Evolution Awards Race (06/04/2018)

Ci avviciniamo alla fine della Regular Season, ed il Re salta al comando della classifica dell’MVP nella nostra Evolution Awards Race. Anche in altre due categorie avvengono avvicendamenti alla posizione #1, mentre ormai abbiamo tre sicuri ed imprendibili vincitori per quello che riguarda R.O.Y., M.I.P. e Sixth Man.

MVP

1) LeBron James (CLE): Sorpasso avvenuto, ed era nell’aria da qualche settimana. LeBron sta continuando a giocare la sua pallacanestro, viaggiando praticamente da due mesi in tripla doppia di media, e salvo cali non preventivabili, la vittoria finale dovrebbe essere certa. 2) James Harden (HOU): Calcoliamo che sta giocando da un mesetto in modalità risparmio energetico. E questo per le caratteristiche della nostra classifica non lo aiuta, però quando accende porta a scuola tantissimi difensori della lega. Resta il miglior giocatore della migliore squadra della stagione regolare NBA. 3) Anthony Davis (NOP): Sul più bello ha sbagliato due partite fondamentali per la sua squadra, e questo gli ha fatto perdere non solo il primato ma anche la possibilità di lottare per ritornarvici. Resta vedere come si comporterà nel finale di stagione che per lui sono già partite di playoff.

R.O.Y.

1) Ben Simmons (PHI): Adesso in questo finale di stagione si sta anche divertendpo tanto, ed i Sixers stanno giocando davvero bene. Vincitore già da un paio di mesi. 2) Donovan Mitchell (UTA): Anche per lui sono già iniziate le partite di playoff. E questo non è che lo abbia intimorito più di tanto, anzi. Prima stagione entusiasmante come pochi avrebbero previsto. 3) Kyle Kuzma (LAL): Cresciuto molto nelle scelte offensive, è diventato il punto di riferimento offensivo di questi giovani Lakers, giocando con grande semplicità ed altrettanta determinazione. Steal of the draft di questa stagione senza alcun dubbio.

SIXTH MAN

1) Lou Williams (LAC): Calato lui, calati i suoi Clippers, con possibilità playoff ridotte al lumicino. Anche per lui rimane una grande stagione, giocata da All Star in uscita dalla panchina. Vincitore da mesi. 2) Marcus Morris (BOS): Serviva qualcuno in questi stra infortunati Celtics, che si prendesse offensivamente in mano la squadra. Morris ha risposto presente. Determinante più di una volta entrando a partita in corso. Un altro che ha tratto grande giovamento da coach Stevens. 3) Fred Van Vleet (TOR): Adesso è lui il miglior giocatore della migliore panchina delle squadre NBA. Ha una rapidità nel riuscire a cambiare i ritmi partita che pochi hanno a parità di caratteristiche.

D.P.O.Y.

1) Rudy Gobert (UTA): Manca magari quest’anno in continuità, complici anche gli infortuni di inizio anno. Di certo quando gioca al suo meglio in difesa risulta essere rebus difficilmente risolvibile, per chi decide di avventurarsi dalle sue parti. E la difesa nei momenti cruciali sta risolvendo tanti problemi ai suoi Jazz. 2) Al Horford (BOS): Momento in cui bisogna riprendere fiato in vista playoff, che per i Celtics saranno difficili da afrontare visti gli infortuni. Horford comunque resta splendido da vedere negli scivolamenti e per come arriva sempre ad aiutare. 3) Robert Covington (PHI): Sulla palla, nelle linee di passaggio riesce ad avere letture che pochi hanno. Difensore poco tecnico ma molto fisico ed istintivo, che in questo momento decisivo della stagione, sta tirando fuori il meglio dalle sue giocate.

M.I.P.

1) Victor Oladipo (IND): Altro vincitore già dichiarato da tempo. E complimenti per come è riuscito a risollevarsi dopo la scorsa stagione chiaro scura. E adesso può anche iniziare a giocare per divertirsi. 2) Ricky Rubio (UTA): Ci si chiedeva che stagione avrebbe giocate Rubio in una squadra come i Jazz. Ecco ha giocato semplicemente la sua miglior stagione nella lega, risultando determinante in più di una occasione. Un altro che ha smentito fior di detrattori. 3) Clint Capela (HOU): Ha fatto una splendida stagione, fatta di difesa, intimidazione, rimbalzi e rapidità nello spostarsi su e giù per il parquet. Il miglioramento è soprattutto nella testa dello svizzero. Podio tutto sommato meritato.

C.O.Y.

1) Brad Stevens (BOS): Malgrado la sconfitta nello scontro diretto, coach Stevens ha dimostrato quanto vale come allenatore. Sta comunque tendendo in linea di galleggiamento i suoi Celtics in un mare in tempesta, causa infortuni. 2) Duane Casey (TOR): Un paio di sconfitte a caso hanno fatto riaffiorare, in molti, i dubbi circa le capacità di motivatore di coach Casey quando i suoi Raptors devono affrontare un tizio a caso da Akron. E calcolando che con questo signore i conti bisogni, prima o poi, farli….. 3) Brett Brown (PHI): Stagione in cui ha dimostrato di saper allenare una squadra piena di personalità forti e giovani. In questo momento stanno giocando una gran bella pallacanestro, anche in assenza di un paio di giocatori importanti fino a questo momento, vedi Embiid e Saric. Arrivederci alla prossima puntata

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