LBA 20/21, il commento delle prime 9 giornate

Pausa del campionato dalle nazionali, quindi andiamo a fare un primo bilancio dell’Unipol Sai LBA di queste prime 9 giornate, tra sorprese, conferme e delusioni.

Scritto da Riccardo Corsolini  | 

Pausa del campionato dalle nazionali, quindi andiamo a fare un primo bilancio dell’Unipol Sai LBA di queste prime 9 giornate, tra sorprese, conferme e delusioni.


Le sorprese: i terzi incomodi tra le “solite Big Four”

Partendo dalle note liete di questo campionato, non si possono non menzionare l’Happy Casa Brindisi e la Carpegna Prosciutto Pesaro. Forse della prima si è parlato già abbastanza. Seconda a 8 vittorie e 1 sola sconfitta la squadra di coach Vitucci continua a stupire. Anzi, dopo l’ennesima rivoluzione a roster a portare buoni risultati, forse bisogna stupirsi sempre meno del lavoro del duo Giofré-Vitucci. Il primo si può considerare uno dei migliori scout presenti in Italia, il secondo è tuttora il coach più sottovalutato del campionato, quindi è sarebbe ora di considerare il loro lavoro estivo e i risultati che raggiungono in campionato, come conferme, più che sorprese. Per quanto riguarda la squadra appunto, partiti 4/5 del quintetto americano, i nuovi arrivi non son stati da meno. D’Angelo Harrison è solo la punta dell’ariete attorno alla quale girano a ruota le altre punte della “Stella del Sud”. Thompson dopo un anno di ambientamento è diventato giocatore sempre più fondamentale. Willis oltre ad essere il nuovo idolo dei tifosi brindisini, è uno dei migliori nel suo ruolo. La differenza rispetto alle scorse stagioni però, la fanno forse la maturità dei giovani italiani. Partendo da capitan Zanelli, passando per Mattia Udom, fino al nuovo arrivato Riccardo Visconti, quando la ruota ha girato bene per Brindisi, c’è sempre stata una buona prestazione degli italiani, ad accompagnare il solidissimo quintetto americano. Fin qui non c’è motivo di pensare che la corsa di Brindisi si possa considerare finita.

Altra squadra da inserire tra le sorprese di stagione Pesaro. Anche qui, dopo il marasma tra iscrizione o meno al campionato, altra rivoluzione estiva, questa volta però legata ad un progetto più a medio termine e solido a livello economico. Tutto è partito dall’arrivo di coach Jasmin Repesa. Come successo per Scola a Varese, Ario Costa ha puntato su un gregario argentino con tanta voglia di far bene per l’ultima chiamata a Tokyo 2020, come Carlos Delfino. Da Varese invece è arrivato un giovane in crescita come Tambone. Sempre dall’iniziale esperienza varesine, passando per Brescia è arrivato il perno della squadra, ovvero uno dei se non il miglior centro LBA qual è Tyler Cain. Attorno a lui 3 stranieri interessanti, Filipovity su tutti, che sporcano tutte le statistiche e che son stati più volte fondamentali nel decidere le partite. Il record attuale è di 5-3 con una partita da recuperare, mentre il calendario prevede due partite sulla carta abbordabili contro Treviso e Fortitudo, prima della trasferta importantissima a Brindisi per cercare conferme.

Terzo incomodo tra le solite 4 è anche Trento. Dopo un inizio di campionato pessimo, con risultati opposti tra EuroCup e LBA appunto, le prime vittorie hanno dato slancio a una squadra super atletica e che gira attorno a dei talentuosissimi americani. Non è un caso che l’unico passo falso nelle ultime partite sia arrivato con fuori Jacorey Williams e Luke Maye, tra i migliori sin lì.

