LBA, i 5 punti del lunedì (27ª Giornata)

Analizziamo la 27ª giornata che ci regala una nuova folle lotta salvezza e una Treviso rinata con Nicola.

Scritto da FMB  | 

Analizziamo la 27ª giornata che ci regala una nuova folle lotta salvezza e una Treviso rinata con Nicola.

I 5 PUNTI DEL LUNEDÌ

🏀Risultati della Giornata🏀

Bentornato Jeff!

La Reyer Venezia è tornata, anche questa volta De Raffaele pure in una stagione travagliata con momenti molto difficili ha risollevato i suoi ed il simbolo è Jeff Brooks. Jordan Theodore si è rivelato il leader maximo ma l'ex Olimpia anche senza numeri stratosferici si at rivelando un giocatore chiave.
A Sassari tutto il meglio di Jeff con il canestro del sorpasso e poi il decisivo rimbalzo offensivo per consolidare il 5° successo consecutivo di Venezia. A Milano solo in parte il primo anno con Pianigiani aveva mostrato il suo potenziale, con Messina solo ombre tanto da prendersi anche l'etichetta di “giocatore bollito”. Alla Reyer, dopo un inizio difficoltoso è riuscito a ritagliarsi un ruolo di “role player” che tanto a De Raffaele fa comodo specie in coppia con Watt: rimbalzi, difese, punti, posizione, tutti elementi che stanno redendo Jeff e Venezia un gran ritorno sul palcoscenico che conta.

La cura Nicola su Bortolani

Marcelo Nicola prende in mano Treviso e nelle prime 2 partite strappa 2 pesantissimi referti rosa con 2 pesantissime prestazioni di Giordano Bortolani! L'ex Brescia ha realizzato 24 punti a Varese e 27 contro Brindisi e la Nutribullet, dopo un periodo davvero complicato, adesso è nel pacchetto di mischia per la salvezza a quota 22 punti.
Bortolani era da diverso tempo che non lasciava il segno, era stati ingurgitato anche lui dal momento no di Treviso ma la nuova ventata d'aria portata da Nicola lo ha rivitalizzato: più coinvolto, più determinato, più libero di esprimere il suo potenziale (ancora tutto da scoprire) e le prestazioni di inizio anno sono tornate più "cariche". Non dimentichiamoci che l'anno scorso Bortolani ha salvato Brescia con una prestazione superlativa a Cremona all'ultima giornata, in queste situazioni di spalla al muro Giordano SA COME SI FA.

La Fortitudo…e la sua sfortuna!

La banda di Martino aveva dannatamente bisogno di una vittoria travolgente in casa contro una buona squadra..ed è arrivata: dominata Trento in una domenica che, dopo l'amaro in bocca lasciato dalla trasferta di Pesaro, ha visto impennarsi le quote salvezza della Effe che però, essendo la Effe, non può mai mancare la nuvoletta di Fantozzi.
Stagione finita per quel James Feldeine che era emerso come leader della squadra nelle ultime uscite, lesione al legamento rotuleo del ginocchio e tanti saluti proprio nel momento della verità: la Kigili adesso ha 2 gare che davvero le possono stravolgere la stagione ossia a Varese (senza il suo faro in panchina) e in casa contro Napoli che la precede in classifica con 2 punti di vantaggio ma avendo perso il 1° scontro diretto. Malgrado tutto alla fine la Fortitudo ha il suo destino nelle sue mani, è in fiducia e davanti c'è tanto caos. Importante capire chi erediterà la fascia di leader lasciata da Feldeine.

Delirio salvezza

In questo momento chi trema più di tutte è Napoli, 20 punti (+2 sulla Fortitudo) ma con calendario tosto compreso viaggio al PalaDozza e l'investimento Gudaitis che per ora si sta rivelando un buco nell'acqua. 
Varese ha poco di cui sorridere perché ok aver lottato fino alla fine a casa della Bertram ma senza il Comandante Roijakkers al timone la squadra è in balia, Brindisi è reduce da 5 KO consecutivi si cui 2 filati in volata, Trento sembrava aver trovato fiducia ma il -20 del PalaDozza è stata una doccia gelata e poi di Treviso ne abbiamo scritto prima. Troppo presto per fare calcoli o fasciarsi la testa, questo campionato ha dimostrato che tutto è possibile (vedi Trieste che sembrava spacciata e adesso con una W è ai Playoffs) ma per queste squadre ogni possesso peserà doppio.

Cremona, è un addio o un arrivederci?

La Vanoli Cremona è la prima squadra retrocessa della stagione 2021-22. Peccato, si perde una piazza che era diventata una realtà affermata del palcoscenico italiano arrivando a vincere pure una Coppa Italia e perdere 3-2 la semifinale scudetto contro Venezia, ma i miracoli riescono una massimo due volte perché la realtà è crudele e spietata. 
Aldo Vanoli ha dato tutto, TUTTO…e adesso anche lui deve alzare bandiera bianca. Era riuscito in extremis a fa iscrivere la squadra l'anno scorso in una situazione drammatica con il GM Portaluppi bravissimo a mettere insieme una squadra all'ultimo minuto in grado di salvarsi contro ogni pronostico, un miracolo che però quest'anno non si è ripetuto. Poco budget e scommesse di mercato andate male con Jalen Harris la punta di diamante degli errori, nulla è servito l'incredibile sforzo del nucleo italiano composto dall'immortale Poeta, David Cournooh, Andrea Pecchia ed il giovane Matteo Spagnolo. La Vera domanda non è quando la Vanoli tornerà in A1 ma è SE rivedremo la Vanoli ancora nello scenario della pallacanestro italiana: Vanoli, come scritto prima, ha dato tutto e anche oltre le sue possibilità facendo sacrifici importanti, potrebbe anche essere arrivato il momento do fare un passo indietro.

 

 


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