Round Olimpia: Coltellata del Baskonia
Sconfitta che brucia per Milano al suo 3° KO casalingo in questa Eurolega e questa volta contro un'avversaria diretta nelle zone nobili di classifica
Sconfitta che brucia per Milano al suo 3° KO casalingo in questa Eurolega e questa volta contro un'avversaria diretta nelle zone nobili di classifica.
Questa fa male, male, male.
QUesta Eurolega è bellissima perché è davvero equilibrata, CSKA Mosca e Barcellona oggettivamente sono un gradino netto sopra anche se i catalani stanno pagando i tanti impegno (recuperi ACB), ma sotto non c'è lka frattura degli anni scorsi quindi, citando Top Gun "ogni punto conta"...e Milano non può buttarli via così soprattutto contro le avversarie dirette.
Ieri doveva essere LA serata, quella in cui l'Olimpia conferma il suo status di Top Team battendo una diretta rivale prendendosi il 4° posto in solitaria e mandando un segnale: sconfitta bruciante e 7° posto con record di 9-6.
Orgoglio vano
La sensazione che ho avuto dalla palla a due a 2' dalla fine è che il Baskonia ha giocato al "gatto col topo" con Milano, giocato meglio ma senza mai riuscire a trovare 3' di continuità e di conseguenza si è trascinata l'Olimpia per tre quarti (57-63). Come dicevo nelle storie su Instagram, partita snervante per entrambe: Baskonia non scappa via e Milano non riesce a punire. Però appena gli spagnoli hanno deciso di stare sul pezzo per 5' la partita ha preso una strada delineata con Milano impassibile, piantata e a tratti incapace di esprimere un gioco.
Poi per carità bella la rimonta finale col break di 16-1 regalando un finale col pathos però, anche in questa situazione, ha fatto tutto il Baskonia alzando le mani dal manubrio! Han fatto tutto loro dall'inizio alla fine, se avessero vinto di 20 non ci sarebbe statio nulla di clamoroso per il gioco espresso e allo stesso tempo se avessero perso se lo sarebbero meritato per la gestione discontinua. Ciononostante Milano NON può permettersi di entrare in campo e avere questo atteggiamento passivo.
Un Pierria in più, un Malcolm in meno
Pierria Henry è il manifesto di questa partita al Forum del Baskonia. Primo tempo da ubriaco con 5 palle perse una peggio dell'altra, poi 8 punti in un amen per il +10 ad inizio 3° quarto, di nuovo nell'ombra e poi eccolo lì: Milano arriva sul -2 a 30", palla all'ex Kazan che ubriaca dal palleggio Roll segnando col fallo. Henry ieri ha fatto quello che Malcolm Delaney non è riuscito a fare, essere il Go-To-Guy.
È difficile decifrare Delaney in questo inizio stagione di Eurolega: vorremmo vederlo a briglia sciolta, incendiarsi per qualche minuto con giocate importanti e fenomenali come il tiri decisivo a Tel Aviv o il primo tempo a Barcellona, vederlo sfornare prestazioni da 20 anche 30 punti, invece sembra compresso come se non volesse uscire dalle righe e la consegueza è un giocatore con lampi sporadici. Guardare Sergio Rodriguez, è sempre lui, le sue fiammate le piazza sempre, Delaney no ed in Europa Messina NON può permettersi questo handicap.
EUROLEGA - Pierria Henry is CLUTCH!!!!
— Basketball-Evolution (@bball_evo) December 23, 2020
️ @EuroLeague pic.twitter.com/ZH1hxDu8MR
COMMENTO
Coach Messina nella conferenza stampa (non trasmessa) è stato schietto: "Se ci facciamo influenzare dalla classifica degli avversari, basta un attimo per buttare nel cesso mesi di lavoro. Purtroppo non abbiamo avuto un buon approccio, colpa mia. Dovremo parlarci e riflettere molto”. Tre sconfitte casalighe di cui una indecorosa (Panathinaikos), una dove c'è stato un no contest (Stella Rossa) e quella di oggi assolutamente la peggiore: il non riuscire MAI a punire fino in fondo un avversario che ti ha sempre tenuto la porta aperta è un qualcosa di frustrante contando anche l'importanza della partita.
Lo abbiamo scritto prima, è un Eurolega bellissima e tirata, ogni partita pesa perché, tranne il Khimki che è pietoso, oggi non c'è una frattura netta dove sono delineate le candidate Playoffs: Il Maccabi Teal Aviv è 12° con 7-9 ma è in ripresa, l'Efes in crisi d'identità alla fine è 9° (8-8) ed il Baskonia 10° (7-8), per non parlare dei diabolici lituani ottavi (9-7). Davanti Zenit, Valencia e Bayern non scherzano nulla quindi per Milano è fondamentale capitalizzare gli scontri diretti.
Serve una motivazione? Mercoledì arriva il CSKA reduce da 11 vittorie consecutive con Mike James palesemente MVP della manifestazione. Milano ha 6 sconfitte in saccoccia, urge una gran vittoria per recuperare terreno e morale, può essere il giusto stimolo per la squadra e per quel Delaney che si trova contro un amico ma anche rivale particolarmente On-Fire.
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