Le 4 grandi: Venezia e Sassari dietro il duopolio Olimpia-Virtus

Sono le 4 squadre attorno cui si giocheranno senz’altro le sorti del campionato 20/21. Le 4 che anche in estate, vista la pandemia e i palazzetti chiusi, si sono comunque potute assicurare una stabilità economica, nonostante le perdite da mancati incassi, grazie ai grossi sponsor alle loro spalle.

La Reyer Venezia è la squadra ad aver cambiato meno in estate, con le sole aggiunte di D’Ercole e Fotu e la promozione in prima squadra di Casarin e Possamai. Il destino degli orogranata gira probabilmente attorno alla tenuta fisica dei suoi giocatori migliori. Proprio per questo, il miglior inizio stagione di Stefano Tonut è stato frenato solo da uno stop in infermeria, mentre la stella Austin Daye deve ancora trovare la forma migliore. Mai sottovalutare però la squadra di coach De Raffaele che ci ha ormai abituati ad essere sempre pronta nei momenti caldi della stagione.

La Dinamo Sassari di Pozzecco ha invece cambiato molto e ha comunque ricostruito il roster attorno ai confermatissimi Bilan e Spissu. Fin qui il giocatore che ha trovato più costanza è l’ex Cantù Burnell, mentre Tillman e Bendzius sono quelli che possono potenzialmente “spostare” di più la stagione dei sardi.

L’arrivo clamoroso in settimana di Marco Belinelli ha riacceso la rivalità, che si sta sempre più scaldando, tra la schiacciasassi Milano e la vincitrice “morale” della scorsa stagione Virtus Bologna. Coach Messina in campionato ha beneficiato delle ancor più lunghe rotazioni rispetto quelle dell’anno scorso. Più qualità che solo quantità, trovando buonissimi giocatori ad alzarsi dalla panchina. Per i bolognesi invece brutti stop in casa nelle prime partite, mentre l’approccio e la svolta alle gare, da vedere nei prossimi incontri, è arrivato nella vittoria contro Venezia, decisiva come nella stagione 19/20. Si attende ancora il miglior Markovic, mentre è sempre più in crescita, con la prima chiamata in nazionale senior, Alessandro Pajola.

Le delusioni: una coda della classifica inaspettata

A deludere in queste prime 9 partite, le due impronosticabili ultime in classifica. A mettere in comune le due oltre la classifica che piange, una scelta forse discutibile di iscriversi alle Coppe, sempre nel senno del poi e l’incrocio in campionato nel prossimo weekend.

Brescia ha perso il suo miglior giocatore nella scorsa stagione, Awudu Abass, andato alla Virtus e ora cercato per farlo tornare. Altro giocatore importante tra le partenze il sopracitato Tyler Cain, con un reparto lunghi completamente rivoluzionato, con gli arrivi di Burns (insieme a Bortolani) da Milano e Dusan Ristic, che fin qui non ha ancora trovato costanza di rendimento. Altro giocatore molto altalenante è Will Chery, play titolare, ad aver panchinato Luca Vitali. Altro giocatore che sta rendendo ben oltre sotto le aspettative è l’ala TJ Cline. Quello che fin qui è risultato veramente nullo, nonostante le premesse al suo arrivo, è l’altro ex Milano, Drew Crawford, lontano parente dell’MVP di Cremona. Sul banco degli imputati è finito quindi anche coach Esposito, che non sembra avere per niente in mano la squadra.

Ultima in classifica la Fortitudo di coach Sacchetti, fin qui vincente solo contro Trento. Reduce da un derby perso di 20, le aquile in questo momento hanno più facilità a trovare qualcosa che non vada invece che il contrario. Ora dopo aver palesato problemi di panchina corta, con il rientro degli ultimi infortunati Aradori e Fantinelli ha invece il problema opposto, visti i 13 giocatori a roster.

Bilancio impronosticabile per entrambe, difficile pronosticare il risultato della partita che si giocherà sabato sera alle 20. Ciò che è sicuro è che può essere un punto di svolta per entrambe, come l’ennesima condanna.


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