Spritz & Playbook Special Edition: il continuo sprofondo di Dallas

Un'altra deludente stagione per i Cowboys ormai stabilizzati in una costante mediocrità.

Seconda stagione consecutiva senza apparizione ai Playoffs per i Dallas Cowboys che, di fatto, hanno fatto copia/incolla della passata: qualche bella vittoria e tante amare sconfitte malgrado un Dak Prescott versione deluxe. Si è volto dare un colpo di spugna esonerando coach McCarthy promuovendo l'offensive coordinator Brian Schottenheimer ma il risultato non è cambiato. Se ti chiami Dallas Cowboys, specie nell'anno in cui esce la docuserie su Netflix sul tuo grnde passato, questa situazione non è più tollerabile.

GIORNO E NOTTE

Miglior attacco della per yards guadagnate ma terz'ultima difesa della NFL. In questo dato c'è la risposta alla consueta domanda sul perchè i Cowboys non abbiano avuto il successo che il suo owner/zar/GM/tutto/condottiero/attore Jerry Jones e le legioni di tifosi dei 'Boys si aspettavano. Dico anche “attore” perchè, nella serie TV Landman (che nel mio piccolo vi consiglio), lo stesso Jones recita un toccante monologo che è veramente da spellarsi le mani per la bravura dello stesso nel recitare quella piccola parte.

DIFESA DISASTRO

Tornando al lato sportivo, se l'ingaggio di Brian Schottenheimer, HC alla prima esperienza in carriera, si è rivelato un'ottima scelta (è lui sostanzialmente a guidare l'attacco)  così non è stato per quello di Matt Eberflus che, reduce dalla vicenda non positiva come HC ai Bears, non ha saputo far cambiare marcia alla difesa dei Boys che è stata tragica dall'inizio dell'anno. E se è vero che privarsi di uno dei migliori pass rusher della Lega (Parsons) non ha reso le cose facili, è anche vero che la difesa di Dallas è sembrata mancare di quasi tutto il resto a tal punto che anche la presenza dell'ex Penn State avrebbe cambiato poco in positivo. Se poi uno dei tuoi migliori CB salta quasi tutta la stagione perchè gli cade in testa un televisore dentro casa (...) capisci che non è (per l'ennesima volta) stagione.

ATTACCO SUPER...MA SPRECATO!

Tornando al discorso dell'attacco non si può non sottolineare la stagione super di Dak Prescott: l'ex Mississippi State ha dimostrato una maturità e una leadership che ne fanno, ad oggi, uno dei migliori QB in circolazione. 30 TD, 10 INT e, con una giornata da giocare, quasi 4500 yards lanciate. L'attacco attorno a lui, come detto, ha girato alle marce alte vedendo però spesso vanificati i propri sforzi da difese inaccettabili. E così, ad esempio, le W consecutive contro le protagoniste dello scorso Superbowl (Chiefs e Eagles) sono state seguite da tre sconfitte consecutive (Lions, Chargers e Vikings) che hanno affossato definitivamente ogni speranza playoff dei texani.

IL DATO SPORTIVO E DI...VALUTAZIONE!

Dal 2009 TUTTE le squadre della NFC hanno raggiungo l'NFC Championship tranne i Cowboys e questo è un dato sconcertante per tutti tranne che per lo stesso Jerry Jones che, come se niente fosse, inizierà la prossima offseason con il solito piglio battagliero e la voglia di spaccare il mondo cui non seguiranno poi fatti concreti. I più maligni osservano che il Lider Maximo si "accontenti" di essere in cima, come Dallas Cowboys, alla famosa classifica di Forbes che ogni anno decreta quale sia il club sportivo (in genere, non solo NFL) che vale di più. I 'Boys da quasi dieci anni sono la squadra che "vale di più" al mondo e nel 2025 han toccato l'astronomica cifra di 11 miliardi di valutazione.

IL FUTURO

Sperare che Jones passi la mano come GM è utopia e quindi la offseason di Dallas andrà su binari consolidati. Poche firme in fase di Free Agency (il Nostro non ama strapagare i giocatori) e obiettivo-draft per pescare qualche talento. Come ogni anno ci sarà poi la classica telenovela sudamericana con tema il rinnovo di una delle star della squadra che arriva/non arriva (negli anni scorsi abbiamo avuto Prescott, Elliott, Lamb, Parsons). Quest'anno sarà il turno di Pickens. L'ex WR degli Steelers è esploso in Texas e il rinnovo richiesto andrà su cifre pesanti che creerano il consueto tira e molla con Jones.