NBA, i 10 punti del mese di Dicembre (2022)

Gli ultimi 10 punti di questo anno coprono rinascite nella Grande Mela e grandi prestazioni individuali ad Ovest.

Scritto da Valentino Aggio  | 

Gli ultimi 10 punti di questo anno coprono rinascite nella Grande Mela e grandi prestazioni individuali ad Ovest.

I 10 PUNTI DEL MESE (DICEMBRE)

EASTERN CONFERENCE

La rinascita dei Brooklyn Nets nel segno di KD e KAI

I Brooklyn Nets hanno iniziato la stagione 2022/23 con il record di 1-5. Una tragedia che sembrava quantomeno annunciata visto la telenovela di Kevin Durant in estate. La dirigenza dei Nets non ha fatto praticamente nulla nella scorsa off-season per rimediare ad un roster incompleto per competere ai massimi livelli. Ma, come ben sappiamo, la pallacanestro è uno sport dannatamente individuale, specie se due dei più grandi “villain” della NBA odierna decidono di unire le loro forze. Kevin Durant e Kyrie Irving hanno deciso di giocare a pallacanestro come solo loro sanno fare ed i risultati sono evidenti. Brooklyn nel mese di Dicembre ha perso solo una volta contro i Boston Celtics che capeggiano la Eastern Conference. Il record negli ultimi 30 giorni è di 12-1, con una serie aperta di 11 vittorie consecutive. Tornando ai due protagonisti dei Nets rinati sotto la guida di coach Jacque Vaughn (22-7 il record da quando è arrivato sulla panchina di Brooklyn): Durant a Dicembre ha viaggiato a quasi 29 punti di media con oltre 7 rimbalzi e 5 assist. L'ex Warriors ha tirato con il 58% dal campo (sì, avete letto bene), il 40% da tre punti ed il 94% dalla lunetta. Per quanto riguarda Irving, dopo lo scandalo con la NBA l'ex Celtics ha messo a segno 28 punti, 6 rimbalzi e 5 assist. 

New York Knicks, tutto o nulla

La Grande Mela ha vissuto un grande mese di Dicembre, cestisticamente parlando. Se i Brooklyn Nets sono tornati competitivi ad Est, lo stesso discorso può valere anche per i New York Knicks. Un buon record di 9-6 negli ultimi 30 giorni riporta la squadra di coach Tom Thibodeau in ottava posizione nella Conference, quindi in piena zona play-in. La serie di 8 vittorie consecutive ha certamente aiutato i Knicks in questo recupero, ma ciò che sembra mancare al gruppo è la continuità. Dopo ben otto successi, New York si è lasciata completamente andare verso la fine del mese, crollando in cinque sconfitte consecutive che hanno quasi reso nullo lo sforzo fatto nelle prime due settimane di Dicembre. Inoltre, ciò che lascia dei dubbi sono le rotazioni di Thibodeau: sappiamo da Chicago e Minnesota che il coach sceglie i suoi pretoriani e li fa giocare quasi fino all'esaurimento. Questo fenomeno è evidente anche in questa stagione: Julius Randle, Jalen Brunson, Mitchell Robinson, Immanuel Quickley e Quentin Grimes sembrano essere i prescelti per portare New York più in alto possibile. Giocatori d'esperienza come Evan Fournier e Derrick Rose sono stati lentamente accompagnati a fare le valigie: è quasi sicuro che i due saranno prede di molte contender durante la Trade Deadline di Febbraio. 

Washington Wizards, finalmente ecco Rui Hachimura

Un'altra squadra che non sembra avere chiare le idee per il proprio futuro sono i Washington Wizards. I capitolini sono al 12° posto nella Eastern Conference dopo un mese di Dicembre da 5 vittorie e 10 sconfitte. Come da un paio d'anni a questa parte a Washington stanno arrivando le voci su eventuali scambi di Bradley Beal, giocatore chiave nelle rotazioni dei Wizards. Se Beal e Kristaps Porziņģis si stanno confermando ai propri livelli, un giocatore che negli ultimi 30 giorni sta sorprendendo è Rui Hachimura. Il giapponese, scelta numero 9 al draft NBA 2019, ha da sempre avuto una carriera piena di acciacchi fisici che non gli hanno permesso di giocare ai livelli che merita. Anche quest'anno l'ala forte ha saltato molte partite: Hachimura è stato ai box dal 20 Novembre fino al 20 Dicembre dopo un primo mese di stagione non troppo esaltante. Il ritorno in campo del giapponese è stato però di grande impatto: infatti, da quando Hachimura è tornato sul parquet il record di Washington è 4-1. In questo mese il #8 di Washington ha messo a segno 17.6 punti e 5 rimbalzi con il 60.7% dal campo. Dopo anni di promesse non mantenute, se il giocatore rimarrà sano i Wizards avranno un nuovo talento da coccolarsi in casa. 

