Round Olimpia (#18), le considerazioni dopo la sconfitta a Berlino

Milano non gioca per 40 minuti e perde malissimo una partita dove era obbligata a vincere. Adesso è un Everest

Scritto da FMB  | 
Marco Brondi

Milano non gioca per 40 minuti e perde malissimo una partita dove era obbligata a vincere. Adesso è un Everest

L'Olimpia Milano era attesa ad una vittoria obbligatoria sul campo dell'Alba Berlino ed invece è crollata malissimo e adesso la rincorsa Playoffs diventa ancora più ripida, andiamo ad analizzare in punti l'ennesima delusione biancorossa 

  • Carattere? Marco Crespi, spalla tecnica nel commento su SKY Sport, ha riassunto in 3 parole le criticità dell'Olimpia: EMOTIVA e TECNICAMENTE NERVOSA.
    Tu entri nella seconda parte di stagione già con le spalle al muro, il calendario ti viene incontro con 3 gare in 10 giorni contro, sulla carta, avversarie puoi battere (Alba, Zagiris, ASVEL) e vai a perdere di 20 a Berlino in una partita dove per 40 minuti hai fatti tutto tranne che giocare a pallacanestro. 
     
  • Caos e nervosismo. Se Baron e Davies non si caricano l'attacco sulle spalle è un delirio totale dove Luwawu-Cabarrot ha provato a mettere qualche toppa ma facendo anche danni, DeShaun Thomas è entrato molto bene in partita poi si è stato messo nell'armadio (perché?), Tonut appena 27" (boh), Voigtmann poverino è in un tunnel psicologico però almeno ci prova. Se poi, a tutto questo in attacco,  Melli perde mentalmente il filo della partita ne risente tutta la squadra specie la difesa nelle piccole cose e infatti Milano non ha perso per le sfuriate da 3 dell'Alba ma su quel tap-in di Zoosman nel momento in cui la partita era sul +5 Alba.
     
  • Mitrou-Long, senza speranza. Torniamo anche oggi all'ex Brescia totalmente bocciato a Berlino in una gara dove gli era richiesto uno step in più che, molto probabilmente, non ha. Quando Messina, sul -10 a 5' dalla fine lo scongela dalla panchina è l'immagine della disperazione. Isaiah Taylor ha fatto panca fissa all'Efes, debutto da protagonista con la maglia di Kaunas a Bologna contro la Virtus: 10 punti in 16 minuti con canestri e giocate di personalità attaccando il ferro e creando vantaggi. Ecco Naz se non spara triple da 8 metri non è capace di mettersi in partita e quindi diventa nullo e nocivo. Dal giorno del debutto ad oggi non riesce ancora a superare la pressione a tutto campo. 
    P.S
    Mi davano del folle quando dissi in tempi non sospetti “Piuttosto vado con Baldasso titolare se non ho Pangos” e adesso pure DJ Tommy B è in infermeria.
     
  • La rassegnazione di Messina. Le parole in conferenza stampa del POBO riassumo la campagna europea della sua squadra: "Abbiamo dei buoni giocatori e qualche volta si mettono in difficoltà, per cercare di fare i salvatori della patria, giocando di andare uno contro quattro. E non è il modo di migliore per giocare contro una difesa aggressiva come quella dell’Alba. Ci concentriamo sulla prossima partita“. Ha detto tutto lui.
     
  • L'orgoglio parte 10. E adesso si ritira fuori ancora una volta la questione del “vincere contro lo Zalgiris per una questione di orgoglio”…basta. Le tre vittorie consecutive sono state un'illusione con Milano che si è  giocata 2 gettoni  vincendo al Pionir contro la Stella Rossa e contro il Monaco SOLO per via dell'espulsione di Hines sennò era una sconfitta scritta. 
    La classifica inizia a non essere più “corta” e questo 0-2 con l'Alba Berlino è una coltellata in pancia contando i successo del Bayern, venerdì al Forum arriva lo Zalgiris 2.0 con il vento in poppa dopo il colpo a Bologna. Milano doveva fare 3-0, è partita 0-1 d è 6-12 all'ultimo posto ma, peggio dei numeri, le ultime uscite hanno riportato alla realtà la squadra di Messina: NON è una squadra. I rientri di Pangos, Shields, Datome e pire Baldasso arriveranno troppo tardi.

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