalcare in base al risultato finale della sfida…il tutto con Milano che non apre bocca e subisce facendo il gioco di Baraldi.

Uno dei problemi dell'Olimpia è proprio questo stile di comunicazione che rischia di essere una lama a doppio taglio come l'anno scorso: dopo il 4-0 subito in finale contro la Virtus coach Messina non si presentò ai microfoni nel post-partita e per 3 MESI non uscì nulla dal club biancorosso. Questo portò al classico “aprite le gabbie” con media e tifosi che dicevano e scrivevano di tutto e più tra insinuazioni, presunte liti, spogliatoio spaccato, crisi interna e via dicendo.
Qui, permettetemi una battuta, si sente la mancanza di Livio Proli che, malgrado i tanti difetti, era uno sempre presente a controbattere o metterci la faccia in qualunque situazione. Un Proli Vs Baraldi avrebbe riempito i rotocalchi tanto da poter scrivere un libro 😅

La pecca

C'è solo una cosa che contesto a Baraldi, il continuare insistere sulla narrativa "Noi contro tutti perché tutti sono contro di noi". Sei la Virtus Bologna campione d'Italia in carica, vincitrice dell'Eurocup 2022 con alle spalle un mecenate e gran signore di sport come Massimo Zanetti, sei una franchigia storicamente vincente nel panorama non solo italiano ma anche europeo della pallacanestro con un roster a 5 stelle composto da giocatori di caratura internazionale, non puoi uscirtene con: “Noi siamo abituati a remare in un mare in tempesta. Qualcosa di buono abbiamo fatto, probabilmente non siamo simpatici a molti ma pazienza” 🙄.

Negli Stati Uniti si direbbe “siete come gli Yankees” quando si etichetta una squadra vincente, senza rivali e che non ha bisogno si interpretare la figura dell'underdog come nel caso della Virtus Bologna.


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