Orlando Magic, arrivano le prime vittorie

Quello di Dicembre è stato il primo mese nel quale gli Orlando Magic di Paolo Banchero e i suoi compagni hanno trovato in maniera continuativa dei referti rosa. Ora la franchigia della Florida si sta allontanando sempre di più da Detroit e Charlotte nel fondo della Eastern Conference. Le 6 vittorie consecutive ottenute a cavallo di metà mese hanno di certo aiutato una squadra piena di talento ma forse ancora troppo giovane ed inconsapevole delle proprie capacità. Paolo Banchero si è confermato sulle proprie medie anche in questo mese, con la certezza di essere il giocatore più importante dei Magic. Fa impressione del prodotto di Duke senza dubbio la maturità con la quale scende in campo e la sua adattabilità ai vari approcci difensivi degli avversari. Il #5 ha tutta Orlando sulle spalle: quelle (poche) volte che va male a Banchero, la squadra perde. Questo è il caso delle partite dove l'italiano ha segnato meno di 10 punti: contro Toronto ed i Los Angeles Lakers sono arrivate due sconfitte. Al momento Banchero sembra essere il candidato numero uno per il titolo di Rookie Of the Year, ovvero il suo unico obiettivo in questa annata di esordio nella NBA.

La rissa tra Orlando Magic e Detroit Pistons

Questo 2022 non poteva che finire con del drama. Il 28 Dicembre si è giocata la sfida tra Orlando Magic e Detroit Pistons, partita vinta poi dai ragazzi del Michigan per 121-101. Alla fine del primo tempo, su una palla vagante Moritz Wagner ha spinto Killian Hayes fuori dal campo e tra le braccia dei propri compagni di squadra. Il giocatore dei Pistons non ha preso bene il duro contatto, così ha ben pensato di colpire l'avversario alla nuca alle sue spalle. Questo ha scatenato una rissa tra i giocatori delle due squadre, fortunatamente senza conseguenze. La NBA, come sempre negli ultimi anni, si è dimostrata decisamente contro questi atti di violenza ed ha reagito con il pugno di ferro. Hayes è stato sospeso per tre partite mentre Wagner per due. Inoltre, sono ben otto i giocatori dei Magic sospesi per una partita: Cole Anthony, RJ Hampton, Gary Harris, Kevon Harris, Admiral Schofield, Franz Wagner, Wendell Carter Jr. e Mo Bamba. Questi sono tutti accusati di aver lasciato senza un motivo valido la propria panchina. Insomma, Adam Silver e la NBA non tollerano categoricamente queste bravate dai propri giocatori, che arrecano un grande danno di immagine a tutta la NBA stessa. Inoltre, è quasi ironico come il tutto sia successo proprio a Detroit, stessa città del famosissimo Malice at the Palace del 19 Novembre 2004.

WESTERN CONFERENCE

Memphis Grizzlies, con Jaren Jackson Jr. è un'altra storia

I Memphis Grizzlies occupano attualmente il 3° posto nella Western Conference con un record di 22-13. Ja Morant&co hanno da sempre dimostrato di essere una grande squadra in attacco, ma ora hanno anche la difesa. Nella seconda metà del mese di Novembre è tornato ad indossare la maglia dei Grizzlies Jaren Jackson Jr, un pilastro di questa giovane squadra. Dopo qualche partita di rodaggio, il #13 di Memphis ha fatto sentire il proprio impatto specialmente in fase difensiva. Grazie ai 14.8 punti, 5.7 rimbalzi e 3.2 stoppate del proprio centro titolare, Memphis nel mese di Dicembre ha avuto la miglior difesa dell'intera Lega. Il Defensive Rating dei Grizzlies è di 105.9, mentre quello dei Celtics è di oltre 109: un abisso di differenza. 

