Warriors e lo spinoso bivio con Draymond Green

La situazione tra Golden State e l'ex Spartans sta arrivando al limite e adesso non c'è più tempo per tergiversare.

Scritto da FMB  | 
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La situazione tra Golden State e l'ex Spartans sta arrivando al limite e adesso non c'è più tempo per tergiversare.

E adesso che si fa?

Che la bomba Draymond Green rischiasse di esplodere in casa Warriors lo si sapeva da tempo, sono diverse stagioni che l'ex Michigan State anche pubblicamente fa capire che vuole l'estensione di contratto al massimo salariale, ogni anno si è riusciti a mediare ma adesso siamo al punto di non ritorno e l'incidente con Jordan Poole è stato il segnale della criticità. 

Lo scontro

È la mattina del 6 ottobre quando esce la notizia di un brutto alterco tra Green e Poole durante l'allenamento, i compagni di squadra subito minimizzano ed il giorno dopo Bob Myers si presenta ai microfoni dicendo che è stato un normale incidente in allenamento, non ci saranno punizioni per Dray e che la questione dei contratti non è stata la scintilla che ha acceso la miccia. Ci sta, i panni sporchi si lavano in casa e non si fa trapelare nulla, come fanno tutte le franchigie in questi casi, ma poi…

Questo cambia tutto.

Innanzitutto la vera domanda è come sia stato possibile che questo video sia finito in rete: o qualcuno si è venduto a TMZ (che paga profumatamente questo tipo di scoop, cifre che vanno dai $100k in su) o, a pensare male, c'è lo zampino diretto dei Warriors il che sarebbe anche peggio.

Myers aveva coperto tutto per non attirare i riflettori specialmente dell'NBA che non gradisce questi gesti, il video pubblicato ieri adesso cambia le carte in tavola per i Warriors e per Green. Quella non è una “finta rissa” che dopo qualche minuto tutti amici come prima, quello è un destro sferrato al volto per fare male, è un episodio di violenza che mette in cattiva luce la franchigia e anche la Lega.

Con o senza Dray?

Green, come abbiamo imparato negli anni, non è una figura gestibile e la domanda che si è sempre posta è se i Warriors potessero fare davvero a meno di Green per rimanere una contendere. Una domanda che apre due filoni di pensiero e che adesso adiamo ad esaminare

Perché deve restare

È l'anima della squadra.

Curry è divino, Thompson è meraviglioso, Wiggins è il tuttofare, Poole sta diventando un'arma preziosa, Looney è lo stacanovista ma è Draymond che tiene le redini. Tatticamente, specie senza spalla, è vitale per l'esecuzione dell'attacco Warriors: la sua intesa con gli “Splash Brothers” nei giochi che lo vedono come bloccante è unica, il modo in cui occupa lo spazio e consente a Steph/Klay di liberarsi per tirare non è per tutti. La difesa la comanda lui e nel complesso è Dray il LEADER dei Warriors.
In una squadra che ambisce al titolo una figura come quella di Green è fondamentale nel bene e nel male, è il parafulmine che protegge le stelle. Steph è la stella assoluta ma NON è Kobe, o LeBron o MJ per padronanza della squadra in termini di leadership/personalità/carisma. Steph è IL BUONO, è il mite, è il super compagno di squadra che cerca sempre la quiete e Green “gli serve ” per poter ricoprire questo ruolo.

Perché deve andare

Non è gestibile e adesso è pericoloso.

Regola numero 1 nello sport business americano: NON si tiene mai in squadra un giocatore importante al suo ultimo anno di contratto senza averlo rinnovato specie se poi questo non è del tutto a posto di testa ed è pure recidivo. È come tenersi in casa una bomba con il timer che, in questo caso, è settato al 17 ottobre.

Quello è l'ultimo giorno utile per i Warriors per rinnovare Jordan Poole che eleggibile (essendo un giocatore della classe Draft 2019) ad un'estensione da 5 anni per $187 milioni. Se Golden State deciderà di rinnovare Poole allora ci sarà da stare molto attenti al comportamento di Green durante l'arco della stagione perché può tutto: competitivo ed arrogante quale è potrebbe giocare una super stagione, aiutare i Warriors a vincere il titolo e poi da Free-Agent andarsene magari dall'amicone LeBron James ai Lakers o da Kevin Durant ai Nets.

Ma allo stesso tempo può serenamente fa saltar per aria lo spogliatoio (vedi cosa successe con KD) portando la franchigia alla disperazione.

Palla ai Warriors

Personalmente credo che Kerr e Myers da anni vogliono levarsi Green dalle palle ma sono consci che cacciarlo scombussolerebbe lo spogliatoio esponendo troppo Curry-Thompson. Il male minore è tenerlo sapendo i problemi che crea, mettendoci delle toppe e chiudendo un occhio, è sempre stato così e sarebbe stato così anche prima della divulgazione del video. 

Personalmente credo che Kerr e Myers vogliano scambiarlo domani mattina anche perché quel pugno lede l'immagine pubblica dei Warriors, ma come scambi un giocatore di 32 anni, con tanti acciacchi, con numeri non entusiasmanti e con quel carattere invasivo? Chi andrebbe a sacrificare scelte o pedine del proprio roster per portarsi in casa il pacchetto Draymond Green?  

Le dichiarazioni di Steph Curry sull'incidente sono un indizio sensibile sulla strada, scontata, che percorreranno i Warriors ma con Green mai dire l'ultima parola

Non c’è niente che giustifichi la rissa accaduta. Voglio che sia chiaro. Ma sono certo che questo non farà deragliare la nostra stagione e quello che stiamo provando a costruire. E Draymond Green è una parte importante degli Warriors


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