Round Olimpia: una serata da Atlanta Falcons

Bisogna aggiornare la voce "Peggior Sconfitta" dell'anno in Eurolega per l'Olimpia Milano che si è fatta beffare dagli ex di giornata

Scritto da FMB  | 

Mattia Ozbot / Ciamillo-Castoria

Bisogna aggiornare la voce "Peggior Sconfitta" dell'anno in Eurolega per l'Olimpia Milano che si è fatta beffare dagli ex di giornata.

Inaccettabile.

Con la Stella Rossa sono stati 40 minuti di sottomissione, avversario ha giocato meglio, bravo lui...ieri no. Milano gioca un primo tempo vero, solido, concreto, tocca il +15 scherzando un Panathinaikos (8 palle perse) incapace di creare un singolo attacco convincente e troppo in preda all'aggressività in difesa. Delaney ben ispirato (12 punti), complessivamente la squadra gioca bene contando l'assenza di Rodriguez, il Pana quest'anno è abbastanza scadente (vedi la batosta a Villeurbane), la conclusione logica è che Milano li tiene all'angolo e porta a casa la vittoria...ma l'Olimpia decide di vivere l'esperienza Atlanta Falcons.

Chi siamo? Dove Siamo? 

Il Panathinaikos giustamente, con le spalle al muro, le prova tutte trovando anche continuità però l'Olimpia risponde come sul +5 (55-50) a 2'15" dalla sirena con Hines che piazza un suo break di 5-0 per il +10, a conferma che è sempre l'Olimpia padrona della partita che può rispedire al mittente i vari assalti, ma qualcosa si sta rompendo. L'ultimo quarto è un "no sense" di 10 minuti anzi, ad essere più bastardi dentro, l'ultimo quarto è da versione Olimpia 2019/20: braccino con annesso smarrimento in campo...e stavolta non c'è Sergio Rodriguez a mettere le toppe.
Per chi mastica l'NFL il 4° periodo di ieri dell'Olimpia è stato come vedere gli Atlanta Falcons quest'anno, una squadra saldamente al comando che di colpo perde la strada, si fa rimontare e perde. Milano non ha più attaccato in maniera corale, si è limitata a darla ai singoli che però hanno toppato: Shields ci ha provato (suo il canestro del 77-76) ma poi ha fallito all'ultimo rinunciando alla tripla per forzare da 2. Delaney si è spento nel secondo tempo, Punter ha avuto qualche lampo. In difesa non è più riuscita a contenere la fisicità dei greci che astutamente andavano al ferro sfruttando la maggior stazza ed altezza, a tutto questo aggiungiamoci qualche fuocho d'artificio da dietro l'angolo e in un attima l'inerzia è cambiata facendo ripiombare l'Olimpia negli incubi della passata stagione.

Fattore tiro da 3 che si conferma essere croce/delizia della compagine meneghina, 4/15 ieri, quando il tiro da 3 non va l'attacco perde fiducia, il campo si chiude e poi il resto è un effetto domino. Anche su questo bisognerebbe ragionarci.

No Chahco No luce

A 45' dalla palla a due l'Olimpia faceva sapere che Sergio Rodriguez, causa un problema muscolare, non sarebbe stato della partita, vai a pensare che la squadra si sarebbe imballata così costringendo il mai domo Kyle Hines a fare da Playmaker perché Moraschini sembrava Kendall Hinton domenica scorsa con i Broncos (WR obbligato a giocare Quarterback senza allenamenti...). Il campanello d'allarme che è suonato ieri è preoccupante: senza Punter-Delaney la squadra comunque si era fatta rispettare, basta l'assenza del Chacho per creare il panico? Sarebbe stata la mia prima domanda se fossi stato presente in conferenza stampa (rosicamento 1000). L'assenza di un generale tecnico in campo in grado di trovare il bandolo della matassa sia con iniziative personali che con l'assist magico di turno.

Perché poi c'è sempre l'altro campanello d'allarme che suona senza sosta, come quando si mette una cicca sul citofono, Kaleb Tarczewski. I verdi non sono uno squadrone ma fisicamente si fanno sentire, Papagiannis in primis, serviva che Tarczewski fosse sul pezzo e i primi minuti sono stati anche convincenti, ma poi? Hines povero diavolo per quanto sia immenso è pur sempre 1.98 , LeDay ieri non è stato gestito bene da Messina e ha reso pochissimo (Rodriguez gli sarebbe servito), Jeff Brooks è un'anima che gira per il campo, Datome non è ancora in condizione e la squadra nel momento clou si è sciolta.

Per infilare il dito nella piaga, miglior rimbalzista della partita? Aaron White con 10 rimbalzi. Top-Scorer della partita? Nemanja Nedovic con 16 punti compresa la pazzesca tripla del -2 a 108". Risultato: tutto il peggio che era possibiel accadesse è accaduto.
 

COMMENTO

Ci si auspicava un 2-0 netto in questa settimana per entrate 7-3 nelle prossime 4 terribili trasferte rispettivamente a Mosca (Khimki), Barcellona e doppia Istanbul, così non è stato. Milano adesso è chiamata nuovamente a dare un forte messaggio come quello di Tel Aviv subito a Mosca contro lo scriteriato Khimki, poi con calma si vedrà il resto...in attesa che da Oklahoma City arrivi un certo taglio per poter rinforzare definitivamente un settore ormai palesemente in difficoltà ma soprattutto, se non cruciale, in attesa che Sergio Rodriguez torni nei ranghi, senza di lui la nave per quanto ben bilanciata ed attrezzata è senza timoniere quando giunge la tempesta.

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