Personalità e talento: la grande stagione di Paolo Banchero

La regular season è finita, andiamo quindi a vedere come si è comportato il giovane ex Duke alla sua prima stagione NBA.

Scritto da Giovanni Marino  | 
Getty Images

La regular season è finita, andiamo quindi a vedere come si è comportato il giovane ex Duke alla sua prima stagione NBA..

Il 23 giugno 2022, al Barclays Center di Brooklyn, veniva chiamato con la scelta numero 1 dagli Orlando Magic il giovane Italo-Americano Paolo Banchero.
Paolo Napoleon James Banchero, con un secondo e un terzo nome di un certo peso, è nato il 12 novembre 2002 a Seattle e cresciuto (parecchio in fretta) nello stato di Washington, giocando per O’Dea High School prima di scegliere Duke per il suo anno da freshman al college.
Sin dalle sue prime partite a livello scolastico prima e collegiale poi, ha fatto parlare di sè, soprattutto per la sua versatilità e la sua energia quando è sul parquet.
Queste doti gli hanno permesso di essere chiamato alla numero 1 al Draft NBA e provare a ripetersi anche tra più grandi…a quanto pare ci è riuscito: Andiamo a vedere meglio.

La stagione

La stagione parte contro i Pistons e il prodotto Duke decide di esprimere al meglio le sue potenzialità: 27 punti, 9 rimbalzi e 4 assist al suo debutto, niente male. 
Poi per non farsi mancare niente il nativo di Seattle segna per più di 5 partite consecutive più di 20 punti: un record per una matricola. Si aggiunge infatti alla lista, formata solamente da 5 matricole (Wilt Chamberlain, Oscar Robertson, Grant Hill, Elvin Hayes, Dominique Wilkins), capaci di segnare per piu di 5 partite 20 punti.

La stagione è continuata seguendo le statsitiche delle prime partite, e Banchero si è affermato sempre più come giocatore chiave nel rebuilding della franchigia della Florida. 
La pick numero 1 ha preso in mano le redini della squadra ed è riuscito moltissime volte a salvarli, sferrando prestazioni egregie, quelle da ricordare sicuramente sono: 
-Il 5 novembre contro la corazzata Kings, l'italo-americano ha segnato il suo career high in punti e in rimbalzi( 33 e 16).
-Nella seconda partita vittoriosa contro i Celtics, Paolo è riuscito a segnare 31 punti, siglando 6 triple su 7 provate. 
-Chiudiamo con una prestazione magnifica, quella contro i 76ers: Orlando è riuscita a vincere la partita dopo aver recuperato un deficit di 21 punti, Paolo ha segnato 29 punti, 14 dei quali nel 3°quarto. 
Gli Orlando Magic sono riusciti a dimenticare la stagione passata, dove avevano collezionato un totale di 22 vittorie, e arrivare a totalizzare 34 vittorie quest'anno.
Gli obiettivi l'anno prossimo sono già altri e gli Orlando Magic sono pronti a riprendersi la post-season.

La corsa al Rookie of the Year

Sembra che Paolo Banchero abbia fatto tutto il possibile per assicurarsi di vincere il premio Rookie of the Year in questa stagione. Ha giocato in modo impressionante questa stagione per i Magic. Paolo ha mantenuto una media di 20 punti, 6.9 rimbalzi e 3.7 assist a partita per la sua squadra.
Paolo Banchero, dopo aver macinato tutti i numeri e valutato ciò che ogni giocatore del primo anno ha fatto per le rispettive squadre, dovrebbe vincere il premio Rookie of the Year all'unanimità.
È stato di gran lunga il miglior rookie dall'inizio alla fine.
Un'altra bella statistica che va ad aggiungersi a tutti i record che l'italo-americano ha pareggiato o superato è il numero di partite in cui ha segnato più di 20 punti: 40. Solo LBJ e Wilt Chamberlain erano riusciti ad avere questa statistica nell'anno da rookie. 

L'incognita Nazionale

Le partite e l'interessamento verso del nativo di Seattle ha incuriosito sempre più lo staff di Gianmarco Pozzecco (Nazionale Italiana) che durante l'arco della stagione ha fatto diversi viaggi oltreoceano per capire quali fossero le reali intenzioni di Banchero.
Sempre durante tutto l'arco della stagione quasi ogni settimana il tema Nazionale veniva chiesto a Paolo che è sempre rimasto sulla linea di inizio stagione ovvero che la decisione arriverà a bocce ferme. 

Nella recente intervista al Podcast “KnuckleHeads” Paolo ha gelato un po' le speranze dei tifosi italiani con quel “Sono cambiate alcune cose…”. Possiamo solo aspettare e sperare di poter abbracciare il talento dell'ex Duke che nella sua prima stagione (da prima scelta assoluta!) non solo si è presentato con il botto ma ha mandato un forte messaggio: Paolo c'è e vuole lasciare il segno.
 


 

 


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