Eurolega 2023-24, le contender: le finaliste di Kaunas

Analizziamo le favorite per la nuova stagione partendo dalle 4 squadre che si sono scontrate per il titolo 2023 a Kaunas.

Scritto da Stefan Mancuso Nekic  | 

Analizziamo le favorite per la nuova stagione partendo dalle 4 squadre che si sono scontrate per il titolo 2023 a Kaunas.

Nel nostro percorso di avvicinamento alla stagione di Eurolega abbiamo deciso di dividere in due gruppi le analisi delle squadre che si potrebbero contendere il titolo. Il primo, analizzato in questa sede, è quello formato dalle finaliste della scorsa edizione mentre il secondo sarà formato dalle nuove rivali al trono del Real.

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EUROLEGA, LE CONTENDERS 2023-24

Real Madrid

Come non iniziare da loro? I campioni in carica. Il zoccolo storico di questa rosa è formato da personalità vincenti quali Sergio Llull, Rudy Fernandez, Sergio Rodriguez e Facundo Campazzo. Nel corso degli anni alcuni di questi giocatori hanno vissuto esperienze in altre squadre, mente altri come Gabriel Deck ed Edy Tavares hanno sposato la causa dei blancos, ma ciò che non è mai mancata a Madrid è la mentalità vincente incarnata dai senatori. 
Neanche il cambio al timone con l'addio di Pablo Laso con la conseguente promozione di Chus Mateo ha scalfito l'identità di questa squadra che con l'aggiunta dei giovani Mario Hezonja e Dzanan Musa l'anno scorso, ha trovato la chimica giusta per tornare al titolo dopo 5 anni di digiuno.  
Di fatto la rosa di quest'anno è uguale a quella dell'anno scorso con il ritorno di Campazzo che va a sopperire alle partenze di Hanga e Williams Goss. Hezonja e Musa avranno il compito di garantire punti dal perimetro. Yabusele sarà il coltellino svizzero della squadra mentre Walter Tavares, l'MVP di Kaunas, dovrà seminare il terrore in attacco con i rimbalzi offensivi e chiudere la propria area con le sue doti da stoppatore. Infine, ci sarebbero loro, quei vecchi che non vogliono saperne di smettere (per fortuna) Llull, Rodriguez e Fernandez che sapranno alzare il livello del loro gioco quando ciò sarà maggiormente richiesto. La missione è di quelle ardue, ripetersi, cosa che non è mai riuscita alle merengues in Eurolega.

Olympiacos

Al Pireo siamo davanti ad un nuovo capitolo. A differenza di ciò che è successo al Real, i greci hanno dovuto per necessita ridimensionare la proprio rosa. Vezenkhov è andato a Sacramento mentre Sloukas è rimasto ad Atene, ma per giocare per la eterna rivale dei biancorossi. 
Sono rimasti il realizzatore Isiah Canaan, il jolly difensivo Thomas Walkup, il veterano Papanikolau, ma soprattutto è rimasto Larentzakis che avrà l'obbligo con le sue fiammate di diventare il leader spirituale in questa nuova avventura europea. Per mantenere competitiva la rosa hanno raggiunto la sponda biancorossa di Atene il centro serbo Nikola Milutinov che dopo una stagione in VTB con il CSKA, torna a calcare i parquet dell'Eurolega e l'ala lituana Ignas Brazdeikis. Il primo dovrà inventare per sé e per i compagni dal post, mentre il secondo dovrà confermare le buone percentuali dalla media avute con lo Zalgiris. Un altro giocatore arrivato al Pireo è Luke Sikma che dovrà dimostrare di saper giocare con Milutinov nelle situazioni in cui sarà necessario avere due lunghi contemporaneamente in campo. Infine, si è aggiunto alla rosa greca anche il play Williams-Goss che avrà il compito di garantire alcuni solidi minuti nella posizione di play dando il cambio a Canaan e Walkup.
La rosa greca si presenta ai nastri di partenza sicuramente indebolita rispetto all'anno scorso, d'altronde i biancorossi hanno perso l' MVP della scorsa stagione regolare. Nonostante ciò non è da escludere che grazie a questi nuovi innesti riescano a mantenere l' Olympiacos tra le migliori 4 in Europa.

