NBA Finals 2016: pagelle gara 4

Gara 4 è andata in archivio con la vittoria Warriors che valsa anche il 1° Match-Point nella serie, ecco le pagelle con voti alti per molti giocatori della baia soprattutto partendo dalla panchina, mentre nei Cavs le sufficienze risultano essere poche.

PAGELLE

CLEVELAND CAVALIERS Richard Jefferson 5,5: ci mette grinta e impegno almeno all'inizio, ma si perde troppo in proteste per i falli fischiatigli contro e non riesce mai a rendersi utile in attacco LeBron James 6,5: gioca due quarti ecumenici cercando di mettere in ritmo i compagni e lasciando spazio a chi sembra molto ispirato. Nel secondo tempo, però, quando la partita lo chiama al proscenio lui si perde in isolamenti e forzature che fanno perdere fluidità soprattutto al suo gioco, comunque quasi una tripla doppia. Tristan Thompson 6,5: due quarti da dominatore dell'area specie a rimbalzo in attacco, ma utile anche in aiuto e nei cambi sulle guardie. Poi cala un po fisicamente, gli vengono prese le misure e i suoi errori dalla lunetta lo condannano a vedere i momenti decisivi dalla panchina. JR Smith 5: partita con solo un paio di acuti dalla distanza, poi uno sparacchiare a vuoto e, soprattutto, la solita esibizione da casellante in difesa Kyrie Irving 8: partita maestosa offensivamente per come attacca la partita. Non si accontenta del tiro perimetrale ma è pericoloso anche in avvicinamento. E pure in difesa riesce ad essere meno peggio di altre volte. Solo che nel finale decisivo l'ossigeno cala e commette errori sui due lati del campo. Comunque l'ultimo ad arrendersi Kevin Love 5: entra dalla panchina e sembra calarsi bene nel clima da battaglia che trova. Un bel rimbalzo offensivo, una tripla, tanta voglia. Poi cala dentro ai suoi soliti limiti difensivi, sparendo anche emotivamente dalla partita senza più rendersi utile anche offensivamente. Iman Shumpert 4,5: ci metterebbe anche tanta voglia ed altrettanta cattiveria, solo che in attacco non segna mai, nemmeno con l'avversario più vicino in Michigan. Ed anche in difesa troppe parole spese in pseudo trash talking e poca sostanza. Matthew Dellavedova 5: entra e viene ricordato per lo schiaffone che si prende da Barnes. Non riesce quest'anno ad incidere in alcun modo, nemmeno quello emotivo. Channing Frye 3: doveva essere una delle armi (quasi) segrete dei Cavs offensivamente, invece non fa mai canestro, non si fa mai vedere e quando gioca la squadra ne paga drammaticamente la presenza in difesa, vedi salto nel vuoto sulla finta di Curry a 3.25 dalla fine. Tyronn Lue 5: finché tutto va come in gara 3, almeno in attacco, riesce a dare un senso alle rotazioni, quando Golden State sale di colpi in difesa, l'attacco inizia a fermarsi e la difesa sbanda non riesce a trovare le contromisure necessarie GOLDEN STATE WARRIORS Harrison Barnes 7: ad inizio partita tiene in piedi la baracca con ottime scelte offensive, poi la sua utilità di trasferisce a rimbalzo ed in difesa, specie sul lato debole dove chiude più volte la prota dell'area Warriors. Draymond Green 6,5: molto nervoso per quasi tre quarti, scelte sbagliate, forzature, errori nel tagliafuori. Poi nel decisivo quarto periodo alza la voce in difesa ed anche a rimbalzo, diventando prezioso anche in aiuto. Andrew Bogut 4: partita anonima senza alcun acuto. Lontanissimo parente del giocatore visto nelle prime due partite Klay Thompson 7,5: primi due quarti con alti e bassi e troppi errori nella sua metà campo, anche se ritrova i tempi offensivi. Nei due quarti decisivi oltre a segnare con continuità diventa più cattivo anche in difesa e questo fa la differenza Stephen Curry 8,5: approccia la partita fin dal primo quarto in maniera diversa. Segna da tre per come ci ha abituati vederlo fare, ma attacca anche il canestro, non risultando sempre efficace. Nel quarto finale non sbaglia una scelta offensiva e si fa vedere anche a rimbalzo, incredibilmente specie offensivo, diventando finalmente decisivo Andrè Iguodala 8: come gioca questo ragazzo quando conta davvero è stupefacente. In difesa è ovunque, tiene l'uno vs uno, aiuta, esegue perfettamente i close out, un incubo per chiunque in maglia Cavs. Poi in attacco con gli assist, i ribaltamenti e qualche canestro nei momenti che contano è altrettanto fondamentale. Shaun Livingston 6,5: attacca decisamente meglio la partita quando entra dalla panchina. Magari le percentuali non sono quelle di gara 1 ma la sua decisione porta sempre qualcosa di buono per i Warriors. Ed anche in difesa quelle braccia interminabili sono un altro problema per gli avversari. James McAdoo 6: gli vengono chiesti minuti di intensità e lui fa il suo lavoro senza sbavature nei pochi minuti concessi Festus Ezeli 4: gioca meno di poco ma combina due disastri in quel minuto o poco più utili ad evitare che coach Kerr lo rischieri nel resto della partita Anderson Varejao 6: il suo esordio nella gara sul finire del terzo periodo è tragico oltremodo, due falli in ventidue secondi. Poi però riesce a ritagliarsi uno spazio di utilità andando forte a rimbalzo in attacco nel momento migliore dei suoi. Steve Kerr 7: il piano tattico non si cambia anche se è stato demolito in gara 3. Ha ragione lui, andando piccoli alla lunga trova difesa, rimbalzi e buoni tiri. Bravo ad allungare le rotazioni con giocatori che danno sempre un apporto alla squadra.

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