Eurolega 2021/22, i 5 punti del sabato (Round #28)

Commentiamo il 28° round della stagione 2021-22, Milano salva ad OAKA, Barça Dantesco e Reds in palla

Scritto da Riccardo Corsolini  | 
Round 22

Commentiamo il 28° round della stagione 2021-22, Milano salva ad OAKA, Barça Dantesco e Reds in palla

I 5 PUNTI DEL SABATO

(Risultati del Giovedì)

Olimpia di riffa e di raffa

Doppio impegno greco agrodolce per Milano, dal bilancio neutro (1-1) ma che oltre ai due punti conquistati ad OAKA, non regala chissà quali certezze in vista della prossima trasferta a Madrid. Se la sconfitta al Pireo contro l’Olympiacos si poteva tenere da conto, d’altronde si parla della quarta forza della Lega; la fatica incredibile nel superare i Greens (16° in classifica) in un OAKA semi vuota, era di difficile prospettiva. Vero, comunque, che il Panathinaikos affrontato ieri sera è altra squadra rispetto a quella di qualche mese fa, ma si parla comunque di una delle peggiori stagioni per la squadra di Atene. Gara come capita da qualche anno a questa parte piena di ex.
Tra Evans e Nedovic da un lato, Mitoglu e Bentil dall’altro, l’unico ad avere un impatto concreto sulla partita è il play/guardia serbo. Per l’alero greco, partito in quintetto al rientro dall’infortunio, ci vorrà ancora tempo per tornare al 100% della forma, ma già rivederlo in campo è un bene per l’Olimpia. Da rivedere in vista di Madrid, dove Milano avrà la possibilità di insediare il Real a 1 sola vittoria di distanza in classifica, sicuramente la tenuta mentale e fisica durante la partita, che spesso e volentieri si traduce in produzione 0 in attacco. I primi minuti della gara, così come gli ultimi, 7-0 di parziale Pana nel primo caso, 12 punti di vantaggio annullati da Nedovic & co. nel secondo, ne sono esempi importanti.
Note positive sono invece le prestazioni di Delaney, che dopo un battibecco acceso con coach Messina, si accende in campo, quella solida di Ricci, che in molti non si aspettavano poter essere così solido anche in Eurolega e quella di Troy Daniels, sempre protagonista nei parziali di allungo. Che questo basti per i blancos difficile a dirsi, ma per come si era messa la partita, Milano sa di poter contare su Sir Kyle Hines.

Barça solido e Dantesco

Momento di flessione ormai da tempo alle spalle per il Barça di Jasikevicius. La svolta arrivata nei Clasicos vinti tra Copa del Rey, ACB ed Eurolega, che hanno dato fiducia e consapevolezza nei blaugrana. Quindi il posto in cima alla classifica da sola è ben saldo. Unica nota negativa del momento l’infortunio fino a fine stagione di Cory Higgins, giocatore che spesso si accende e si è acceso nei momenti caldi della a stagione e delle partite (es. Final Four di Colonia).
D’altronde il rientro di Calathes e Abrines a stretto giro ha comunque portato il buon umore sul volto di Jasikevicius, che dirige comunque una delle, se non la, migliori difese della competizione, capace di reggere contro uno dei più variegati (per soluzioni) e letali attacchi dell’intera Lega. Lo fa grazie a quello che può e deve essere proprio il sostituto di Higgins, nel gioco del Barça, Dante Exum. Il play australiano è stato leader autentico della gara, come non lo eri mai stato dal suo arrivo in Catalunya, a dimostrazione di quanto sia lungo il roster del Barça, che riesce a trovare un protagonista diverso in ogni partita.  

Not enough Efes!

Se il Clasico era stata la partita di rilancio per il Barcellona, il derby di Istanbul non potrà essere quella dello slancio per l’Efes di Ataman, che sì vince battendo il Fener di Djordjevic, ma che convince solo a metà. La scorsa stagione, al round 28 di Eurolega, la scalata alla classifica, che ha portato al titolo, era già ben avviata. Oggi non si può dire lo stesso, sia per la situazione nelle “Standings”, 7° posizione in attesa di conoscere il destino delle russe, sia perché aldilà che nelle parole del suo coach, l’Efes non ha mai dato l’idea di essere la più forte. Anzi, il primo tempo del derby turco poteva darne un’idea, ma solo nel primo tempo, in cui l’MVP in carica Micic aveva dato spettacolo
Quindi un ennesimo blackout ha dato sempre più spazio e fiducia al rientro in partita dei gialloblù, che pur riavendo De Colo, rimangono sempre in una situazione precaria a causa degli infortuni. Di tempo per rendersi di nuovo la “squadra dei terribili di Ataman”, ma fin qui non hanno ancora dimostrato di esserla.

Diavolo che squadra i Reds!

Poteva essere lunga e difficile la strada per l’Olympiacos la strada per il ritorno al Top. Ci sono voluti soli due anni, di porte girevoli sì, dove oltre a Printezis e Papanikolau, è tornato Kostas Sloukas, mentre la leggenda Spanoulis, come ben noto, ha lasciato le scarpette in spogliatoio. 2 anni quindi per tornare in Serie A greca e confermarsi per lungo tempo in quarta posizione in Eurolega. Il tutto guidato dal grande direttore d’orchestra qual è coach Bartzokas. Gerarchie ben definite, con Sasha Vezenkov a fare da “killer partner” di Sloukas e tutto il resto a girarci attorno. La vittoria a Monaco, oltre ad essere una bella prova di forza, è anche un bel segnale per la partita di Tyler Dorsey, sharp shooter designato da inizio stagione, ma che era in un momento di calo. Tanti giocatori di sistema e l’Olympiacos, che era difficile aspettarsi così in alto a inizio anno, darà e ha già dato fastidio a chiunque.

 Di nuovo i riflettori sul campo

Dopo le due settimane più difficili per l’organizzazione Eurolega, forse ancor più del periodo di inizio pandemia, e non è per nulla finita qui, i riflettori possono temporaneamente tornare sul campo. Il 2022 non aveva ancora convinto appassionati e addetti ai lavori, viste le tante partite tutt’altro che spettacolari e di basso livello. Intanto 6 partite invece che 9 a settimana, almeno fino al 21 marzo, sviliranno sicuramente il prodotto, ma almeno sembra che un barlume di spettacolarità, vivacità, anche se ancora presto per parlare di livello, si sta tornando a vedere. Finali combattuti e partite che si alzano in termini di punteggio, per soddisfare un po’ tutti i palati. Speriamo quindi, che in un momento difficile per l’ECA, sia proprio il campo ad offrire il meglio che Eurolega ci possa offrire-  


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