Eurolega 2022/23, Top 5 candidati MVP dopo 10 round

Andiamo a vedere chi sono 5 migliori giocatori dopo 10 giornate che possono già candidarsi all'award più prestigioso.

Scritto da FMB  | 

Andiamo a vedere chi sono 5 migliori giocatori dopo 10 giornate che possono già candidarsi all'award più prestigioso.

Siamo nella settimana dell'11° round di un'edizione di Eurolega mai così equilibrata come il livello dei giocatori oggi candidati per essere l'MVP della stagione.  L'assenza dell'MVP in carica Nikola Mirotic e di Shane Larkin hanno aperto la porta a nuovi candidati che adesso andiamo ad analizzare in una Top 5.

TOP 5 CANDIDATI MVP (dopo 10 Round)

Sasha Vezenkov (Olympiakos)

Un Terminator. Vezenkov è nella classica stagione da “unfinished business”. La delusione per le Final Four 2022 quando in semifinale Micic beffò l'Olympiakos sulla sirena, in un match dove il bulgaro giocò male, gli è rimasta dentro e se rinunci all'NBA per tornare all'Olympiakos è perché vuoi andare fino in fondo.
Il campo sta parlando: Vezenkov è un macchina e senza Dorsey (con il quale condivideva le responsabilità) ha l'attacco in mano risultando un giocatore ancor più efficace dominante. MVP del mese di novembre viaggiando a 19.0 punti con 29.4 di valutazione, in stagione è 1° per rimbalzi (8,7) e valutazione (17,8). Sasha andrà in NBA ma in questa stagione ha le idee chiare su cosa vuole. Oggi è per distacco il favorito al titolo di MVP.

Will Clyburn (Anadolu Efes)

Se per Vezenkov è una stagione da “unfinished business”, per Clyburn è da “revenge”. È tornato, è sano, è uno spettacolo. L'Efes non ci ha pensato un secondo a prenotarlo dal CSKA; lo ha ricoperto di soldi e i risultati ci sono: Clybrun in 7 giorni italiani ha spiegato pallacanestro al Forum contro Milano e deciso la sfida tirata a Bologna contro la Virtus. Giocatore totale (2° per valutazione con 22.4) , arsenale offensivo completo (20.4 punti, leader della stagione), eleganza unica, intelligenza e adattamento tattico a qualunque ruolo, difesa e vincente vero, tutti elementi che si amalgamano perfettamente con lo spirito dell'Efes e del suo allenatore.
Una manna da cielo per Micic che può respirare di più e adesso sale l'attesa per vedere il trio in azione quando Shane Larkin tornerà in azione.

Dwayne Bacon (Panathinaikos)

Andata male in NBA Bacon è tornato scegliendo il Panathinaikos (unica squadra disposta a pagarlo quando chiedeva). A differenza dell'esperienza al Monaco ha totalmente il controllo della squadra, c'è da aspettarsi una stagione mostruosa anche perché conosce il gioco e ha la personalità/arroganza per essere una stella assoluta del panorama Eurolega. Bacon è l'alter-ego di Clyburn, meno elegante ma più fisico: se attacca il ferro ti sposta creando vantaggio, nel mid-range è una macchina e ha anche il tiro perimetrale nel suo vasto arsenale offensivo. Le sue statistiche dal suo arrivo: 18.4 punti in 5 partite (season-high di 25) e 16.0 di valutazione.
I Greens sono una squadra lunatica, non da vertice ma che in serata singola possono regalare la sorpresa, sono in striscia da 3 partite consecutive e Bacon vuol essere il leader di questa squadra anche per mandare un altro messaggio oltreoceano. 

Marcus Howard (Baskonia)

Morte, tasse ed il Baskonia che azzecca l'americano. L'ex Nuggets alla prima esperienza oltreoceano ha subito lasciato il segno: 16.5 punti con il 44% da 3 più due 30elli consecutivi (33 e 30)! Macchina da punti se ispirato, giocatore dotato di grande rapidità,  tiratore micidiale da striscia ed in grado di battere l'uomo dal palleggio creando anche per i compagni. Offensivamente un crack per l'Eurolega ma ci sono delle lacune: ad oggi si amalgama male con i compagni di squadra (la vera stella è l'ex Brindisi Darius Thompson) ma, soprattutto, è un pessimo difensore e rinuncia anche velocemente a commettere il fallo. In tante partite ha avuto problemi con i falli che hanno influito sui suoi minuti in campo. Inoltre ha passaggi a vuoto, prima dei 25 punti realizzati a Barcellona aveva chiuso con 3 punti sia a Monaco (1/7 dal campo) e contro lo Zalgiris (1/5 dal campo). 
 

Mike James (Monaco)

Perché si. Quest'anno ha anche meno peso sulle spalle perché gli innesti di Okobo e Loyd si stanno rivelando azzeccati e complementari allo stile di gioco del “Piccolo Michele”. I numeri sono protocollari da 18.0 punti e 4.5 assist per 19.8 di valutazione.
Per la prima volta in carriera si trova in una squadra che vanta forse il miglior pacchetto esterni dell'Eurolega (Loyd, Okobo, Blossomgame, Diallo) e questo lo rende più libero di spaziare per il campo ed avere meno la difesa concentrata. In queste prime 10 partite si sta “limitando” a fare il suo senza forzare troppo se non nella partita ad OAKA contro il Pana quando decise che la voleva vincere…e l'ha vinta.


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