LBA 2019/20: Top 15 Players (Settembre)

Scritto da Marco Tartini  | 
Dopo aver analizzato i mercati estivi delle 17 squadre di Serie A (CLICCA QUI), in questa rubrica classificheremo i 15 migliori giocatori di ogni mese. Ecco le scelte di NBA Evolution alla viglia del campionato.

PLAYMAKER

Milos Teodosic (Virtus Bologna, SRB) Sicuramente non servono presentazioni per questo fuoriclasse, nonché miglior colpo di mercato di tutto il mercato estivo. Resta da capire quanto lo terrà ai box l’infortunio (fascite plantare) che ha rimediato durante l’amichevole fra Serbia e Lituania, e che sta facendo tremare i tifosi virtussini. Sergio Rodriguez (Milano, ESP) Anche “El Chacho” è un super innesto per la Serie A, ancor prima che per l'Olimpia. Come Teodosic, può vantare un premio di MVP dell'Eurolega nel palmarès, e ciò la dice lunga sul calibro di giocatore di cui si tratta. Aaron Craft (Trento, USA) Dopo essere arrivato a stagione in corso, ha letteralmente svoltato la stagione dell'Aquila Trento, trascinandola ad un’impronosticabile qualificazione ai playoff. A fine anno, inoltre, è stato meritatamente premiato come miglior difensore del campionato. Anche in questa stagione sarà chiamato ad essere il leader tecnico (insieme a Blackmon) e carismatico della Dolomiti Energia.

GUARDIE

Shelvin Mack (Milano, USA) Dopo otto anni trascorsi in NBA (con medie di 6.6 punti e 3 assist), Mack andrà incontro alla prima esperienza europea. Messina ha investito parecchio su di lui (preferendolo a Mike James) e ciò lo carica di aspettative molto alte. In preseason ha condiviso a lungo il campo con Rodriguez, e si è rivelato anche un ottimo e versatile difensore. James Blackmon (Trento, USA) Il secondo miglior realizzatore della passata stagione si è accasato a Trento, dove sarà al centro del progetto di coach Brienza. L'americano sarà chiamato a fare un ulteriore passo avanti, visto che l’Aquila affronterà anche una competizione ostica come l'Eurocup (dove è stata sorteggiata in un girone di ferro). Adrian Banks (Brindisi, USA) Nella sua seconda esperienza brindisina è stato il protagonista (insieme a Brown e Moraschini) di una annata fantastica, culminata con la qualificazione alla Champions League. Banks ha raggiunto l’apice della stagione nel corso delle Final Eight di Coppa Italia e nei playoff, dov’è stato l’ultimo a mollare contro l’inarrestabile Dinamo. Dopo gli addii di Chappell e “Morasca”, avrà ancora più responsabilità all’interno dell’attacco pugliese.

ALI PICCOLE

Vladimir Micov (Milano, SRB) Il “professore” non poteva che essere il primo in questa categoria, essendo uno dei migliori giocatori anche nel panorama europeo. Nonostante l’età avanzata, l’anno scorso è stata una delle (poche) valide alternative a James, grazie alla sua singolare intelligenza cestistica. In certi tratti della stagione, però, è apparso stremato, vista la mancanza di un backup ed il conseguente minutaggio elevato. In un roster profondo come quello assemblato da Messina e Stravropoulos, invece, il suo utilizzo potrà essere gestito meglio, facendolo tornare ad alti livelli. Michael Roll (Milano, TUN/USA) Dopo il taglio di Nunnally, sarà l'ex Maccabi il sostituto di Micov. Pur partendo dalla panchina, avrà comunque lo spazio e le occasioni per mettersi in gioco, vista anche la concentrazione di impegni fra Serie A ed Eurolega. In estate ha disputato delle buone gare con la nazionale tunisina, ma ciò non è bastato per ipotecare il passaggio del primo turno. Dyshawn Pierre (Sassari, CAN) Dopo un inizio di stagione difficile, Pierre ha tratto beneficio dall’arrivo di Pozzecco, che si è affidato molto al suo gioco in post basso. Con gli addii di Thomas e Cooley, il canadese avrà ancora più spazio e responsabilità, in attesa che nuovi giocatori si ambientino bene nel sistema sardo.

ALI GRANDI

Aaron White (Milano, USA) White è stato un altro giocatore molto desiderato da Messina, viste le grandi annate disputate in Lituania. Allo Zalgiris, sotto la guida di Jasikevicius, ha vinto due scudetti e una coppa nazionale nel giro di due stagioni. In Italia, invece, troverà un campionato più competitivo che richiederà anche un maggiore sforzo energico. John Brown III (Brindisi, USA) Nonostante a Brindisi abbia rivestito principalmente il ruolo di centro, ho preferito inserirlo nella classifica di quella che sarebbe la sua posizione naturale. Vista la provenienza dalla Serie A2, nessuno si sarebbe aspettato un impatto del genere, e per questo motivo si è meritato il premio di giocatore rivelazione dell’anno. Dopo esser stato molto vicino al trasferimento a Trento, ha deciso di rimanere alla Happy Casa, dimostrando gratitudine verso un sistema che gli ha permesso di mettersi in luce. Austin Daye (Venezia, USA) Se si dovessero guardare soltanto i playoff, molto probabilmente Daye sarebbe in testa a questa classifica. Tuttavia, per gran parte della regular season ha pagato l’incostanza e il pessimo atteggiamento, finendo ad un passo dall’essere tagliato. La squadra lagunare, però, ha deciso di dargli un’altra chance e ciò ha portato alla crescita di Austin, culminata con il premio di MVP del Finals.

CENTRI

Arturas Gudaitis (Milano LTU) Nella sua seconda stagione a Milano, Gudaitis si è affermato come uno dei migliori (se non il migliore) centri d'Europa. Il lituano ha dimostrato, infatti, ottime coordinazione e velocità per un giocatore della sua taglia, alle quali si aggiunge un buon tiro dalla media distanza. L’unica incognita resta la sua condizione fisica, visto che è reduce da un infortunio grave come la lesione del legamento crociato anteriore. Davon Jefferson (Roma, USA) Insieme a Gaines è stato il leader di Cantù, candidandosi fortemente al premio di MVP della Serie A. In questa stagione andrà a creare uno degli assi play-pivot più pericolosi (tanto in positivo, quanto in negativo) insieme a Jerome Dyson. Se non fosse per il suo atteggiamento e la sua etica di lavoro rivedibili, potrebbe veramente tentare “l’assalto” al primato di questa speciale classifica. Mitchell Watt (Venezia, USA) È stata dura decidere chi anteporre fra lui e Jefferson, con quest’ultimo che l’ha “spuntata” veramente per poco. Anche Watt, infatti, è entrato nella nomination per l'MVP, e pure lui è stato uno dei leader della sua squadra. Ha pagato l’andamento altalenante nel corso dell’anno, ma non ci sono dubbi sul fatto che rimanga comunque uno dei migliori centri del campionato.

💬 Commenti