Barcellona

Messa in archivio l'era Jasikevicius e conclusosi il braccio di ferro con Nikola Mirotic, i catalani possono iniziare a pensare alla nuova stagione nella quale dovranno ritrovare un identità di squadra che verrà costruita attorno a Willy Hernangomez. Il centro spagnolo è il vero erede del ruolo di superstar lasciato vacante da Mirotic e dovrà dimostrare di esserne all'altezza in questo nuovo ciclo nel quale i giocatori saranno guidati da Roger Grimau.
Prima della nuova stagione, hanno lasciato la catalogna anche Sanli, Higgins e Kuric dando alla dirigenza l'obbligo di rimpiazzare ottimi comprimari.
Oltre a Hernangomez ha raggiunto Barcellona anche Jabari Parker che vuole ricostruirsi una carriera in Europa. Inoltre, per rendere più profonde le rotazioni sono stati aggiunti alla rosa catalana due ottimi giocatori, la guardia Dario Brizuela e l'ala Joel Parra che nonostante siano esordienti in Eurolega hanno condiviso con Abrines la vittoria dell'Eurobasket della Spagna e arrivano entrambi da ottime stagioni nel campionato domestico.
Sono rimasti, invece, i veterani Laprovittola, Satoransky e Vesely che metteranno in campo la loro esperienza insieme al solito  Abrines per aiutare la squadra a restare competitiva, ma il vero punto chiave della stagione del Barcellona sarà lo sviluppo di Jokubaitis
Se la rising star del 2022 verrà responsabilizzata maggiormente nonostante la presenza di Laprovittola e Satoransky, i catalani potrebbero dimostrare di avere in casa quell'arma in più che li farebbe uscire dalla sfera dell'eterna seconda in campo europeo che li perseguita negli ultimi anni. Sarà sulla crescita del lituano che si dovrà puntare se si vuole ottenere un risultato diverso rispetto a quelli visti negli ultimi anni. Ora non si potranno più attribuire i repentini cali nel gioco all'ex allenatore, quindi, capiremo il reale potenziale di questo gruppo che non avrà neanche troppo tempo per trovare la chimica giusta. Resta il fatto che con l'inserimento di un allenatore e di una stella nuova sarà difficile essere competitivi dall'inizio e ciò rende probabilmente i blaugrana la squadra con meno pressioni tra le 4 presenti in questa analisi

Monaco

Poteva la squadra del Principato accontentarsi di essere stata la prima francese a raggiungere le Final 4? Assolutamente no, l'acquisto di Kemba Walker ci dimostra come le intenzioni dei monegaschi siano indirizzate verso lo scettro del Real. La Roca praticamente non ha perso nessuno dei suoi giocatori fondamentali  andando, però, ad aggiungere due pezzi da 90 come Kemba e Jaiteh dalla Virtus. Molti vi diranno che una rotazione di guardie formata da Mike James, Kemba Walker, Ellie Okobo, Jordan Lloyd, Ouattara e Strazel sia troppo affollata, vi rispondo che è esattamente ciò di cui Obradovic necessita per tentare l'assalto al titolo. Se Mike inizia ad avere un suo momento controproducente? Lo cambi. Se Kemba ha bisogno di dosare il suo minutaggio per non caricare troppo il suo corpo? Nessun problema.
Se Lloyd deve saltare le prime giornate? Hai abbastanza ricambi per sostituirlo. A chiudere l'area ci penseranno John Brown, Jaiteh e Donta Hall e quando sarà necessaria più difesa perimetrale si potrà togliere una delle guardie per inserire Blossomgame e Ouattara o utilizzare l' altro nuovo asso nella manica di coach Sasha che sarà Terry Tarpey. Mai come quest'anno la Roca è veramente equipaggiata per lottare fino in fondo grazie ad un mix tra il gruppo solido dell'anno scorso e qualche aggiunta di primissimo livello acquisita per aumentare la pericolosità su entrambi i lati dell'organico monegasco che si presenta al nastro di partenza come la vera rivale per il Real tra le 4 che erano a Kaunas visto che sia Barcellona che Olympiacos devono attraversare un periodo di ridimensionamento.

 



 


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