Final Eight 20/21: il Pagellone di fine Coppa Italia

Una Final Eight dominata da una squadra, diversamente dal solito equilibrio. Il Pagellone della 4 giorni di Milano.

Scritto da Riccardo Corsolini  | 

Silvia Fassi / Ciamillo-Castoria

Una Final Eight dominata da una squadra, diversamente dal solito equilibrio. Il Pagellone della 4 giorni di Milano.

Pagellone Final Eight 2021

Voto 9,5 - Olimpia Milano. dominio assoluto e 1, Dominio assoluto e 2, dominio assoluto e 3. Sì, ok 3 partite dominate in maniera netta e costante nei 120 minuti che l’hanno divisa dalla coppa in casa. Il 7° titolo nella competizione è quasi un passaggio di testimone, dato che l’ultima alzata nel 2017 vedeva Repesa in panchina. Sarebbe stato un agile 10, ma il dominio incontrastato, preventivabile con Reggio e Pesaro, ma pauroso contro Venezia, ha rovinato lo stato d’essere di una coppa che da anni è stata sinonimo di equilibrio e aperta a sorprese. 

Voto 10 – La premiata ditta Datome-Rodriguez. I due insieme potrebbero eguagliare, anche superare i trofei di intere federazioni di basket. Nonostante ciò, non si perde mai la voglia di vincere. Il Chacho lo fa in versione uomo-assist (26 in tutta la competizione) mentre il Gigione nazionale è “contento di aver vinto anche a casa” e lo fa da Mvp, con la miglior percentuale al tiro. 

Voto 10 – Occhi lucidi di Delfino. Se un campione sorride, un altro piange. Noi appassionati di basket e chi di passione ne ha meno, anche se ne fa il suo mestiere, dovremmo tutti guardare alla reazione di Carlos Delfino. Oro e bronzo olimpico con l’Argentina, gli occhi che brillano per una sconfitta, nonostante fosse chiamata. Una celebrazione dello sport che amiamo. 

Voto 9 – Pesaro. È un voto che vale la sorpresa per la finale raggiunta dopo quella del 2004 persa contro Treviso. Un voto che vale l’upgrade da ultima del campionato 19/20 a qualificata come 6° per Milano. Un voto al suo allenatore, Jasmin Repesa, che ha portato a una finale l’ex Minors Zanotti e ha ridato vitalità al talento di Drell. Un voto anche a Justin Robinson, mattatore di quarti e semi finale, la cui esultanza in stile “arciere” è già una GIF che spopola.  

Voto 7 - Girls Power! Dopo 2 anni l'LBA ha deciso di affiancare alla stacanovista Gaia Accoto una partner, Ilaria Capponi, e i risultati si sono visti: doppio dei contenuti multimediali e social, interviste pre, durante e post gara e tutto di notevole qualità. Un notevole step in avanti rispetto l'anno scorso segno che qualcosa in Lega Basket si sta iniziando a muovere per avvicinarsi ai tempi nostri e i progetti per il proseguo della stagione si fanno molto interessanti. Non aggiungo altro perché sembra che LBA di tanto in tanto un occhio su questo sito lo metta e giammai volessi compromettermi aggiungendo che magari sarebbe l'ora di...(F.M.B)

Voto 7,5 - Azzurri sugli scudi. Stefano Tonut da mesi è costantemente tra i migliori giocatori del campionato e anche a queste Final Eight lo ha dimostrato, Marco Spissu è stato ad un passo dalla Tripla-Doppia contro Pesaro, Stefano Gentile ha realizzato LA giocata della manifestazione, Matteo Tambone che dopo 42' di panchina entra gelido e spara la tripla decisiva per la VL contro Sassari, Mattia Udom trascinatore di Brindisi contro Tireste, Gigi Datome MVP della finale in 15' di gioco. Come dicono i giovani #TantaRoba per il nostro movimeto.

Voto 6½ – Brindisi e Venezia. Sufficienza piena per entrambe, anche solo per essere arrivate in semifinale. Brindisi lo ha fatto senza Harrison e con Willis a mezzo servizio, con un gran Darius Thompson e con un reparto italiani, già lodato, ma che farebbe invidia a chiunque. Chiaro che in termini tennistici, perderebbe punti Atp vista la mancata finale, dopo due consecutive nelle scorse Final Eight. Venezia invece ha vinto ai quarti nella sfida più equilibrata insieme a Sassari-Pesaro. Gran difesa con la Virtus e Tonut e Bramos ancora al meglio. La macchia contro Milano è dovuta a un divario che l’Olimpia in Italia tiene con chiunque.  

Voto 5 - Trieste e Reggio. Arrivata alle Final Eight da mina vagante del torneo, per poi cedere il titolo a Pesaro, si è fermata subito, senza Grazulis e ha trovato brutte prestazioni da parte di Peric, chiamato a sostituirlo e gli italiani Alviti e Laquintana. Anche Reggio si è fermata subito, di fronte alla vincitrice della coppa e con un mezzo caos diplomatico tra Martino e Bostic, sembra quasi sull’onda lunga del caso Sutton.

Voto 4 – Virtus e Sassari. Due squadre che in campionato sono ancora tra le prime 4, due squadre che si fermano ancora prematuramente rispetto al valore del roster, che le poteva portare più avanti. La Virtus perde contro la bestia nera Venezia, già vittoriosa ai quarti Final 8 19/20. Sassari contro la sorpresa Pesaro, dopo una partita spettacolare. Il voto così basso guarda anche al nervosismo sia dei giocatori, che degli allenatori.

Voto 4 - Djordjevic e Pozzecco. Non sembrano poter reggere la pressione, che hanno già portato il primo a perdere partite da dentro-fuori e che hanno portato il secondo a farsi espellere più volte quando sotto nel punteggio.

Voto 3 – Miglior giocatore offensivo? Ok premiare un giocatore di Pesaro, per non concedere l’all-in ai vincitori, con Datome e Rodriguez pluripremiati. Ma che premio è il “Best Offensive Player”? Se proprio si deve scimmiottare l’NBA per un premio individuale, tanto vale darlo al migliore difensore della Coppa Italia. Se proprio si deve dare il premio al miglior attaccante, perché non darlo a Justin Robinson? Si attendono risposte.

Voto Speranza - Presidente Gandini. L'uomo giusto al posto giusto al momento giusto? Questo ce lo dirà il tempo ma una cosa è lampante: il presidente Umberto Gandini è tutto fuorché uno sprovveduto. La conferenza stampa pre finale è stata un bel messaggio. Vero, non ha dato risposte o fatti proclami importanti ma il modo in cui ha tenuto le fila del discorso, la sicurezza nel rispondere alle domande ed anticiparle dimostrano che, speriamo, questa volta il movimento sia nelle mani giuste.

 


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