Philadelphia 76ers e la (brutta) fine del "Trust The Process"

Alla fine delle tante prime scelte solo una si è rivelata giusta, andiamo a ripercorrere la storia di un processo mai concretizzato

Scritto da FMB  | 

Alla fine delle tante prime scelte solo una si è rivelata giusta, andiamo a ripercorrere la storia di un processo mai concretizzato.

Con Ben Simmons che attende la trade per andarsene adesso possiamo dirlo senza vergogna, il famoso “Trust The Process” dei Philadelphia 76ers è stato un buco nell'acqua. Solo Joel Embiid (Draft 2014, #3) è valso davvero gli sforzi di tanking fatti negli anni, tutti gli altri giocatori scelti con grandi ambizioni futuristiche sono stati ceduti faticando ad affermarsi.

Oggi andiamo a rivedere, in ordine cronologico, tutte le vittime del “Trust The Process”

Evan Turner (Draft 2010, #2)

Grandi aspettative per il talento di Ohio State che però solo a tratti lo ha mostrato. Viene scambiato a febbraio 2014 ad Indiana, solo a Boston riuscirà a trovare continuità

Nerlens Noel (Draft 2013, #6)

Oggi è sulla bocca di tutti per essersi ribellato a Rich Paul (CLICCA QUI per leggere), ha rinnovato a NY dove ha trovato la sua dimensione cosa che a Philadelphia ha faticato molto. Anche lui scambiato dopo 4 anni (febbario 2017) a Dallas.

Michael Carter-Williams (Draft 2013, #11)

Carter-Williams la madre di tute le meteore: gioca due mesi della stagione 2013/14 superlativamente e vivrà di rendita tanto da vincere il R.O.Y….poi chi l'ha più visto? Trade a gennaio 2015 con Milwaukee per poi finire a Chicago, Charlotte, Houston e oggi Orlando.

Jahlil Okafor (Draft 2015, #3)

Talento e mani educate ce li ha sempre avuti ma a Philadelphia era un pesce fuor d'acqua per non parlare della totale incompatibilità con Embiid. Okafot, come MCW, ha girato diverse squadre dopo i 76ers (Nets, Pelicans, Pistons) per tornare recentemente nei super Nets di Durant. L'occasione che aspettava da una vita per poter competere e dimostrare di non essere un “bust”

Ben Simmons (Draft 2016, #1)

Questione di giorni o settimane e lo vedremo con un'altra maglia (CLICCA QUI per leggere). Questa volta i Sixers hanno poche colpe, impossibile passarlo alla #1, potenzialmente era un giocatore a 360° ma il campo poi ha detto altro.

Markelle Fultz (Draft 2017, #1)

Questo è il capolavoro. Poi d'accordo, agli Orlando Magic ha ritrovato fiducia piazzando anche delle buone prestazioni ma sceglierlo alla #1 nel Draft 2017 via trade con Boston che, con la #3 che era di Phila, sceglie Jayson Tatum…Fultz era tutto tranne che un giocatore di pallacanestro nel suo biennio a Phila, l'infortunio alla spalla subito al college gli aveva totalmente condizionato la meccanica di tiro ma Phila ci passò sopra: 34 partite e trade a febbraio 2019 con Orlando.


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