Buffalo Bills, la maledizione playoff continua!

L'ennesima uscita anticipata in post-season fa sorgere tante domande sul futuro della compagine di Josh Allen. Resterà McDermott al timone?

Scritto da Fabio Gabrielli  | 

L'ennesima uscita anticipata in post-season fa sorgere tante domande sul futuro della compagine di Josh Allen. Resterà McDermott al timone?

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IL PASSATO CHE RITORNA

"Wide Right!" grida sorpreso il telecronista Jim Nantz mentre l'ovale calciato da Tyler Bass, kicker dei Buffalo Bills, vola alla destra dei pali consegnando de facto la partita ai Chiefs e condannando Buffalo all'ennesimo inverno/primavera di rimpianti. Cerchiamo di circostanziare la cosa; "Wide Right" è stata l'espressione anche di un altro famoso calcio che ha coinvolto i Bills: nel 1991 Scott Norwood sbaglia un calcio dalle 47 yards che avrebbe regalato il Superbowl XXV ai Bills contro i Giants (che avevano, come giovane DC, un certo Bill Belichick). Ma lì si era a tempo scaduto e quel calcio voleva dire essere campioni mentre qui, onestamente, Mahomes avrebbe avuto 1 minuto e 40 secondi e uno o due timeout per farsi una cinquantina di yards e far calciare a Butker il field goal del contro-sorpasso. Quindi ok prendersela con Bass ma neanche così tanto.

UNA SCONFITTA CHE CI PUO' STARE

Torniamo a noi o meglio ai Bills. La partita contro i Chiefs segna uno 0-3 nei playoff che è difficile da digerire e tutto questo al di là di una partita gagliarda da parte di Buffalo che, sopperendo alle tante, tantissime assenze in difesa (in alcuni reparti giocavano le riserve delle riserve) ha retto il colpo contro la macchina da guerra di coach Andy Reid. I Chiefs erano al completo e, senza l'enorme "scimmia" che hanno invece i Bills riguardo al "non aver ancora vinto", han giocato una partita tipica di  di "chi sa come si fa" e che, senza l'assurdo fumble di Mecole Hardman ad inizio quarto quarto, avrebbero chiuso la contesa ben prima dello psicodramma Bills-Bass nel finale.

IL DOMANI E IL CASO DALLAS

Detto questo da dove ripartono i Bills? Buffalo ha oggettivamente un'ottima squadra ma forse qualcosa va cambiato per poter fare il salto decisivo. Un'interessante statistica mostrava come, negli ultimi quattro anni, i Bills abbiano vinto 49 partite senza arrivare al Superbowl, risultato che solo i Saints di Sean Payton e Drew Brees hanno ahiloro pareggiato nel quadriennio 2017-2021 (Saints che furono però derubati di un Superbowl contro i Patriots a causa di un furto colossale contro i Rams): il senso di questa statistica è che la squadra di base c'è e in una Lega dove è durissima vincere ogni singola partita, avere un totale simile è segno di qualcosa di valido presente. Che fare allora? 

A Dallas, in una situazione simile (grandi Regular Season, tre stagioni di fila da 12-5) McCarthy è stato confermato così come non si tocca Dak Prescott. Perchè è vero che la folla e i tifosi chiedono la testa di HC e QB ma poi siamo sicuri di trovare qualcuno che riesca ad impilare lo stesso numero di vittorie? Che centri i playoff regolarmente? Che sia competitivo? 

Qualcuno ha favoleggiato di un arrivo di Bill Belichick sulla sideline dei Bills per far fare quel salto definitivo a livello mentale: in fondo, come dicevamo, la squadra c'è e, anche se il Salary Cap per il prossimo anno è piuttosto intasato, c'è margine per fare bene. Molto più probabilmente si andrà ancora con Sean McDermott che, dati alla mano, ha condotto i Bills in una situazione in cui il problema è "perchè non vinciamo ai playoff" quando, prima di lui, si è navigato nella mediocrità per quasi venti anni.

Assieme lui rimarrà sicuramente anche Josh Allen

IL LEADER

Il #17 è il leader che vuoi nella tua squadra; appassionato, talentuoso, pronto al sacrificio personale fisico e disponibile a caricarsi sulle spalle la squadra se qualcosa non gira. Tanto, forse troppo; Josh Allen guida la classifica dei QB che han concesso più turnover (Intercetti + Fumble) se consideriamo il periodo che parte dal suo arrivo in NFL a oggi. Un dato che dimostra come a volte tenda a strafare, un po' per salvare capre e cavoli un po', forse, per dimostrare, che lui è "that dude" , quel vincente che è, a mio parere, in ogni caso. 

Probabilmente un OC che ne sappia canalizzare le tante qualità e che non gli chieda di salvare il mondo ad ogni drive è quello che serve ad Allen; quello che, paradossalmente, ha imparato ad essere Mahomes in questi ultimi due anni. 

 


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