Teodosic saluta la Virtus e torna a casa: GRAZIE MAGO DI VALJEVO

Un ritratto di quello che è stato uno dei più grandi colpi nella storia della Virtus Bologna e della Serie A dentro e fuori dal campo.

Scritto da Giacomo Albazzi  | 
Bianca Costantini

Un ritratto di quello che è stato uno dei più grandi colpi nella storia della Virtus Bologna e della Serie A dentro e fuori dal campo.

A metà stagione si sentiva già vociferare di un ritorno in patria del mago con la 44, ma si sa che a Bologna ne corrono tante di voci sotto i portici. Ora però è ufficiale: Milos Teodosic lascia la Virtus dopo 4 anni per tornare in patria alla Stella Rossa (contratto di un anno).

Era il 13 luglio 2019 quando la Virtus Bologna ruba la scena internazionale piazzando uno dei più grandi colpi della sua storia ma, soprattutto, di quella del campionato italiano riportando in Europa quel Teodosic appassito dall'esperienza NBA con i Clippers.

Teodosic è stato il simbolo dell’ascesa della Virtus Segafredo Bologna, il colpo più importante fatto per mettere le basi per la rinascita europea bianconera, il giocatore che è tornato ad incantare tutta Bologna.Milos è entrato da subito nel cuore dei tifosi, non solo per i suoi immaginifici assist, ma anche per il suo comportamento: apparentemente distacco e svogliato, ma sempre pronto a mostrare il suo estro e a ringraziare i tifosi.

L’inizio del successo

Il debutto di Teodosic con la maglia delle V-Nere è leggenda, il serbo causa problemi di fascite plantare esordisce in Serie A alla 3ª giornata nel match casalingo (al PalaDozza) contro la Reyer Venezia, la sua prima partita è quella che negli States chiamano “Statement” che recita: COMANDO IO. Teodosic chiude con 22 punti e 7 assist in 21'. Dominante, ammagliante, meraviglioso, Milos.

Il primo anno fu incredibile con una Virtus tornata ai vertici del campionato e bramosa di vittorie, tutto stava andando bene finché non è arrivato il covid e il campionato è stato interrotto con al Segafredo prima in classifica e l'ex CSKA netto favorito per il titolo di MVP della stagione.

L’anno dopo un’altra ottima stagione venne interrotta dalla delusione europea in Eurocup con la semifinale persa contro Kazan e il sogno Eurolega evaporato, ma dopo poche settimane la squadra cambia faccia e con grande energia (simbolo di Sale) schiaccia l’Olimpia Milano in finale scudetto con un sonoro 4-0 e torna a vincere il campionato dopo vent’anni con Milos nominato MVP della finale.
Lo scorso anno cambia coach, arriva Scariolo e parte Sasha, suo mentore, ma Milos resta e trascina i suoi alla vittoria dell’Eurocup tanto per cambiare con tanto di titolo MVP della finale. Parliamo di un’impresa molto più difficile dell’anno prima vista lo spietato format playoff con gare secche.

Per quanto riguarda il campionato sono le scarpette rosse a prendere la rivincita e a tornare a cucirsi lo scudetto sulla maglia. Quest’anno la Virtus in Eurolega e dopo i primi mesi dove il 44 veniva dato come “bollito” e troppo vecchio per reggere l’intensità della massima competizione, lui con la sua solita nonchalance stupisce tutti e torna a far alzare tutti i bolognesi dopo prestazioni sontuose. A fine stagione come tutto il resto della squadra cala nel rendimento, per poi chiudere con delle finali sottotono e non da lui.

In 4 anni ha vinto un Campionato, due Supercoppe, una Eurocup, due MVP delle finali e 2 Eurocup first team. Ha riportato l’arte del vincere alla Virtus e per questo tutta Bologna ne sarà grata.

Il genio

Milos è stato il genio che risolveva ogni cosa nella metàcampo offensiva delle v nere. I primi due anni l’intesa con Vince Hunter ha creato azioni da capogiro a dir poco e le sue alzate da pick and roll erano millimetriche. Nel momento cruciale di ogni partita non si è mai tirato indietro e ha sempre cercato di fare il cambio di passo, di chiudere la partita con le sue giocate, nel bene e nel male.
In difesa è risaputo come non riesca ad essere un solido ostacolo, ma negli ultimi anni la sua applicazione difensiva è aumentata seppur non si dica, anche se i minuti si sono ridotti ovviamente.

Ogni giocatore arrivato durante la sua permanenza in Virtus dopo 2 allenamenti ha avuto la stessa reazione in cui implorava di lasciarli tempo per capire il gioco di Milos (che colpiva con assist inaspettati). Con i compagni ha sempre creato un ottimo legame e ha sempre provato a tirare fuori il meglio da loro.

Dopo il toccante addio di Kyle Weems (destinazione Tortona) , oggi è il giorno del mago che ha segnato un’epoca, seppur breve, della Virtus Bologna.

Ciao e grazie mago Milos


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