LBA 2020/21, il commento della 6^ giornata

Andiamo ad analizzare e commentare nel dettaglio i fatti della giornata appena trascorsa tra il colpo della Virtus Bologna, il cuore di Roma e le difficoltà di Brescia.

Scritto da Riccardo Corsolini  | 

Andiamo ad analizzare e commentare nel dettaglio i fatti della giornata appena trascorsa tra il colpo della Virtus Bologna, il cuore di Roma e le difficoltà di Brescia.

RECAP 6^ GIORNATA

Continua la crisi in casa Germani, Roma vince oltre lo sciopero 
Anticipo di giornata che conferma i problemi di coach Esposito e dei suoi. Roma commette infrazione di 24’’ subito dopo la palla a due in segno di protesta. Quindi Brescia parte bene e sembra quasi in controllo della partita nei primi 2 quarti. Al rientro dall’ intervallo la partita cambia completamente. Guidata da Campogrande, Baldasso e Dario Hunt Roma si porta avanti e strano a dirsi, ma amministra nel finale e la porta a casa a sorpresa. Lo sciopero iniziale è quello della Virtus, ma negli ultimi due quarti sembra essere Brescia a mettersi di traverso. Esposito sembra aver perso completamente le redini della squadra, nel continuo litigare con la società. I giocatori però ci mettono del loro. Unico salvabile è Ristic, mentre quelli da cui Brescia deve aspettarsi di più, come Chery, Burns e Crawford mancano completamente all’appello. Così come ce lo si chiede in Fortitudo, giocare le coppe per la Germani sta risultando controproducente.

Difesa decisiva e la Virtus scappa nell’ultimo quarto
I padroni di casa si presentano alla sfida senza uno dei loro giocatori migliori, Mitchell Watt. Lo scontro sta tornando ad essere di quelli importanti e la partita di ieri sembra una sorta di rivincita Virtus dopo la sconfitta alle F8 di Pesaro. I primi minuti sono un Tonut show, ma nel complesso alla Reyer manca l’apporto dei suoi uomini migliori. Daye continua a far fatica e Bramos non è il fenomeno delle utime 2. D’altra parte la Virtus trova risposte importanti da due giocatori fin qui in difficoltà. Weems torna finalmente a respirare ed è decisivo per la vittoria finale. Markovic risulta ancor più decisivo e lo sarà nelle partite a venire se riuscirà a tenere questi ritmi. Nella sfida tra due squadre difensive, quella Virtus viene fuori nel momento giusto e il 6-22 di break nell’ultimo quarto parla. Sempre in merito alla difesa, ennesima conferma del giocatore che sta diventando Pajola, a cui manca solo la parte offensiva, ma è un autentico fattore per i bianconeri.

L’Olimpia continua a faticare contro un’ottima Trento, ma vincere anche giocando male è un bel segnale
Cinque giocatori fuori per positività al covid, ma quella di ieri è la miglior Trento vista fin qui in LBA. Gli americani se continuano a girar così sono da playoff sicuri. Belle prestazioni del solito Luke Maye, di un Gary Browne tirato a lucido e di un continuo Jacorey Williams. La sensazione delle ultime due vittorie è che Milano, oltre a partire male nei primi quarti, tiri fuori il meglio delle sue avversarie. La profondità del roster permette a coach Messina di trovare buone risposte sempre da giocatori diversi e in questo senso Roll è uno dei migliori, oltre all’ex di turno Shields. La guardia ex Maccabi sembra molto più integrato nei giochi di Milano della passata stagione.

I problemi non si fermano a fine partita, ma Pesaro convince sempre di più
Partita rinviata di qualche ora e caos scatenato da coach Galbiati in conferenza post gara. Cremona si presenta già senza i due Williams, ma mette in difficoltà la VL, per portarla fino all’overtime. Rimonta incredibile in un black out totale pesarese. A incidere molto sono anche i falli, che mettono fuori dai giochi Hommes e Cournooh. Bello il duello tra i due centri, ma a vincerlo è Tyler Cain, che sfiora quota 20 rimbalzi. Continua il momento positivo anche di Massenat, mentre Cremona ritrova un grande Mian.

Non si può dipendere solo da Scola e Strautins e Sassari ne approfitta
Senza storia la partita in Sardegna. Primo tempo sontuoso dei ragazzi di coach Pozzecco, assente dalla panchina per sintomi da covid (tampone negativo). 67 punti in 2 quarti si vedono solo in NBA e ai biancoazzurri entra di tutto. Tillman sta tornando al top della forma, Burnell perde la testa e la possibile tripla doppia facendosi espellere nel terzo quarto. Bene anche Tillman oltre ai soliti Spissu e Bilan. Difficile trovare difetti nella prestazione di Sassari. Per Varese non bastano i 59 punti in 2 della coppia Scola-Strautins da cui i biancorossi sembrano ormai dipendere. Troppo male le guardie, lasciando stare per un momento Anderson. Iniziano anche a rimbombare le critiche alla scelta di inizio stagione sul cambio Caja-Bulleri. 

Fortitudo sempre più giù. Brindisi inizia a pensare in grande
Continua a complicarsi la stagione in casa Fortitudo Bologna. Fuori Happ, Fantinelli e Fletcher, i biancoblu tengono solo un quarto. È più difficile trovare qualcosa che vada bene, rispetto ai difetti. Non si può neanche individuare un solo colpevole, così come quel colpevole non può essere solo la sfortuna. Intanto Brindisi deve ringraziare ancora una volta Giofrè. Il ds brindisino ha consegnato nelle mani di Frank Vitucci (si conferma ancora uno dei migliori allenatori in Italia) una squadra atletica, che corre e diverte. Tre giocatori su tutti ad eccellere, quali sono Willis, Harrison e Darius Thompson, uno dei pochi a credere nel progetto Happy Casa. Brindisi quindi si conferma come una delle migliori squadre del campionato e contro ogni pronostico si trova in 2nda posizione dietro Milano. In Fortitudo tra tutti i problemi, come può succedere a Brescia, ci si chiede ancora l’utilità della partecipazione alla Champions League.


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