Eurolega 2021/22, i 5 punti del sabato (Round #13)
Commentiamo il 13° round della stagione 2021-22 con il match dell'anno e una Milano in difficoltà
Commentiamo il 13° round della stagione 2021-22 con il match dell'anno e una Milano in difficoltà
I 5 PUNTI DEL SABATO
(Risultati del Giovedì & Venerdì)
Olimpia, sconfitta inaccettabile
Detto più e più volte, in Eurolega non ci sono partite comode e se giochi a casa di squadre che non hanno nulla da perdere (Alba Berlino) devi ammazzarle subito…Milano ha regalato 30 minuti! Regalare 3 quarti ad una squadra che gioca in leggerezza e che tende ad esaltarsi non è un affare. Rimontone di orgoglio (tutto firmato Kyle Hines) nel 4° periodo anche snervante perché bastava davvero un secondo tempo serio per vincere, invece 4° KO consecutivo e domande che rimangono.
Troy Daniels, chi l'ha visto? Jerian Grant? Devon Hall non sta più incidendo come prima e Messina sta giocando senza 2 esterni di cui uno dovrebbe essere il tiratore scelto e l'altro un ipotetico jolly che però non sa cosa fare. Delaney prova a fare il go-to-guy ma a correnti alterne, Bentil debutto positivo, tempo qualche settimana e Tarczewski starà fisso in tribuna.
Appena si affronta una squadra che corre e fa del dinamismo la sua arma chiave Milano va nel panico e poi c'è un problema Melli: nuovamente 2 falli in 3'…Venerdì prossimo si gioca nel Principato contro una squadra di pazzi da legare guidati dal pazzo più emozionante dell'Eurolega. Urge risposta.
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La vendetta dell'ex
Sertac Sanli si è scelto la serata ed il posto giusto per firmare la sua miglior prestazione stagionale e forse della carriera: 24 punti (9/11 dal campo con 4/5 da 3) e 25 di valutazione, tutti fatali e tutti in momenti chiave come quei 5 consecutivi nell'ultimo minuto che sembravano aver chiuso la pratica.
A quelli che già inneggiavano ad “acquisto tattico” ossia prelevarlo all'Efes per non averlo contro, Sanli ha risposto sul campo: nelle ultime uscite il turco ha iniziato ad ingranare rivelandosi giocatore importante e fatale. Di fatto è stato più decisivo del pompato Mirotic che anche ieri, quando contava…
Il Match dell'anno?
Che emozioni, che disastri, che giocate, che partita Efes-Barcellona! Dall'altra parte dell'oceano fioccano blowout e pure -73, qui una partita sensazionale che non ha tradito le aspettative, un manifesto della pallacanestro al suo meglio.
L'Efes perde per mancanza di cinismo perché ha comandato per 37 minuti, il Barcellona ha trovato (senza Calathes) una grande prova di personalità da parte di tutti: Davies, Kuric, Sanli, Martinez e soprattutto Rokas Jokubaitis con quel folle 2+1 decisivo nell'overtime. Jasikevicius si è preso una bella (anche se magra) rivincita/consolazione dopo la sconfitta alla finalissima dell'anno scorso: rotazioni giuste con gli uomini giusti al momento giusto (vedi Oriola, Martinez), non ha mai perso il filo del match malgrado le molteplici fughe dei padroni di casa ed un ambiente rovente.
Solo le magie di Micic hanno colpito una difesa sontuosa nel 4° periodo. Certo, se Mirotic avesse realizzato il floater sulla sirena non avremmo avuto il mozzafiatante overtime ma, tutto sommato, ci ha regalato mezzora di emozioni…fatta eccezione per qualche fischio del buon Gigi come il 5° fallo a Larkin nel supplementare con l'ex Baskonia poi furioso sui social.
E lo Zalgiris batte più di un colpo
Non sono più la mina vagante con i giovani terribili che spaventavano l'Eurolega ma attenzione che i lituani non vanno presi sotto gamba. Tre vittorie nelle ultime 4 uscite, in casa con la spinta del pubblico danno sempre quel qualcosina in più e coach Zdovc inizia ad avere la squadra in mano: non c'è una stella ma tutti portano acqua al mulino con Josh Nebo che vola vicino al ferro e Cavanaugh che ci mette lo zampino nei finali tirati. In trasferta sono vulnerabili ma alla Zalgirio Arena meglio andare con l'elmetto, non hanno nulla da perdere e stanno ritrovando fiducia.
Calo Zenit, c'è da preoccuparsi?
Vincono 5 partite consecutive, si candidando a pericolo per l'Eurolega e poi: cadono ad OAKA contro un disarmante Panathinaikos e poi nettamente in casa contro la lunatica Stella Rossa. Sulla carta dovevano essere 2 referti rosa che avrebbero portato i ragazzi di Pascual 10-3 alle spalle delle due spagnole, invece 8-5 nel delirio con Milano ed il redivivo CSKA.
Ai russi sta mancando il contributo degli esterni ed il tiro da 3, nelle ultime due uscite 12/42 da dietro l'arco, se Jordan Loyd non gira (ieri 0/8 dal campo) il gioco di Pascual è troppo interno ed il duo Gudaitis-Mickey non può tirare la carretta. Shabazz Napier, quanto torni?
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