Dallas Mavericks, il 60/21/10 di Luka Dončić

Torniamo a parlare dei Dallas Mavericks dopo il Focus dedicatogli un paio di settimane fa (QUI il link). Quando si ha Luka Dončić in squadra, è difficile non fare parlare di sé. Lo sloveno negli ultimi 30 giorni ha viaggiato a 35.1 punti, 9.3 rimbalzi e 8.5 assist, guidando i suoi ad un record di 11-6 che li riporta in piena zona playoff. Ci sono varie prestazioni che vanno oltre i limiti umani: nell'arco di una sola settimana Dončić ha superato quota 50 punti per ben tre volte. C'è una prestazione che rimarrà unica nella storia della NBA: i 60 punti, 21 rimbalzi e 10 assist del 27 Dicembre scorso contro i New York Knicks. Sotto di oltre 10 punti per praticamente tutta la partita, Luka Dončić ha tirato fuori un altro miracolo. Una facilità assurda nelle giocate, nel far sembrare facili tiri che sono tutt'altro. Una volta arrivato al tiro libero, sotto di 2 punti con 4.2 secondi al termine, lo sloveno decide di tirarlo male appositamente nella speranza di avere un altro possesso. Il libero scivola tra le mani di parecchi giocatori, fino a che non arriva tra quelle del #77 che in salto segna un tap-in al volo senza senso per pareggiare la partita vinta poi in overtime. 

Phoenix Suns, no Booker no party

Lo stiramento inguinale di Devin Booker ha senza dubbio cambiato i piani dei Phoenix Suns, che hanno chiuso il mese di Dicembre con un record di 5-11 ed una pericolante settima posizione nella Conference. Nella Lega in questo mese hanno saputo fare peggio solo gli Charlotte Hornets con un record di 4-11. È inevitabile che la squadra di coach Williams soffra un'assenza di un giocatore serio candidato al premio di MVP fino a qualche settimana fa, ma deve trovare un rimedio. Secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni, la stella dei Suns rimarrà fuori per almeno un mese a causa dell'infortunio che lo sta torturando da un paio di settimane. Con altri giocatori come Cameron Johnson, Cameron Payne e Landry Shamet attualmente infortunati, sarà davvero difficile riuscire a trovare un sostituto per D-Book. Lo scorso mese abbiamo elogiato l'abilità dei Suns nello sopperire all'assenza di Chris Paul: ora la franchigia dell'Arizona è chiamata al miracolo. 

Los Angeles Lakers, i 47 di LeBron James al suo 38° compleanno

I Los Angeles Lakers continuano a faticare in questa stagione NBA 2022/23: la franchigia della California al momento si trova al 13° posto di Conference con un record di 15-21. Se c'è un giocatore che non si arrende nonostante le difficoltà, quello è LeBron James. Il nativo di Akron ha festeggiato il suo 38° compleanno lo scorso 30 Dicembre regalandosi una partita coi fiocchi contro gli Atlanta Hawks. Le statistiche dicono 47 punti, 10 rimbalzi e 9 assist nell'ennesima partita che testimonia la leggenda di uno dei più grandi nel nostro sport. Il tutto arriva dopo delle parole brucianti pronunciate in conferenza stampa proprio qualche giorno prima: “Sto per compiere 38 anni e mi faccio domande su quanto tempo giocherò ancora. Voglio vincere, come sempre: giocare ad alto livello individuale tanto per giocare non è nel mio DNA". Un messaggio chiaro alla dirigenza dei Lakers, forse mai così punzecchiata prima d'ora dalla propria stella. 

San Antonio Spurs, va tutto male ma Jeremy Sochan è la nuova gemma

La stagione dei San Antonio Spurs sta andando a rotoli e l'unica soluzione possibile sembra essere il tanking in vista del prossimo draft. È ormai da qualche anno che la franchigia del Texas porta al termine delle stagioni anonime senza trovare una scelta di rilievo al draft. Il gruppo allenato da Gregg Popovich è giovanissimo e con molti talenti che stanno sbucando ultimamente. Uno su tutti è Jeremy Sochan: la 9^ scelta dello scorso draft direttamente dall'università di Baylor. Dopo dei primi mesi difficili, l'ala classe 2003 sta rapidamente scalando le gerarchie di coach Pop grazie alla sua ottima difesa, cosa che ha reso immortale il sistema Spurs nell'ultimo ventennio. Sochan ha anche iniziato a mettere a referto qualche partita interessante dal punto di vista offensivo: nell'ultimo mese le medie sono di 11 punti, 6.2 rimbalzi e 3.2 assist. Che il front-office degli Spurs abbia trovato l'ennesimo diamante grezzo?


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