Evolution Awards Race 1/2/2017

Prima puntata decembrina per il nostro Evolution Awards Race. Nessun nuovo leader nelle nostre graduatorie ma qualche nuovo o vecchio ingresso nel podio, con il dubbio sulla classifica per il sesto uomo dell’anno, visto che i due principali protagonisti sembrerebbero essersi guadagnati un posto nei rispettivi starting five.

MVP

1) James Harden (HOU): In questo momento i Rockets sono la miglior squadra della lega ed il Barba ne è il leader indiscusso. Una macchina offensiva precisa come pochi altri. 2) LeBron James (CLE): Dieci vittorie in fila dieci, e su tutte la firma del Re, che sta giocando come poche altre volte ha fatto nelle sue regular season. Così voglioso e incattivito che si è fatto anche espellere per la prima volta nella sua carriera. Auguri a tutti se continua così. 3) Kyrie Irving (BOS): Rientra sul podio la guardia dei Celtics, che ha ripreso a giocare da leader offensivo di questa splendida realtà della lega. E non sta trascurando nemmeno la fase difensiva oltretutto.

R.O.Y

1) Ben Simmons (PHI): Continua con le sue prestazioni ad altissimo livello. All’orizzonte non sembra comparire un rivale credibile per il primo posto. 2) Jayson Tatum (BOS): Per ora di gran lunga il migliore della classe 2017. Gioca quasi come se non fosse esattamente un rookie, sempre controllato e con poche sbavature. 3) Kyle Kuzma (LAL): Tornato ad uscire dalla panchina non ha di certo abbassato il suo livello di gioco. E continua a crescere per scelte offensive e capacità di andare a rimbalzo.

SIXTH MAN

1) Tyreke Evans (MEM): Leadership con l’asterisco, perché Evans sembra essersi guadagnato il quintetto e se dovesse restarci anche con il ritorno di Conley l’uscita da questa classifica sarebbe inevitabile. 2) Jonathon Simmons (ORL): Anche per lui vale quanto scritto sopra, anzi la sua presenza nello starting five pare essere più solida rispetto a quella del rivale. Peccato, perché da sesto uomo la sua resa era di altissimo livello. 3) Dwayne Wade (CLE): Il padrone dei Cavs quando il suo amicone con il #23 si riposa. Ed in questo nuovo ruolo sta ritrovando il piacere di giocare che sembrava aver smarrito in Illinois.

D.P.O.Y

1) Al Horford (BOS): Anche per lui come per altri non si vede chi potrebbe spostarlo dal primo posto. Così attivo nella sua metà campo da essere contagioso per i suoi compagni. 2) Jaylen Brown (BOS): Come abbiamo detto contagiato da Horford. Sulla palla ed in aiuto gioca come un veterano. 3) Myles Turner (IND): Il ragazzo sta mettendo su numeri interessanti nella sua metà campo, sia a livello di pura intimidazione ed in aiuto, che sulla palla e dentro l’area. Bella realtà di questo buoni Pacers.

M.I.P

1) Kristaps Porzingis (NYK): I Knicks iniziano a perdere qualche colpo, ed era abbastanza prevedibile, ma il lettone non accenna a calare di rendimento. In questo momento da primi dieci della lega. 2) Clint Capela (HOU): Fondamentale il suo ruolo in tutte e due le zone pitturate per i suoi Rockets. Ha voglia di migliorare e lo fa vedere sempre ogni sera. 3) Jusuf Nurkic (POR): Da quando è arrivato in Oregon si è trasformato. Che fosse talentuoso lo si sapeva, che potesse giocare con costanza di rendimento non sembrava possibile. Ed invece Nurkic è fondamentale in questi ottimi Blazers.

C.O.Y

1) Brad Stevens (BOS): I Celtics sono totalmente suoi e lui sta gettando le basi per poter restare ai vertici a lungo. Una mente illuminata come pochi altri in questa lega. 2) Mike D’Antoni (HOU): Entra di diritto per come i suoi Rockets stanno giocando. Certo è un basket che può non piacere tanto, ma in questo momento ha ragione lui, e c’è poco da dire contro. 3) Stan Van Gundy (DET): Detroit continua ad occupare posizioni nobili nella Eastern Conference, con la perla della vittoria in Massachussets. Coach Van Gundy sta riuscendo ad allenare come ha sempre voluto lui, facendo sentire tutti utili alla causa.

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