Eurolega 2022/23, i 5 punti del Round #14
Baskonia dominante in Turchia, l'ASVEL ci ha preso gusto ed il Monaco la scampa all'ultimo contro l'Alba Berlino
Baskonia dominante in Turchia, l'ASVEL ci ha preso gusto ed il Monaco la scampa all'ultimo contro l'Alba Berlino
I 5 PUNTI DEL ROUND #14
🎥 Commento Virtus-Maccabi Tel Aviv
Il Zalgiris batte in casa il Real Madrid
Capitan Ulanovas guida il suo Zalgiris ben organizzato verso una prestigiosa vittoria contro il Real Madrid. La squadra lituana è bravissima a sfruttare le disattenzioni in fase offensiva dei Blancos. Le merengue tirano male da tre (8/28) e anche quando recuperano in più occasioni lo svantaggio sottovalutano gli avversari e tornano a palesare problemi con le palle perse (11) che i lituani sono pronti a sfruttare per alimentare la loro azione offensiva. I soli Hezonja (17 punti) e Musa (22) non bastano per evitare la sconfitta. Ulanovas (19 punti) rientra in quella trans agonistica già vista nella vittoria contro il Barcellona, Cavanaugh (15 punti) si rivela preciso dall'arco in una serata in cui il Real invece fatica dal perimetro ed Evans( 20 punti) segna nei momenti cruciali della partita.
Nonostante il sorpasso su Dunston come leader storico di stoppate nella storia dell'Eurolega, Tavares tira solo 2/8 e provoca il fallo antisportivo che di fatto chiude la partita in favore dei padroni di casa che possono festeggiare un'altra vittoria contro una squadra spagnola dopo il successo precedente contro il Barcellona. I lituani con questo foglio rosa tornano sul 50% di vittorie che alimenta le possibilità della compagine lituana nella lotta per una ambizioso posto nella post season europea. Il Real, invece, non sfrutta la possibilità di raggiungere il Fener in testa alla classifica.
Noua scrive la storia: L’Asvel completa la più grande rimonta della stagione
Mi stavo preparando a scrivere della solidità dell’Olimpyacos in questa fase di stagione, d'altronde i greci stavano vincendo di 21 a metà terzo quarto in Francia e si stavano approcciando alla terza vittoria convincente e in doppia cifra consecutiva, ma come solo gli dei del basket sanno cambiare certe partite, è successo l'impensabile a Lione. L'Asvel ha iniziato a segnare da qualsiasi posizione esterna all'area dei greci. Chiunque tirasse dalla media o dal perimetro che fosse Diot, Matthews, De Colo, Kahudi o Lighty il risultato era sempre quello: la palla entrava. Il 33-54 per gli ospiti a 6 minuti e mezzo dalla fine del terzo quarto era già un ricordo sbiadito dopo pochi attimi.
De Colo, Matthews e Kahudi, impiegano 2 minuti e mezzo di gioco a riaprire la partita portandosi sul -10. Grazie ad una reazione di Vezenkhov e Canaan (che realizzano rispettivamente 16 e 14 punti) la partita sembra ristabilizzarsi su quella distanza, ma a inizio dell'ultimo quarto Diot e Lighty decidono di non volersi accontentare di una semplice reazione d'orgoglio e infilano altre 2 triple di fila che portano i padroni di casa sul -5. Dall'altra parte l'Olimpiacos non trova soluzioni offensive per controbattere e i greci si trovano in totale confusione anche nella metà campo offensiva. L'Asvel dopo aver raggiunto il -1 pare arrestarsi nuovamente. I biancorossi riportano la partita sul +4, ma a 3 minuti dalla fine rientra in scena il Nando nazionale. Prima appoggia per il -2 poi serve a Fall il pallone del pareggio e, infine, segna i liberi del sorpasso. l'Olimpyacos torna pure in vantaggio con Larenzakis, ma Noua nell'ultima azione segna la tripla della vittoria che ci regala la rimonta più pazza della stagione. I francesi,che avranno 4 giocatori in doppia cifra, finiscono la partita con un impressionante 52% da 3 di squadra e fermano in casa propria quella che era la squadra più in forma del momento. I cali di concentrazione possono capitare in una stagione di 34 partite e l’ Olympiacos dovrà prendere da Nyon ciò che di buono hanno offerto nei primi 25 minuti di gioco dove hanno dominato l’incontro. L'amarezza, alla fine dei conti, è più dovuta all'occasione persa per andare in vetta visti i risultati di Real e Fenerbahce più che per la sconfitta con l’Asvel in sé, visto che i francesi non sono tra le dirette concorrenti della squadra del Pireo.
Il Barcellona batte soffrendo il Pana e raggiunge il Fener in vetta
La squadra di Jasikevicius prende il largo, si fa recuperare, soffre, ma poi vince in difesa contro un Panatinaikos che dimostra nel secondo tempo di non essere arrivato in Catalogna per una semplice passerella. Mirotic (14 punti) si sta già rivelando fondamentale nello scacchiere blaugrana perché attirando le attenzioni delle difese avversarie su di sé offre spazi liberi ai suoi compagni di squadra che dal perimetro sono letali. Se da un lato le tante palle perse non possono soddisfare il Barca, l'atteggiamento combattivo che la squadra dimostra nonostante i tentativi di rimonta di Gudaitis prima e Bacon poi dimostrano una buona tenuta mentale che in questo turno è mancata all'Olimpyacos e al Real.
