Vezenkov e Micic salutano l'Europa per l'NBA: cosa li attende

Il bulgaro ed il serbo sposano l'NBA andando a Sacramento e Oklahoma City: analizziamo le loro situazioni

Scritto da Stefan Mancuso Nekic  | 

Il bulgaro ed il serbo sposano l'NBA andando a Sacramento e Oklahoma City: analizziamo le loro situazioni

La massima competizione europea perde i suoi protagonisti più rappresentativi nel giro di poche ore. Gli ultimi 2 MVP dell'Eurolega salutano nella stessa settimana il vecchio continente per andare a vivere il sogno cestistico in NBA. Vasilje Micic, dopo una telenovela durata due estati si unirà agli Oklahoma City Thunder, mentre il bulgaro Sasha Vezenkov si unirà ai Sacramento Kings del lituano Sabonis.

Andiamo ad analizzare l'esperienza che attende i due giocatori, ma anche il futuro incerto che attende l'Eurolega.

Micic ai Thunder

Il playmaker serbo ventinovenne si unirà alla squadra di Sam Presti con un contratto triennale da $23 milioni. Dopo essere stato scelto dai Sixers nel 2014. I suoi diritti furono acquistati da OKC nel 2020 ed il suo approdo oltreoceano era già atteso l'anno scorso, ma il processo di rebuilding a cui erano sottoposti non sembrava il contesto ideale per l'ex giocatore dell'Efes.

Chiuso il ciclo trionfale con i turchi il serbo ha deciso di lanciarsi nella sfida oltreoceano in una squadra dove, però, il ruolo di playmaker è molto affollato: l'esplosione di Shai Gilgeous-Alexander, la crescita di Josh Giddey redono difficile vedere il playmaker europeo guadagnarsi quel ruolo importante che solo 12 mesi fa era la prerogativa imprescindibile per un suo approdo nella lega di Adam Silver.
La concorrenza non è irresistibile visto che si parla di Tre Mann, Isiah Joe e Jared Butler quindi il playmaker della nazionale serba potrebbe anche avere la meglio e guadagnarsi magari un ruolo da 6° uomo ma l'NBA è una lega in primis di opportunità da cogliere (chiedere a Simone Fontecchio) e poi fisica e Micic ha gravi lacune in merito: non sa difendere, non è atletico, verticale o dinamico e non è un cecchino da dietro l'arco. Vasilje arriva da anni di dominio in Europa in un contesto come quello dell'Efes dove Ataman gli concedeva tutto e di più, dove il serbo aveva la palla in mano ogni azione e più della metà era in isolamento a fare quello che voleva al suo ritmo. Ad OKC non avrà quelle concessioni e dovrà massimizzare tutto in quei minuti a disposizione.

Se da una parte è vero che anche giocatori noti in patria (Teodosic e Nedovic, ndr) hanno fallito nel loro tentativo di incidere oltreoceano è anche giusto che Micic provi l'esperienza visto che in Europa non ha più nulla da dimostrare. Sinceramente il sogno di ogni cestista da bambino non è giocare in Eurolega, ma giocare in NBA e se quel treno si ferma per te devi salirci. Meglio provarci e fallire che vivere di rimpianti.

Vezenkov ai Kings

A differenza del suo avversario serbo, l'ex Olympiacos vestirà la maglia dei Kings trovandosi catapultato in una delle squadre più interessanti dell'intera lega. I Kings vengono dalla loro miglior stagione in 16 anni nella quale hanno riconquistato i playoff con un terzo posto in stagione regolare Il duo Fox-Sabonis aiutato da un gruppo di comprimari di ottimo livello tra cui Keegan Murray, