Round Olimpia: 40 minuti a leggere la targa

Terza sconfitta stagionale in Eurolega per Milano ed è la più brutta, un'intera partita in scia senza poter mai azzardare un sorpasso.

Claudio Degasperi / Ciamillo-Castoria

Terza sconfitta stagionale in Eurolega per Milano ed è la più brutta, un'intera partita in scia senza poter mai azzardare un sorpasso.

Sono un appassionato di F1 (Tifo Kimi 100%) se vogliamo fare un paragone tra la gara di ieri dell'Olimpia Milano in Eurolega al mondo della Formula 1 attuale direi che è sembrato di vedere Valtteri Bottas con Lewis Hamilton; sempre dietro col fuoriclasse inglese che gioca al gatto col topo perché tanto ha sempre il giro veloce per tenerlo fuori dalla zona Drs.
Milano ieri ha giocato 40' ad inseguire la Stella Rossa senza mai, ma proprio mai, impensierirla in quella che era una partita molto importante per i ragazzi di coach Ettore Messina; che la compagine serba quest'anno sia un ostico rivale per tutte, più anche del favoloso Bayern di Trinchieri, è un fatto accertato, solo una grande difesa di Rudy Fernandez su Jordan Loyd lo scorso round ha aiutato il Real Madrid ad espugnare la Stark Arena, quindi Milano aveva bisogno prima di tutto della difesa sugli esterni (Hall-Louyd-Walden) e poi di un attacco magari non da 100 punti ma incisivo. Mancati entrambi.

Durante la telecronaca di Eurosport Mario Castelli ha citato un dato interessante, quando Milano subisce 80+ punti ha sempre perso, 86 subiti al Pireo, 86 subiti a Valencia, 87 ieri al Forum ma sono 87 diversi. Contro l'Olympiacos c'è stato un blackout, contro Valencia ci può stare essendo una squdra devota all'attaco e comunque si è perso in volata per due possessi sbagliati, ma ieri in totale balia dell'avversario; qualunque tipo di situazione, qualunque zona del campo, con qualunque giocatore la Stella Rossa ha fatto quello che voleva e ha sempre controllato le operazioni. Emblematico quando a 5 minuti dalla fine, malgrado tutto, insegui a contatto sul 71-76, Rodriguez sbaglia la tripla e sul capovolgimento di fronte te la segna Loyd dando vita ad un break di 7-0 chiuso da Walden per il +12 a 2'10".

Attacco e Kaleb, non c'è continuità

Ieri il binomio Loyd & Walden hanno fatto quello che al Delaney e Punter non è riuscito, essere una minaccia, 8 punti per l'ex Barça e 10 per l'ex di giornata. Chiariamo: uno era al rientro dopo un mese di stop, l'altro alla 2^ partita quindi non è puntare il dito su loro due, ma è per renedere l'idea di quello che all'attacco milanese sta mancano perché complessivamete, ed oggettivamente, l'attacco di Milano fa molta fatica a mettere punti a tabellone. Ieri il top scorer è stato Vlado Micov con 13 punti e proprio dalle sue iniziative Milano ha potuto stare in partita, cosa che fa spaventare in quanto è un film visto e rivisto in casa Olimpia negli ultimi anni. Volete un dato? Nel secondo tempo, prima della tripla di Delaney a 1'59" dalla sirena finale, Milano aveva realizzato 27 punti contro i 35 della Stella Rossa rea di averne realizzati anche 30 nel solo 2° quarto.
Messina basa il suo gioco sulla difesa, quando questa gira poi è tutto più semplice ma se questa viene vivisezionata come usccesso ieri sera serve che l'attacco risponda (l'ho già scritto più di una volta questo concetto, lo so) e questo continua a balbettare. Puoi permettertelo in Serie A ma non in Eurolega: "Con due giocatori come Delaney e Punter appena rientrati, oltre a Moraschini, ovvio che si debba ridistribuire tiri e gerarchie. Non è facile, ci saranno altre occasioni".

La partita di ieri ha anche alimentato i contestatori Olimpia, quelli che da marzo urlano che non ci sono lunghi e che si soffre troppo a rimbalzo, 22 a 32 il parziale ieri sotto le plance, non così' drammatico fino a quando non si legge il tabellino dell'ormai martoriato (ma non sta facendo nulla per riscattarsi) Kaleb Tarczweski, 1 rimbalzo in 6'. Lasciate stare il rimbalzo ma solo 6' di utilizzo per il primo cambio del solito stoico Kyle Hines. Qualcosa non va e le parole di coach Messina a fine partita lasciando intendere che qualcosa si è rotto con quel giocatore sempre migliore in campo sul finire della passata stagione: "Non è una cosa che vengo a discutere con te" rispondendo alla domanda del collega Cavagnera.

COMMENTO

Milano ha delle attenuanti, l'assenza di Gigi Datome è una do quelle che si sentono, la pausa covid si è fatta sentire, il non aver potuto preparare bene la partita con pochi allenamenti alle spalle e i 40' di Cantù poco sono serviti, Punter e Delaney appena rientrati. Attenuanti che ci stanno però sconfitte come queste sono quelel che poi alla lunga ti pesano, ribaltare a Belgrado il 30 di marzo (forse con i tifosi) questo -8 non è cosa semplice, ridendo e scherzano offesivamente Milano sembra quella dell'anno scorso dove Rodriguez-Micov (più un irriducibiel Shields, sempre in campo) tirano la carretta. Il caso Tarcisio inizia ad essere preoccupante, non ha ancora azzeccato una partita e mai come quest'anno il suo contributo è importante.
Venerdì al Forum arriva uno Zalgiris in striscia negativa da 4 partite consecutive, vincere è il MUST per l'Olimpia che in questo momento non importa come o in che modo, ma il referto in Eurolega deve essere rosa

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