Sul +1 negli ultimi 3 minuti i padroni di casa non concedono più punti agli avversari fino al fischio finale alzando un muro difensivo grazie ad un Vesely in ottima forma che oltre ai 15 punti realizza 2 stoppate e ruba 3 palloni in una partita decisa nel finale. La squadra catalana sembra, con il ritorno di Mirotic poter contare sull'organico più completo tra le contendenti. Ha due playmaker di ottimo livello in Satoransky e Laprovittola,ha un reparto lunghi moderno ed interessante dove oltre al talentuoso Mirotic si collocano anche giocatori esperti quali Vesely e Sanli e insieme a Kalinic possiede altri gregari che possono turnarsi nel dare il loro contributo alla squadra. Il Pana, invece, deve completare il processo di unione tra i giocatori chiave della rosa il che eviterebbe l’ inizio di partita a rilento che anche in questo caso è costato il foglio rosa. La squadra ha giocatori molto interessanti tra cui Bacon, Williams, Lee e il polacco Ponitka strappato a Reggio Emilia in estate. Le potenzialità per lottare con il gruppo centrale formato da Stella Rossa, Zalgiris e Maccabi per quello che si prospetta essere l’ultimo posto disponibile per i playoff ci sono.
Baskonia: la squadra giovane in mezzo alle grandi
Chi sta cercando di accumulare più vittorie possibili per arrivare con relativa calma alla fase finale della stagione è il Baskonia. La squadra di Bilbao sta sorprendendo molti e grazie alla quarta vittoria consecutiva, conquistata contro un decimato Fener, si è trovata per qualche giorno a condividere il quarto posto in classifica con due grandi potenze di questa stagione quali il Real Madrid e l'Olympiacos. Il successo offensivo della squadra basca è da ricercare nell'ingaggio dell'ex Denver Nuggets, Markus Howard che con i suoi 15 punti a partita, ma soprattutto col suo 45,7% dall'arco sta offrendo un apporto molto positivo alle prestazioni collettive. L'altro americano esordiente in Eurolega, Darius Thompson si sta rivelando un ottima seconda opzione che va a creare un tandem tutto USA che sta garantendo soddisfazioni. Questi 2 nuovi innesti stanno aiutando, insieme all'altro nuovo arrivato l'estone Kotsar, i già presenti Rokas Griedaitis, Pierra Henry, Vanja Marinkovic e Matthew Costello a creare il gruppo più efficace nel tiro da 3 dell'intera Eurolega. Non è un puro caso che questa squadra abbia battuto questa settimana le due potenze turche. Il Baskonia deve continuare ad esprimere la propria pallacanestro, senza grandi pretese rispetto alla posizione di classifica che occupa in questo momento.
Il suo unico obiettivo è guardare quel gruppo a metà classifica di cui parlavo sopra riferendomi al Pana e tenerlo a debita distanza. Poi se verso fine stagione si avrà un margine di sicurezza abbastanza ampio si potrà cercare di fare lo sgambetto a quelle 5 potenze che hanno obiettivi nel breve periodo ben più ambiziosi.
Okobo salva all’ultimo la Roca e proietta i suoi nelle vette europee con Barcelona e Fener
Mi piacerebbe affrontare la vita con la stessa tranquillità e con lo stesso ritmo a cui la vive Elie Okobo. Se osservate con attenzione i due buzzer beater nella vittoria contro l’Alba Berlino, quello del terzo quarto e quello che decide la partita, vedrete che in entrambi i casi, colui che io ho ribattezzato il clone di Mike James fatto in casa, offre una gestione dei ritmi di gioco impeccabile. Nel primo caso si fa mezzo campo in 5 secondi, indovinando il momento esatto in cui dare un’accelerata per alzare la parabola del lay up in maniera perfetta per sovrastare il lungo avversario. Nel secondo caso, invece, se la prende con comodo e quasi si diverte nel fare il movimento che spezza le caviglie mettendo a sedere il suo avversario per poi sostare in modo elegante dietro la linea da 3 il tempo giusto sia per fare scorrere quel secondo in più per evitare sorprese nel finale dal lato opposto sia per prendere meglio l'ultimo respiro prima di segnare il canestro che chiude la partita.
In ogni caso Elie è l'esempio fatto a persona che a volte si è veramente sprecati a fare i comprimari oltreoceano quando si può vivere questi momenti di gloria in Europa. Se la Roca è tra le 3 squadre capolista in Eurolega oggi lo deve sì a Mike James, ma anche al ragazzo che ha rinunciato ad essere una comparsa nei Suns di CP3 e Booker per diventare il braccio destro di MJ nel Principato. Non ce ne vogliano Montejunas, Moerman, Hall o Diallo che sono giocatori complementari di un progetto ben pensato, ma Elia Zero è qui per fare la voce grossa.
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