Round Virtus (#17), le considerazione dopo l'impresa al Palau Blaugrana

La Virtus apre al meglio il suo 2023 di Eurolega ed espugna Barcellona con una prova più che convincente

Scritto da Giacomo Albazzi  | 
Ciamillo-Castoria

La Virtus apre al meglio il suo 2023 di Eurolega ed espugna Barcellona con una prova più che convincente

La Virtus Bologna torna a vincere e lo fa contro una squadra sulla carta proibitiva come il Barcellona di Jasikevicius, inaugurando al meglio una striscia di partite (quelle di gennaio) che saranno fondamentali per il destino bianconero nella competizione.

  • Il grande ritorno di Semi. Dopo la cupa prestazione messa in campo al suo rientro in una partita difficile come il derby d'Italia, ora è tornato a ruggire in campo.
    Non era scontato vederlo già così più pronto dopo solo quei 15' contro Milano, che non avevano fatto ben sperare per un breve recupero di condizione; Invece l'ala bianconera ha dato la spinta iniziale indirizzando la partita già nei primi minuti, per poi chiuderla con i due contropiedi finali che hanno definitivamente chiuso i giochi.
    Ancora da lavorare, ma per Ojeleye solo applausi.
     
  • Il sergente danese c'è! Non era stato un buon periodo per Lundberg e lui stesso lo ha ammesso ai microfoni di Eurolega ieri sera dopo la partita, ma ora sembra essere tornato come quello di 2 mesi fa. Gli serviva una prestazione da 20 punti (4/4 da 2. 3/6 da 3 e 5 rubate) per sbloccarsi mentalmente e dare una mano nelle situazioni offensive, dove le sue giocate di talento hanno davvero permesso alla Virtus di continuare a segnare, anche quando non era stato costruito un buon tiro dopo i 24".
     
  • Il carattere già formato. Ormai l'avrò già ripetuto più volte, ma il carattere che i ragazzi di coach Scariolo hanno di resettare dopo le brutte partite e switchare di atteggiamento nell'occasione seguente è già più che consolidata, ma non per questo scontata in una rookie della competizione. La consapevolezza che nei 40' può succedere di tutto e contro qualsiasi squadra è la parte più affascinante dell'Eurolega e la Virtus ne è un chiaro esempio dopo aver battuto tutte e 3 le spagnole nel girone d'andata.
     
  • La leadership di Milos. Teodosic è entrato in campo nel quarto quarto con 0/4 da 3 punti e ha chiuso con 2/7. Qualcuno potrebbe dire: “prestazione così e così, magari si è salvato nel finale”, invece no perché assieme a Lundberg inventa quando in attacco non ci sono idee e lo fa con assist immaginifici (chiedere a Bako). Poi non gli basta e negli ultimi 10' decide anche di infilare queste due bombe pesantissime che indirizzano il match su una strada sola. Semplicemente il mago!
     
  • La solidità di Weems. Nonostante la magra serata dal punto di vista realizzativo, Kyle Weems è il miglior rimbalzista delle v nere con 6 rimbalzi conquistati.  
    Davvero una buona gara perché ha saputo rendersi utile in una di quelle cose che non gli viene meglio e ha dato un contributo importante nella lotta sotto le plance. Una lotta che la Virtus ha perso ripetutamente nelle ultime uscite e non solo. Non è da sottovalutare.
     
  • La smentita di Baraldi. Dopo una notizia bella come la vittoria di ieri sera, l'a.d. Luca Baraldi ne ha approfittato per chiudere il discorso Polonara e qualsiasi altro rumors.

Non ci saranno movimenti in entrata o in uscita. Abbiamo ricevuto richieste per qualche nostro giocatore ma e abbiamo rifiutate e non faremo nemmeno operazioni in entrata perché riteniamo di avere un roster attrezzato per raggiungere gli obiettivi stagionali.

Virtus, il girone d'andata

La Virtus termina il girone di andata dopo questa trasferta al Palau Blaugrana, ritrovandosi con un record di 8-9 in dodicesima posizione, ma a -1 dallo Zalgiris ottavo e ultimo per gli ipotetici playoff.
Tutto sommato un gran buon girone d'andata. I bianconeri non hanno mai avuto il roster al completo (se non in 2 partite), ma sono comunque riusciti a rimanere attaccati al carro playoff. Le vittorie con la triade spagnola sono gratificanti, ma dall'altra faccia della medaglia ci sono anche rimpianti per partite come quella a Kaunas o quella con l'ASVEL.
Insomma alla fine tutte cose che ci possono stare essendo alla prima esperienza nella massima competizione, soprattutto con un roster del genere con tanti rookie.
Ora si guarda al girone di ritorno con tanta fiducia e speranza nel vedere spesso un'infermeria vuota o quasi, soprattutto in questo mese di Gennaio così importante (4 partite in casa con Pana, Zalgiris, Oly, Stella Rossa e la trasferta a Monaco di Baviera).


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