Virtus Bologna 2025-26, analisi del mercato estivo

La squadra di coach Ivanovic ha rinnovato profondamente il roster dopo lo scudetto: vediamo i principali cambiamenti

Scritto da Lorenzo Mengoli  | 
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La squadra di coach Ivanovic ha rinnovato profondamente il roster dopo lo scudetto: vediamo i principali cambiamenti

Si può sicuramente parlare di mini rivoluzione in casa Virtus Bologna dopo la conclusione del mercato estivo, a partire dagli aspetti societari dove Massimo Zanetti, a giugno, ha acquisito la totalità delle quote rilevando la parte dell'amico Gherardi, e diventando così unico proprietario delle Vu Nere, pur non escludendo futuri ingressi di soci di minoranza. Ma una novità anche più evidente è il nuovo main sponsor: per la LBA sarà Olidata, azienda informatica che punta a crescere e a consolidarsi ai massimi livelli, come la Virtus, mentre è ancora da annunciare lo sponsor per l'Eurolega, che garantisce sicuramente maggiore visibilità, viste le 38 partite per l'allargamento a 20 squadre. La costanza è rimasta nella dirigenza, dopo il burrascoso addio a Baraldi a metà stagione, e nel confermato coach Dusko Ivanovic.

Il mercato è stato infatti gestito dal duo Ivanovic-Ronci e ha preso una direzione chiara fin da subito: ringiovanire il roster e sostituire gli addii di nomi di spicco dello scorso ciclo. La missione è riuscita a mio parere decisamente bene, costruendo una squadra ampia ma non esageratamente, l'Olimpia ha ben 17 giocatori, e ben equilibrata tra giocatori esperti e scommesse. 

La tormentata ricerca del lungo

Inutile girarci attorno, il lungo è il ruolo probabilmente più difficile da trovare nella pallacanestro moderna, tra evoluzione del ruolo da centro statico a centro dinamico e tiratore da fuori, e scarsità dei giocatori. Anche nella passata stagione lo spot di cinque aveva tormentato tutti i tifosi virtussini, ricordiamo la conferma del lungo-degente Cacok, poi rivelatosi infortunato per un tempo più lungo del previsto e quindi tagliato. Ovviamente il ben pagato, anche troppo, Ante Zizic, che ha mostrato complessivamente più lacune che punti di forza, è ben nella testa della dirigenza, che è così ripartita dall'unica certezza del reparto, cioè Momo Diouf. Il lungo nativo di Dakar ha fatto vedere ottime cose anche in maglia azzurra ad Eurobasket, sia come protezione del ferro e rimbalzi, sia con canestri di ottima fattura dal post e dalla media distanza. Il secondo vero centro è però una scommessa, il maliano Diarra, 208 cm classe 2001 proveniente dal APR Rwanda e messosi in mostra agli ultimi campionati africani di basket con il Mali. Il suo adattamento al basket europeo e ad una competizione fisica e intensa come l'Eurolega è tutto da verificare, ma il possibile rinforzo McCormack, ex Olimpia, ha firmato recentemente al Bayern Monaco, dopo essersi allenato in pre season con i bianconeri.
Ci sono poi 4 adattabili che potrebbero giocare minuti da centro come Smailagic, ottimo innesto, giovane, ma allo stesso tempo esperto per l'Eurolega, e Alston Jr, forse a quest'ultimo mancano i chili per reggere ma non i cm(206).  

Il nucleo azzurro

Un punto a favore del mercato gestito dal duo Ronci-Ivanovic è sicuramente il pacchetto italiani. La Virtus aveva quattro giocatori a Eurobasket: 3 erano già sotto contratto, Pajola, Diouf e Akele, e da loro ci si aspetta almeno una conferma del livello mostrato nella stagione precedente, con notevoli margini di crescita vista l'età non elevata. Il quarto giocava a Trento la scorsa stagione e, per quanto si è visto nella competizione continentale, la firma di Saliou Niang potrebbe rivelarsi una delle migliori mosse di mercato della Virtus Bologna. Rimbalzista già eccelso ad altissimo livello, capace di accelerazioni improvvise e fulminee per concludere a canestro e difensore ottimo, facilitato dalla fisicità stratosferica. Gli unici punti deboli riguardano il tiro dall'arco, che ha comunque dimostrato di poter segnare, e la precisione costante in lunetta, ma il classe 2004 ha tempo e modo di lavorare sui suoi limiti. Concludono il nucleo azzurro l'esperienza di Hackett, unico over 30 a roster, e la scommessa Abramo Canka, ala piccola ex Stella Azzurra Roma, che potrebbe iniziare a concretizzare le aspettative che si hanno su di lui, magari più in campionato che in Europa. 

Gli esterni

Il reparto più promettente per i bianconeri del futuro è quello degli esterni. Primo fra tutti il colpo del mercato Carsen Edwards, realizzatore purissimo capace di crearsi il tiro praticamente in ogni situazione e stella affermata a livello europeo, ben supportato dall'altro colpo Luca Vildoza, play-guardia argentina già allenato da Ivanovic ai tempi del Baskonia, e pronto a riscattarsi dopo una stagione non facilissima in terra greca. Anche le conferme di importanti pedine della passata stagione come Morgan e Taylor dimostrano la continuità ricercata nel mercato, premiando chi ha dato un buon contributo l'anno scorso, sia a livello europeo che italiano. L'ultimo elemento del roster bianconero, oltre al giovane Accorsi, è Karim Jallow, ala tedesca molto agile, caratteristica sempre utile nel basket moderno, visto l'anno scorso in Germania ad Ulm. Anche da lui ci si aspetta un buon contributo, pur sapendo che deve testare l'Eurolega ad alti livelli. 

Il roster è quindi sicuramente lungo e ben composto da un mix di esordienti e veterani di Eurolega, l'unica pecca potrebbe essere forse nella posizione di centro, se Diarra non dovesse convincere del tutto. Le perdite di importanti giocatori della passata stagione come Shengelia, Clyburn, Zizic, Cordinier e Belinelli, che però rimarrà in società come Brand Ambassador e Basketball Advisor, sono state sulla carta ben rimpiazzate e l'ambizione di vincere nuovamente il campionato italiano è tutt'altro che infondata. In Eurolega un obiettivo realistico potrebbero essere i play-in, ma anche a causa dell'allargamento a 20 squadre fare previsioni è particolarmente difficile. 

 


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