Round Virtus (#4), le considerazioni dopo la sconfitta a casa del Partizan

La Virtus perde anche la seconda sfida della settimana nella buia notte contro i ragazzi di Obradovic.

Scritto da Giacomo Albazzi  | 

La Virtus perde anche la seconda sfida della settimana nella buia notte contro i ragazzi di Obradovic.

Dopo la beffa a Kaunas la Virtus Bologna non riesce a recuperare le energie fisiche e mentali per affrontare una trasferta tanto complicata come quella di Belgrado e la disfatta finale è considerevole. Andiamo ad analizzare in punti la partita:

  • La partenza. Tante difficoltà questa sera, a partire dal primo minuto di gara. Il primo quarto è stato davvero complicato (27-11) e traumatico come inizio. In parte dovuto alla gran partita del Partizan, ma le colpe vanno attribuite anche all'atteggiamento dei bianconeri, che dovevano avere un approccio più aggressivo o comunque una reazione dopo i primi minuti. Era difficile e lo sarà, perchè mantenere un atteggiamento duro e aggressivo nei momenti giusti della partita (comprende anche capire quando poter andare più lenti) è difficile, per di più se giochi così spesso e le energie non sono sempre al massimo.
     
  • Milos e Beli sono over? Diciamo che dirlo a Ottobre è ben presto, soprattutto per il primo. Entrambi non sono al top della forma, Milos è rientrato da pochissimo e ha saltato parte del pre campionato. Beli ha la sua età e quello che fa in campionato è più difficile da fare contro giocatori con atletismo da Eurolega. Quindi la soluzione? Come ha detto Scariolo per Teodosic non possono stare in campo 30'. Bisogna saperli usare al massimo delle loro potenzialità, quindi contenerli nel minutaggio. Iniziamo sperando tornino in condizione presto.
     
  • La pericolosità del Partizan. I ragazzi di coach Obradovic sono un mix di talento davvero esplosivo e l'unico modo per evitare che questa bomba esplodi è evitare di farli correre in contropiede e soprattutto metterli fuori ritmo sin da subito. Molti giocatori sono di striscia altri fanno bene il contorno ma hanno comunque un tallone d'achille, ovvero il giocare insieme con ritmi bassi.
     
  • Problema con il canestro? La Virtus ha il peggior attacco della competizione (64.75) dopo 4 partite e non è una novità. Anche lo scorso anno nelle partite difficili la Virtus ha sempre vinto con punteggi bassi e facendo della difesa il suo punto di forza.
    In estate non sono arrivati grossi estri offensivi e il lavoro da fare sarà proprio quello di costruire un sistema offensivo che coinvolga tutti quanti come in una scacchiera. Controcorrente e coraggioso, ma forse a medio-lungo termine più efficace.
     
  • Con Shengelia? Con il rientro del Georgiano l'atteggiamento e la fisicità avranno un upgrade senza ombra di dubbio e questo giocherà sicuramente a favore dei bianconeri, ma a livello di punteggio si rimane lì o poco più. Quindi sa qui in avanti bisognerà vedere se il rientro di Toko sarà abbastanza per l'obiettivo finale.
     
  • Pazienza. Ebbene ancora una volta è bene ricordare che sarà una stagione difficile e questo è solo l'inizio, quindi la pazienza sarà la virtù da cavalcare per evitare scelte eccessive e spropositate. Il tempo farà la sua parte anche questa volta. 

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