Eurolega e le tante incognite e per il futuro: i punti critici

La massima competizione europea di pallacanestro sta arrivando ad un punto di rottura e l'ingresso di Dubai potrebbe essere la svolta

Scritto da FMB  | 

La massima competizione europea di pallacanestro sta arrivando ad un punto di rottura e l'ingresso di Dubai potrebbe essere la svolta

L'Eurolega tornerà in scena settimana prossima con il Round #26, per la prima (e forse unica) volta Euroleague e FIBA sono arrivate ad una stratte di mano con al competizione che ha dato 7 giorni di stop per consentire alle Nazionali di avere i migliori per la finestra di Qualificazioni ad Euro 2025.

Eurolega che sfrutterà questa settimana per iniziare a pensare anche al suo futuro perché mai come quest'anno si sta per arrivare ad un punto di svolta, un punto in cui la competizione girerà pagina e si spera in meglio perché i punti di criticità ci sono e stanno logorando la competizione sia dentro che fuori.

Sfruttando questa settimana di stop abbiamo stilato la lista delle problematiche che Eurolega sta vivendo da tempo e che le mettono il bastone tra le ruote

EUROLEGA, I PUNTI CRITICI

Competitività

I giocatori forti ma soprattutto i giovani talenti in ascesa se hanno anche una minima chance vanno in NBA e questa è una ferita aperta non curabile per Eurolega. Persi Vasilje Micic, Dante Exum e Sasha Vezenkov rimpiazzati con? Eurolega vive sui veterani e non è un caso che la squadra campione in carica e che attualmente dominando la stagione è composta da trentenni affermati nel panorama europeo senza ex NBA o americani. I vari Mike James, Shane Larkin, Kevin Punter, Nikola Mirotic per non parlare dei super veterani come Marco Belinelli o Kostas Sloukas non ci saranno per sempre e con le sirene dell'NBA che chiamano, che futuro tecnico avrà la competizione? Che giocatori di riferimento avrà?

Partecipanti

Stiamo parlando della massima competizione di pallacanestro dove si suppone ci giochino le migliori squadra d'Europa, che ci stanno a fare Alba Berlino ed ASVEL Villeurbane con tanto di licenza pluriennale? A parte essere squadre cuscinetto che altro contributo danno? Nella loro ideologia dovrebbero fungere da squadra di sviluppo per giovani…ma quali? Perché bisogna avere la coppia di squadre per Nazioni? Il futuro di Alaba ed ASVEL, ad oggi, le vede saldamente dentro la competizione ma occhio ai mercati in ascesa che tratteremo più avanti nel post.

Arbitraggio e durata

Questo è un punto che avevamo già trattato ad inizio stagione ma è ormai una logorante costante. Le partite di Eurolega durano troppo! E questa eccessiva durata è figlia dell'abuso dell'Istant Replay. Ogni partita si perdono dai 15 e a volte pure 20 minuti se si sommano tutte le gite al replay, spesso per rivedere cose banali. L'introduzione di una sorta di Silent Check, ovvero di una sala arbitri in remoto potrebbe aiutare i direttori di gara.

Licenze

Questo è forse uno dei punti più critici che ritornerà alla fine: ottenere le licenze. Sul campo è una farsa e Gran Canaria è stata la conferma la passata stagione quando ha vinto l'EuroCup ma poi ha dovuto rinunciare per eccessivi costi. Il Monaco, come la Virtus Bologna, il Valencia ed una delle due serbe (quella che non vince l'ABA) sono quelle squadre che ogni stagione sono alla “caccia della licenza annuale” che, di fatto, è una farsa. 
Il GM del Monaco ha scoperto il Vaso di Pandora parlando proprio del futuro della compagine del Principato in Eurolega: “L'obiettivo principale è diventare azionisti di EuroLeague” quindi conferma che meriti sportivi, blasone, storia non contano. Serve il blasone della città, infrastrutture di livello e sponsor che possano arricchire Eurolega. Tenetelo lì che ci torniamo nei prossimi due punti.

Dubai & ABA: l'intrigo

Il tema caldo delle ultime settimane: il potenziale ingresso di Dubai in Eurolega con una squadra militante nell'ABA perché per partecipare in Eurolega bisogna stare in Europa. Qui ci colleghiamo al punto precedente delle licenze con Partizan Belgrado e Stella Rossa in prima fila. Non è un caso che il CEO Paulius Motiejunas e il presidente Dejan Bodiroga siano volati ad inizio mese in Serbia a parlare con le due superpotenze perché, di fatto, loro due comandano l'ABA e dal loro voto dipende il futuro dell'ABA. Non ci vuole Sherlock Holmes per capire che se Eurolega vuole Dubai deve accontentare le due squadre di Belgrado e per accontentarle c'è una sola carta da giocare: licenza pluriennale per entrambe.

Notizia di oggi riportata da Mozzart, tra il 12 e 15 marzo l'ABA Liga si riunirà proprio per discutere l'ingresso. I primi rumors indicano che ci sono segnali positivi per l'attuazione del contratto secondo il quale il club del Golfo Persico riceverebbe un posto con lo status di club invitato, il che significa che non avrebbe il diritto di partecipare alle decisioni a livello dell'Assemblea.

Mettiamo caso che arriverà davvero la fumata bianca per ospitare Dubai: dove giocherebbe partite di ABA Liga? I suoi giocatori locali possono essere di area balcanica o devono essere degli Emirati? Posto che in Eurolega problema non si porrebbe visto che possono esserci quanti stranieri si vogliono.

Un business in perdita

Sfruttiamo l'onda di Dubai per introdurre l'ultimo e delicato punto. Durante le Final Eight di Coppa Italia a Gigi Datome è stato chiesto un parere sul potenziale ingresso di Dubai e lui ha esposto il punto più critico: "È una possibilità. Capisco che l'EuroLeague non sia sostenibile come è oggi, perché molte squadre sono in perdita. È qualcosa di meno romantico, ma potrebbe essere utile per far funzionare i numeri - aggiunge - Capisco che i tifosi possano essere contrariati, ma finché qualcuno è disposto a perdere soldi, tutti sono contenti. Quando i proprietari non vorranno più perdere soldi, tutti diranno che sarebbe stato meglio cercare altre entrate. È una cosa difficile da riassumere in un minuto, ma capisco la sensazione.". Eccolo, un business in perdita e l'esempio più eclatante è il Real Madrid che vince l'Eurolega 2022-23 perdendo $27 milioni e sapete quanto è stato il premio per aver vinto? Ve lo scrivo: €1,7 milioni.

Eurolega vive SOLAMENTE grazie alle Polisportive e ai mecenati come Giorgio Armani, Alexey Fedorychev o Massimi Zanetti che sono disposti a perdere annualmente in nome della passione e della voglia di competere. Ma queste persone non sono eterne e le polisportive sono costantemente in perdita. Chiaro che l'ingresso di una potenza economica mondiale come Dubai o di altre realtà come possono essere Parigi o Londra sarebbe una boccata d'ossigeno per le tasche della competizione che, ricordiamo, da due anni ha perso l'importante sostegno delle squadre russe.

 


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