LBA Final Eight 2023, le pagelle della manifestazione

Brescia vince la sua prima storica Coppa Italia in una manifestazione promossa a pieni voti per l'organizzazione: i voti

Scritto da FMB  | 

Brescia vince la sua prima storica Coppa Italia in una manifestazione promossa a pieni voti per l'organizzazione: i voti

Si è conclusa l'edizione 2023 delle Final Eight di Coppa Italia, un'edizione emozionante per la favola di Brescia ma, soprattutto, un'edizione che conferma l'ottimo lavoro svolto da Lega Basket in questi anni regalando una manifestazione di gran livello

LBA F8 2023, LE PAGELLE

Voto 2 - Olimpia Milano: La parola più associata ai campioni d'Italia ed ex detentori della Coppa è stata “Inaccettabile”. Io dico “Inspiegabile”. Come possibile, dopo 10 giorni di preparazione senza Eurolega di mezzo, con la vittoria di personalità a Varese come test, entrare nella competizione ed approcciare così male la partita contro Brescia?
Ma soprattutto, forse il fatto più doloroso per Messina, l'aver fatto i proverbiali 2 passi indietro dopo quello faticoso in avanti perché una volta prese le redini del match (+5 ad inizio 4° periodo dopo esser stati sul -16), Milano si è disgregata aprendo l'armadio degli spettri di inizio stagione. Brutto segnale.

Voto 4 - Varese: C'è amarezza in casa Openjobmetis. Il KO contro Pesaro ai quarti di finale è stato un durissimo pungo in pancia per tutto il mondo biancorosso tra giocatori, coach, dirigenza e tifosi. Varese entrava alle Final Eight con la consapevolezza di essere il" Dark Horse" della competizione, la sorpresa, la mina vagante. Approccio sbagliato del match, bella rimonta con il capitano Giancarlo Ferrero scatenato ma i ragazzi Brase, ancora una volta, si sono inceppati sul più bello.
In questo anno 0 del trio Scola-Arcieri-Brase questa delusione, seppur pesante, è un altro mattone nella costruzione del futuro di una squadra e società che ha preso una strada chiara.

Voto 5 - Tortona: Troppa pressione. I ragazzi di Ramondino erano sulla carta la terza forza dell'evento, Milano fuori e semifinale contro quella Virtus Bologna battuta in campionato e anche l'anno scorso sempre in semifinale di Coppa Italia, il tutto "giocando in casa". La Bertram sin dalle prime battute è sembrata una squadra contratta e contro la Virtus non puoi permettertelo. Non stiamo parlando di fallimento perché perdere contro la Virtus ci sta specie quella Virtus vista in campo, ma un po' di rammarico in casa Derthona c'è.

Voto 6 - Virtus Bologna: Dal 3° quarto dei quarti contro Venezia alla sirena finale del match contro Tortona semplicemente DOMINANTE. Dominio totale sotto l'aspetto tecnico/tattico tanto da far pensare tutti che la finale avrebbe avuto lo stesso esito della semifinale, invece le V-Nere hanno sbagliato proprio la gara più importante trasformando ormai la Coppa Italia in una coppa maledetta (5 finali perse consecutivamente).
Stesso copione di Milano: approccio sbagliato, rimontone dal -18 con un Belinelli scatenato, ma poi sul -1 è mancato il proverbiale colpo di reni che ti aspetti da una grande squadra con grandi giocatori quale è la Segafredo che, forse, rende ancor più amara la sconfitta.

Voto 8,5 - Marco Belinelli: Il DOMINATORE della manifestazione. Marco ha demolito Venezia, bruciato Tortona e da solo a momenti vince la finale contro Brescia. I suoi 11 punti consecutivi nel 4° per riaprire sono qualcosa che non si insegna, ce l'hai dentro. Ha dato tutto quello che aveva emozionando i tifosi non solo della Virtus visto che l'intero pubblico del Pala Alpitour era tutto con lui, è mancata solo la ciliegina sulla torta. 

Voto 9 - Amedeo Della Valle: MVP a mani basse della finale dopo una semifinale opaca, la miglior partita della sua carriera da 26 punti e 29 di valutazione, il tutto in un momento complicato della squadra e dopo tutte le sue vicissitudini estive tra Brescia e Nazionale.
Della Valle sta dimostrando che l'MVP della passata stagione non è stato un episodio, è un giocatore più maturo, più attento, più letale e queste peculiarità le ha messe tutte in mostra contro la Virtus. 

Voto 9,5 - Brescia: Si qualifica alle Fina Eight con la testa di serie #8 grazie alla sconfitta di Scafati all'ultima di andata, entra alle Final Eight reduce da 6 KO consecutivi in campionato affrontando subito l'Olimpia Milano ai quarti: VINCE LA COPPA.
Si, la finale (che non c'è mai) tra Milano e Virtus avrebbe suscitato forse più interesse mediatico oltre alle solite narrative, ma questo successo a sorpresa della Germani, con tutto quello citato prima, con le vittorie contro Olimpia, VL e Virtus rende non solo il trionfo ma l'intero torneo leggendario per una piazza che da anni lavora duramente per affermarsi. 

Voto 10 - Alessandro Magro: Tre capolavori, tre partite preparate alla perfezione, tre partite allenate da veterano abituato a questi eventi, tre vittorie leggendarie. Magro è stato strepitoso non solo nell'accuratezza tecnica/tattica ma a rinvigorire una squadra che stava vivendo un molto complicato tra risultati e ambiente.
L'aspetto più significativo di questa favola Germani è stata senza subbio la serenità/sicurezza che Magro ha mostrato e trasmesso ai suoi ragazzi, doti che hanno sempre accompagnato i grandi allenatori. 

Voto 10 - LBA: A livello organizzativo le migliori Final Eight di sempre! Il Pala Alpitour è a meni basse l'impianto più moderno del paese (non a casa è stato scelto per le ATP Finals di tennis), 36k spettatori durante l'arco della 3 giorni e 11k per semifinali e finali.
Già a Pesaro Lega Basket aveva svolto un eccellente lavoro e questa volta, con il supporto di una struttura degli anni 2020, ha centrato l'obiettivo. Il presidente Gandini non si è sbilanciato sulla possibilità di organizzare per i prossimi 3 anni le F8 ancora a Torino ma è una questione “no brainer”: si deve restare al Pala Alpitour fino a quando non verranno erette le nuove arene di Milano (Pala Italia) e si spera della Virtus Bologna.
Adesso non si tratta più di “chissà quando LBA organizzerà un evento all'altezza” ma “chissà quanto possono migliorare” perché le gli sforzi in questi anni stanno dando i frutti, la struttura c'è e questa edizione è la chimera.


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