Round #13, Big Match: La Stella Rossa continua a stupire, steso anche l'Olympiakos
McIntyre si mette in proprio nel finale decidendo una sfida scivolata dalle mani dei greci, le considerazioni
McIntyre si mette in proprio nel finale decidendo una sfida scivolata dalle mani dei greci, le considerazioni
La Stella Rossa sorprende ancora una volta tutti vincendo in casa 91-80 la sfida tra i biancorossi di Belgrado e quelli di Atene grazie a super prestazioni di Nwora (23 punti) e Ojeleye (15), ma il vero eroe del match è McIntyre che con un finale stratosferico stende gli ateniesi
La difesa intensa e i rimbalzi offensivi portano la Zvezda a partire meglio con un parziale iniziale di 12-5, l' Olympiakos prova a reagire, ma i serbi non si scompongono e il primo periodo finisce 21-15. Nel secondo quarto salgono in cattedra Fournier e Vezenkhov che riportano i greci in partita. L'attacco serbo si inceppa e le squadre si trovano in parità a quota 33. La partita rallenta nei ritmi e ciò facilita la squadra di Bartzokas che vanca all'intervallo sopa 38-37. Nella ripresa con l'aumentare dell'intensità difensiva dei greci vengono fuori dei limiti nella manovra offensiva dei serbi che si arena, mentre la circolazione palla facilita i greci che scappano sul +11 (48-59). La Stella Rossa è alle corde, ma è proprio qui che gli ospiti sbagliano. Piuttosto che chiuderla, allentano la presa e a Belgrado ciò si paga a caro prezzo. I serbi rientrano e a inizio quarto periodo tornano avanti con la tripla di Graham sul 67-65. Nel finale sul 79-77 McIntyre segna la tripla del +5, Vezenkov sbaglia la risposta e Cody si mette in proprio siglando un 7-0 di parziale personale che porta il risultato sul 86-77 chiudendo di fatto il match
Stella Rossa- Olympiakos, le considerazioni
- Non puoi andare sul +11 e pensare di averla vinto a Belgrado, il calo d'intensità nel momento in cui l'Olympiakos poteva azzannare la preda costa la partita ai greci
- Nwora giocatore del match. I suoi 23 punti danno consistenza all'attacco serbo nel momento di crisi
- Kalinic gioca una partita difensiva intelligente. In attacco non è più il giocatore dei tempi d'oro,ma nella propria metà campo è su tutte le linee di passaggio
- Obradovic Sasha è il visionario che decide di spingere Ojeleye a giocare da 5, scelta che contro un centro old school come Milutinov risulta azzeccatissima. L'ex coach del Monaco si dimostra sempre sul pezzo e se la Zvezda è tra le top d'Europa quest'anno il merito è soprattutto suo
- Lo dissi nell'under pressure di inizio anno, questa è la stagione della prova del 9 per Bartzokas: o vince o rischia il posto. Prestazioni come questa non sono un bel segnale anche se forse sta aspettando il momento finale della stagione per spingere sull'acceleratore. Resto dubbioso sulla sua capacità di portare i greci ad alzare il trofeo. In Final 4 ci arriveranno,ma quello non basta più
- Ultimo punto dedicato alla rivalità di Belgrado. Sulla carta il Partizan si era creato lo squadrone che doveva far tornare in auge i bianconeri. In Serbia nessuno puntava sulla Zvezda che perdendo Teodosic e Nedovic avrebbe dovuto ricostruire l'identità Moneke e Nwora, invece, si stanno rivelando due scommesse azzeccate e Sasha ha saputo dare organizzazione ad un gruppo non scelto da lui, Zeljko ,invece, ha perso il controllo e sminuito i suoi pretoriani. I risultati ne sono la conseguenza
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