NBA Finals 2015, analisi Pre-Partita (Gara3)



WARRIORS: Vediamo il bicchiere mezzo pieno: per come Golden State ha giocato le prime due partite andare in Ohio sull'1-1 non è poi una cosa da buttare via. A questo punto però lo scotto dei neofiti deve essere stato pagato perché non c'è più possibilità di sbagliare. I Warriors sono stati la miglior squadra delle regular season, hanno giocato dei grandissimi playoff continuando a cercare il proprio sistema di gioco. Bisogna ripartire come dopo la sconfitta, molto simile, di gara 2 contro i Grizzlies. E giocare liberandosi della pressione di favoriti che probabilmente si è fatta sentire più di quello che ci si aspettava, forse lo schiaffo subito in gara 2 può tornare utile
WARRIORS: A dire il vero molto poco. Ho perlomeno quando qualcosa ha funzionato lo ha fatto davvero per poco. Paradossalmente l'unica nota davvero positiva è stata la difesa su LeBron James di Andre Iguodala, che lo ha costretto a tirare con pessime percentuali e, specialmente in gara1, di non essere utile come assist man per i compagni. Per il resto in gara 2 si è rivisto quel Klay Thompson deciso e sicuro in attacco che mancava da un po, ed in gara 1 la panchina ha fatto il suo.
CAVS: Sotto gli occhi di tutti la difesa in primis si Dellavedova che è stato il primo a limitare per davvero Steph Curry, e poi la difesa generale di squadra che ha preso energia da quella individuale di Matt. Il controllo aereo sopra le plance, con Thompson a mangiare sulla testa di tutti e Mozgov finchè è rimasto in campo è stato immancabile. Nei momenti decisivi la squadra ha risposto alle attese, con qualche bomba pesante.
WARRIORS: Sarebbe troppo facile puntare il dito su Stephen Curry, il cui bilancio complessivo delle prime due gare è vicino all'insufficienza. Così come Draymond Green, preso dall'idea di essere un altro originario del Michigan e che deve tornare a fare il Green della serie con Memphis ad esempio. Senza contare che pure il buon Bogut ha completamente fallito l'approccio specie difensivo alla serie. Poi anche la panchina non ha dato l'apporto consueto. Riassunto di tutto: nelle prime due gare Golden State non ha giocato da Warriors, e va al di là del nome della franchigia.
CAVS: Una partita che sembrava in ghiaccio, riaperta per tanti motivi, i falli stupidi di JR, gli attacchi completamente statici di Lebron e la difesa che ha scricchiolato quando doveva tenere di più. Offensivamente bisogna avere di più dal supporting cast, provando a togliere pressione a Lebron, che dovunque dovrà reggere questi ritmi se si vogliono avere cance di vittoria dell'anello. La rotazione verrà allungata, ma bisogna trovare punti fondamentali dalla panchina.
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