NFL 2022-23, i 5 Punti del Lunedì (Week #11)

Dallas domina Minnesota, vittorie in volata e all'ultimo respirro per Chiefs, Raiders e Patriots

Scritto da Fabio Gabrielli  | 

Dallas domina Minnesota, vittorie in volata e all'ultimo respirro per Chiefs, Raiders e Patriots

I 5 PUNTI DELLA WEEK #11

Lavori di asfaltatura 

Dopo l'incredibile W in casa dei Bills, un 8-1 di record che li metteva in cima alla NFC con un carico di fiducia e voglia mai vista di recente, i Vikings han pensato bene di non scendere letteralmente in campo contro i Cowboys. Forse raffreddati dalla neve caduta a Minneapolis, Cousins & Co sono stati letteralmente rasi al suolo da Dallas che, in ogni fase del gioco (Difesa, Attacco e Special Team) ha surclassato i "viola" ridimensionane, almeno per una notte, le ambizioni di gloria. Va detta una cosa: Minnesota non è a mio parere una squadra da 8-1 ma non è neanche il disastro visto ieri sera. Il calendario sorride ai Vikings (Patriots, Jets e Lions sono alla portata) e c'è margine per potersi mettere alle spalle la serataccia di ieri. Due parole le merita Dallas. La prova di ieri è stata completa per pressione difensiva (Cousins si sognerà Micah Parsons, LB dei 'Boys, per diverso tempo) e copertura nelle secondarie (Justin Jefferson cancellato dal campo dai CB/Safety avversari) e se i Cowboys riescono a stare mentalmente in partita (senza i lapsus che han regalato il match della scorsa settimana ai Packers) sono veramente temibili in ottica SB

Miracle Jones a Foxboro

(Molto, ma molto) difficilmente ci si trova davanti ad un punteggio calcistico se parliamo di NFL. E invece fino ad un minuto dalla fine, Jets e Patriots erano inchiodati sul 3 a 3. Ma se per i tanti afiocionados pallonari, un 3-3 è sinonimo di partita vibrante e coinvolgente, nel Football è sinonimo di grandi difese, una marea di punt e noia allo stato puro. Jets e Patriots calciano punt per 17 volte di fila e sembra quasi ovvio che la partita venga decisa dall'unico dei 17 che viene "ritornato" in endzone (l'ultimo, ad un minuto dalla fine per il 10-3 Pats) dal rookie Marcus Jones. Cosa dice questa partita? Che con questi attacchi, al di là delle ottime difese (quella dei Jets è veramente super) non si va da nessuna parte.
Da un lato abbiamo New England in cui, come dicevamo, sembra esserci un problema di "chiamate d'attacco" da parte del coaching staff (Matt Patricia, ex DC dei Pats ed ex licenziato a calci HC dei Lions può seriamente fare l'Offensive Coordinator?); dall'altro abbiamo una New York biancoverde che ha il problema Wilson. L'ex BYU non decolla, azzarda lanci scriteriati ed è un vero peso per una squadra che, difensivamente, sta avendo una stagione incredibile. Dulcis in fundo, in conferenza stampa, invece di prendersi la colpa della sconfitta come dovrebbe fare un vero leader, risponde “NO” alla domanda se si senta (lui e il suo attacco) in colpa per aver sprecato l'ottima prova della difesa (con polemiche interne che non tarderanno ad arrivare). Il record è ancora positivo così come le chance playoff e forse coach Salah qualche domanda sul mettere dentro il backup Flacco se la sta già facendo (il rischio è di bruciare, però, quello che solo lo scorso anno veniva scelto con il #2 al draft 2021...)

 

Mahomes-Kelce, sempre quei due

Dopo la sconfitta di un mese fa contro i Bills c'è stato un lungo periodo in cui nessuno ha più seriamente parlato dei Chiefs. Kansas City, che viene probabilmente data per "scontata" in termini di successi, ha inanellato quattro W prendendo il controllo della AFC dopo il successo di ieri sera contro i Chargers. Con il solito inevitabile copione: gli avversari possono anche giocare la partita della vita (ad Herbert & Co si può veramente rimproverare poco viste anche le tante assenze) ma poi alla fine se lasci due minuti sul cronometro a Mahomes e soci sei spacciato. Il leader dei Chiefs ha disegnato il solito drive letale con cui ha trovato Kelce per il TD (il terzo in partita per il #87 sempre di più miglior Tight End della Lega) che ha fatto passare i titoli di coda sul posticipo serale della domenica NFL. Anche per Kansas City il calendario non è impossibile (al di là della difficoltà dei match divisionali), il seed #1 della Conference è probabile e temo, per le altre squadre, che per il SB si dovrà di nuovo passare per l'Arrowhead Stadium.

 

Buffalo vs Neve

Vi abbiamo aggiornato con le vicende dei Bills vs la Tempesta di Neve. In rete sono girati video dei tifosi che aiutavano i giocatori di Buffalo ad uscire dalle loro case (per consentire loro di raggiungere il resto del team in partenza per Detroit dove era stata spostata la partita con i Browns), video degli stessi giocatori davanti alle loro abitazioni sepolte di neve (nella zona di Buffalo è sceso più di un metro e mezzo di neve, tanto anche per chi è abituato a vedere frequenti nevicate). Il trambusto è stato superato così come superati sono stati i Browns. Questa serie di eventi e la successiva W hanno di fatto cancellato dalla mente della squadra l'harakiri contro Minnesota rilanciando le azioni di Allen&Co. Una curiosità: Buffalo giocherà di nuovo a Detroit giovedì pomeriggio per il match di Thanksgiving (in programma alle 1830 italiane).

Halleluja Raiders

Avevano in qualche modo fatto notizia e impressione le lacrime di Derek Carr dopo la sconfitta dei Raiders contro i Colts. Lacrime e commozione dettata forse dalla frustrazione di essere a capo di una squadra sostanzialmente di buon livello che ha buttato tante partite per dettagli e che si ritrova con un record più che negativo. Ieri sera Carr&Adams han ricordato a tutti perchè in tanti avevano dato Las Vegas fra le potenziali protagoniste di questa stagione: W in quel di Denver con un TD in overtime (la traccia corsa da Adams prima di ricevere l'ovale da Carr è da manuale del perfetto WR) e un raggio di luce in una stagione che rimane comunque tutta in salita.

 

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