Jimmy Butler-Miami, un uomo al comando

Scritto da FMB  | 
L'NBA Free-Agency 2019 di fatto è durata una notte, quella dell'Opening, tutti aspettano al decisione di Kawhi Leonard ma nel frattempo andiamo a parlare di una delle firm più curiose, quella di Jimmy Butler (29 anni) con i Miami Heat. Per chi se la fosse persa ecco come è andata; la notte del 30 giugno Butler comunica agli Heat che vuole giocar per loro, si arriva subito all'accordo con una Sign-And-Trade con i Philadelphia 76ers, il 2 luglio Miami completa la Sign-And-Trade rendendo il tutto ufficiale col seguente scenario: Miami: Jimmy Butler con contratto da 4 anni per $140 milioni Philadelphia: Josh Richardson Portland: Hassan Whiteside L.A Clippers: Moe Harkless (finito a Miami con la trade Whiteside, ndr) e futura prima scelta di Miami. Ad inizio Free-Agency Butler era un mistero perché kolti lo vedevano in un top-team con un'altra stella, si è vociferato di tutto dal giocare insieme a Kevin Durant (30 anni), al giocare insieme a Leonard ai Clippers fino all'altra sponda di L.A con i Lakers per non parlare degli Houston Rockets pronti a smobilitare mezzo roster per lui, ma alla fine Jimmy ha voluto quello che ha sempre desiderato: una franchigia tutta sua! A Minnesota sappiamo tutti come è andata a finire, a Philadelphia si è ritrovato nel ruolo di "closer" in una franchigia piena di talento che però non lo vedeva come punta di diamante ruolo che non avrebbe avuto in nessuno dei casi citati prima, Miami e Pat Riley hanno colto la palla al balzo offrendo a Butler quello che voleva; l'ex Bulls va a Miami come prima punta/superstar/leader in campo con l'occasione di avere voce in capitolo anche fuori dal campo, l'opportunità di poter fare il reclutatore in Free-Agency e, da non sottovalutare, la benedizione dell'amico e leggenda Heat Dwyane Wade che lo ha già accolto con amore.
 
 
 
 
 
 
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Jimmy “no middle name” Butler ||| Welcome to Miami! No you can’t wear number 3 & No you can’t have my locker.

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Butler è fatto così e merita rispetto, in una Lega dove tutti cercano di raggiungere altri per creare i cosiddetti "Super Team" lui vuole il suo per andare a caccia, si è scelto una meta non da poco, Miami è un market intrigante, una bella città ed il suo arrivo ha già riacceso l'entusiasmo verso la squadra contando anche le situazioni di Marlins (MLB) e Dolphins (NFL). C'è sempre l'altro lato della medaglia, questo avere la "sua franchigia" e giocare libero mette il prodotto di Marquette sotto quei riflettori che non perdonano, quelli costanti, quelli che ti mettono il doppio della pressione visto el maggiori responsabilità. Il rischio è che possa rimanere "da solo" a realizzare partite da 40/50 punti per poi rimanere con un pugno di mosche in mano, caratterialmente è riconosciuto essere uno abbastanza "pesante" con una grande se non asfissiante etica di lavoro, quindi chi vuole andare a Miami deve prepararsi ad una sorta di cameratismo da parte di uno che, i fatti parlano, oggi non ha fatto/vinto nulla. Oggi Miami non è ancora libera a livello salariale (vedi immagine sotto), è seconda solo agli Oklahoma City Thunder per cap pieno in quanto con i contratti ad oggi a roster sfora di $38 milioni il limite ($109 milioni, ndr) infatti dicasi $147 milioni di roster attivo; liberatosi di Whiteside Pat Riley adesso dovrà liberarsi di altri contratti e attenzione a Goran Dragic (33 anni) e ai suoi $19 milioni, non da escludere una trade alla Dead-Line. Miami Heat - Salary Cap È l'anno 0 per i Miami Heat, finita l'era Wade inizia quella Butler con entusiasmo ma anche rischio, sarà la definitiva prova del 9 per l'ex Chicago, sarà pronto?

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