Virtus Bologna, il punto sul roster 2023-24

Le V-Nere alla loro prima senza Teodosic ma con un mercato accurato e diretto dalla conferma di coach Scariolo

Scritto da Giacomo Albazzi  | 
Bianca Costantini

Le V-Nere alla loro prima senza Teodosic ma con un mercato accurato e diretto dalla conferma di coach Scariolo

Estate sempre scombussolata a Bologna. Arriva la conferma per competere in Eurolega ma il budget viene ridotto. In società entra Cribis e al via il progetto per il nuovo palazzetto (non di proprietà), il tutto con la conferma in panchina di Sergio Scariolo ed un mercato accurato tra conferme ed innesti mirati.

Virtus Bologna 2023-24

I nuovi arrivi 

L’estate italiana della Virtus parte con il botto: presentazione assieme alla Fiera di Bologna del nuovo palazzetto della futura Virtus. Poi come il clima di questa pazza estate arriva anche il diluvio con il taglio del budget per il nuovo roster. La possibilità di competere nuovamente in Eurolega crea comunque interesse e, dopo l’importante rinnovo di Isaia Cordinier, arrivano i primi due colpi: Bruno Mascolo e il tanto agognato Achille Polonara
Nel reparto italiani il primo potrà ovviamente fare numero e cercare di ritagliarsi un posto importante in campionato, ma parte da dietro ed è chiaro. Polonara arriva per aumentare la qualità del reparto lunghi dopo varie esperienze in giro per l’Europa (Baskonia, Efes, Zalgiris).

In difesa è una sicurezza e in attacco è un jolly, ma vedremo se riuscirà a trova costanza.
Arriva Luglio e dopo poco vengono ufficializzati i rinnovi di capitan Marco Belinelli fino al 2025 (taglio del 70% di stipendio) e di Abass fino al 2024.
Due rinnovi silenziosi, ma importanti: il capitano quest’anno sembrava essere agli sgoccioli poi ha trainato il carro per 2 mesi con prestazioni da leader assoluto, mentre Abi Abass è rientrato da un doppio infortunio ed è riuscito subito ad incidere in Eurolega (deve ancora trovare costanza di forma e rendimento).
Sotto canestro arriva Devontae Cacok alla prima esperienza europea, una totale incognita ma era nei radar virtussini da un po’.

L11 Luglio è ufficiale l’addio di Milos Teodosic, un giocatore incredibile che ha segnato un grande periodo per la Virtus… e la nostalgia era già iniziata da qualche giorno prima.
Gli ultimi 3 colpi sono Dobric, Jaleen Smith e Bryant Dunston. Il Serbo è il tiratore (e non solo) che serviva alle V-Nere, mentre Smith da battere l’uomo e giocare a giochi rotti, infine c’è Dunston, che non ha bisogno di presentazioni ed è perfetto per portare esperienza e difesa sotto canestro (dove c’erano problemi lo scorso anno).

Inutile dire che con il budget a disposizione le operazioni sono state poche e mirate, ovvero parliamo di un lavoro pulito e accurato senza botti clamorosi.

La base 

Oltre gli importanti rinnovi che ho raccontato sopra, è stato determinante tenere a contratto Jordan Mickey e Tornike Shengelia, quest’ultimo lottato fino all’ultimo con il Panathinaikos che ha spinto forte per ottenere le prestazioni del giocatore, ma la società ha chiuso le porte al momento giusto.
Gli addi di Weems e Teodosic sono quelli più dolorosi per i tifosi virtussini affezionati, ma anche la partenza di Semi Ojeleye, nonostante il ricco buyout, ha creato perplessità dopo l’ottima stagione giocata. Semplicemente qualcuno andava sacrificato per incassare ed è toccato a lui.
Sotto canestro gli addi di Jaiteh (finito contratto) e Bako (via buyout) sono stati regolari, mentre Nico Mannion, mai entrato nelle grazie di Scariolo, proverà un’esperienza all’estero con maggiori responsabilità (direzione Baskonia).

Infine confermato anche il buon vecchio Hackett, che sarà accoppiato con Pajola e Smith. 
L’ultimo da citare è il caso Lundberg, che sembrava fuori squadra fino a metà estate. La società ha provato a trovargli una nuova squadra ma per un motivo o per l’altro (come dichiarato da Baraldi e Ronci) non si è concretizzata nessuna delle 4 offerte e alla fine è rimasto a Bologna.

Per ora è stato escluso dalle amichevoli pre campionato e rimane ancora l’ultima incognita del mercato virtussino. La speranza che la situazione si chiarisca il primo possibile, per fare chiarezza ed evitare scompigli già ad inizio anno.

 


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