Eurolega, dove è finito Shane Larkin?

Giovedì contro Milano Larkin ha giocato una partita praticamente nulla e non è la prima volta in stagione che l'ex Nets non lascia il segno.

Scritto da FMB  | 

Tolga Adanali / Getty Images

Giovedì contro Milano Larkin ha giocato una partita praticamente nulla e non è la prima volta in stagione che l'ex Nets non lascia il segno.

L'anno scorso era ingiocabile tanto da arrivare a sfornare 48 punti contro il Bayern Monaco, quest'anno verrebbe da dire che quando Shane Larkin è in campo è una garanzia...per gli altri! La prestazione di giovedì contro l'Olimpia Milano è il simbolo di questo avvio di stagione dell'ex Celtics: abulico, inefficiente e a tratti spaesato (come un po' tutto l'Efes) tanto che Milano il break per il +17 lo fa con lui in campo letteralmente preso a schiaffi da Sergio Rodriguez.

I numeri dicono tutto e niente però qui qualcosa ci sussurrano: una sola volta a quota 20 punti, 12.6 punti di media in 26' di utilizzo, nelle ultime due uscite (davvero preoccupanti) 4 punti a Mosca dove Mike James lo ha letteralmente demolito ed ancora 4 punti (1/3 dal campo!) contro Milano per un complessivo di 2/11 dal campo. Mettiamoci un misero 31% da 3 (15/48) e, dato forse più significativo di tutti, 3.2 falli subiti a partita.

Larkin ha vissuto una Off-Season complicata, infortunio che lo ha tenuto fuori a lungo tanto che il suo esordio in Eurolega arriva alla 6^ giornata (30 ottobre) al Pireo contro l'Olympiacos e neanche malvagio (18 punti), a complicare il processo di recupero ci si è messo anche il covid, quindi bisognava pazientare nel vederlo raggiungere la forma ideale...il problema è che siamo a fine dicembre e lui non sembra fare click.
Aggiungaimoci il fatto che l'Efes sta vivendo una profonda crisi esistenziale, tolto Micic il resto è il fantasma dello squadrone che l'anno scorso dominava, e abbiamo un quadro psico-drammatico.

Torniamo di nuovo alla partita di giovedì, perché a Mosca in questo momentono NON ci si può giocare contro il CSKA, perché sono suonati tanti allarmi: Shane segna una bella tripla per il 24-24 ad inizio partita e quella rimane l'unica giocata della sua partita! L'Efes va sotto di 17, rimonta con Micic indemoniato, se la gioca punto-a-punto nel 4° periodo e Ataman piuttosto che rimettere Larkin lascia "morire" in campo il serbo. Questo mi ha lasciato di sasso perché vuol dire non avere fiducia in quel giocatore che l'anno scorso non volevi avere contro nei finali in volata perché segnava tutto.
Esempio, Scottie Wilbekin sta vivendo un'Eurolega "drammatica" visti i 7 KO in volata del suo Maccabi, spesso tira male e lo vedi assente nei quarti ma Sfairopoulos NON LO TOGLIE MAI quando la partita conta: ieri a Barcellona Wilbekin ha chiuso con 7 punti tirando 2/6 dal campo, ha mancato un'importante tripla per il sorpasso però la giocata decisiva porta la sua firma, alley-oop per Hunter a 18" quando tutti pensavano adasse col floater. 

A pensar male si fa peccato, ma spesso...

Condizione fisica non ottimale, covid, squadra senza identirà ma voglio essere perfido, Larkin per me ha un altro problema che si chiama NBA. Lui a giungo rinnova con l'Efes 2 anni per $7 milioni con clausola d'uscita per l'NBA, il ragionamento alla base secondo me può essere questo: lui si assicura un super contratto qui ma vuole tornare di là convinto che la pazzesca (e sfortunata) stagione 2019/20 sia un biglietto da visita molto invitante. Non trova nessuno e resta qui:

L’obiettivo è vincere il titolo (Eurolega) con l’Efes. Ma io vengo dall’America e l’NBA è l’NBA ed è sempre un mio obiettivo. Ho sicuramente ricevuto delle ottime offerte dall’NBA quest’estate, ma alla fine non ho trovato la giusta soluzione. Sono tornato con l’Efes e pienamente concentrato con la squadra nel tentativo di vincere il campionato. Ma ho ancora 27 anni e molto basket nel mio corpo, non potrei ancora escludere l’NBA. Vedremo cosa accadrà.

Queste furono le sue parole quando rientrò in Turchia ad inizio stagione che fanno riflettere specie la parte "non potrei ancora escludere l'NBA"...Mike James fa il prezioso ma intanto ha in mano la corazzata del momento ed è lui ad essere una spanna sopra a tutti per la conquista dell'MVP, Malcolm Delaney sta bene qui come Scottie Wilbekin, Larkin a me invece dà l'impressione di uno che voleva tornare disperatamente dove crede di appartenere (NBA), è stato snobbato, ha visto Facundo Campazzo (che l'anno scorso demoliva) firmare con i Denver Nuggets e adesso deve convivere con l'idea di aver perso l'ultimo treno costretto a giocare in una realtà in difficoltà dove lui non riesce ad uscirne.

 

 


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