LBA Finals 2021: semplice analisi dopo le prime 2 gare

Virtus Bologna sul 2-0 inaspettato alla vigilia ma ampiamente giustificato dal valore delle squadre espresso in campo, cosa può fare Milano?

LBA FINALS

Olimpia Milano (#1) - Virtus Bologna (#3) 0-2
Recap G1 - Recap G2

Qui Olimpia
👤 F.M.B

Potrebbe essere che le 22 partite (88-66) giocate in più stiano influendo sul roster di Milano? Potrebbe essere che alcuni giocatori hanno pure finito la riserva nel serbatoio? Potrebbe essere che il nucleo azzurro della Virtus stia facendo quella differenza (Ricci, Pajola, Abass) contro quello dell'Olimpia (Biligha, Moraschini, Brooks)? Potrebbero essere conseguenze di queste prime due insufficienti gare meneghine ma non sarebbe giusto nei confronti di una Virtus Bologna che, per 80', ha messo Milano in un angolo per: carattere, aggressività, mentalità e voglia di vincere.
Messina solo da Rodriguez e Shields (in G2) ha avuto qualcosa da un roster sembrato davvero confuso nell'arco di queste due prime partite: attacchi incostanti, caotici, frenetici, comodi canestri mancati nel momento cruciale (causa anche una fisica difesa Virtus), il tutto con una difesa irriconoscibile e ben attaccata dall'attacco di coach Djordjevic.

I tifosi biancorossi invocano a cambiamenti di roster viste le presenze di Tarczewski, Micov e Roll in tribuna ma chi si toglie? In Italia si gioca 6+6, quindi i 6 azzurri NON si possono toccare. Se dovessi fare un cambiamento toglierei Delaney (nettamente il peggior giocatore) per Tracisio: rinforzerei sotto dove Bologna fa quello che vuole e sacrificherei qualcosa sugli esterni facendo giocare di più Punter (opaco e fuori ritmo) anche in regia e buttando nella mischia cuore di capitano Cinciarini (per attitudine, determinazione non è secondo a nessuno anzi, servirebbe la sua scossa) a fare qualche difesa aggressiva su Milos.

Serie è indirizzata sia a livello emotivo e tecnico, si va alla Virtus Arena che sarà una bolgia, Milano e coach Messina sono con le spalle al muro: ci sarà la reazione o arriverà la mazzata finale?

Qui Virtus
👤 Giacomo Albazzi

Estremamente perfetta, la Virtus ha messo in piedi la sua difesa per 80' (cosa che ad inizio Playoff era impensabile, figuriamoci contro una squadra come Milano) e ha mandato nel pallone gli uomini di coach Messina dal primo minuto senza mai fargli trovare davvero ritmo.
In difesa le colonne Pajola e Markovic (finalmente ritrovato al top fisicamente dopo una stagione passata a rincorrere gli altri) hanno guidato la squadra, mentre in attacco il mago Milos continua a dominare e a colorare il gioco della Virtus (via Djordjevic), oltre al contributo di tutti: da un Pippo Ricci, mostruoso dai Playoff in avanti, al più silente Alibegovic, capace di dare fisicità al gioco bolognese e allo steso tempo possiede anche buoni punti nella mani.

Il pezzo mancante del puzzle è l'assenza di un Vince Hunter in versione Eurocup, che potrebbe dare ulteriore fisicità al gioco della Virtus (soprattutto se in gara 3 scendesse in campo anche Tarczewski) e grazie a lui i bianconeri potrebbero dare un'altra spallata alla serie.

Una Virtus così perfetta e senza cali si era vista davvero poco, forse solo in alcune partite di Eurocup, anche se con avversari di minor livello. 
Ora si torna a Bologna sul 2-0, i tifosi ci credono e la pressione è ovviamente più alta, ma dopo aver completamente ribaltato il fattore campo i favoriti sono coloro che sono sopra 2-0, è inevitabile.
Ma aldilà della difficoltà della Virtus nel giocare in casa quest'anno e della pressione che i giocatori di Djordjevic hanno sempre subito nelle partite decisive, ora la squadra è diversa, è una Virtus dove il contributo di tutti è fondamentale e non ci sono più le mega prestazioni di Teodosic o Belinelli a salvare il banco (nonostante il loro contributo sia sempre uno dei più importanti), inoltre anche la cattiveria nel linguaggio del corpo dei giocatori testimonia la volontà di giocarsela fino in fondo questa serie.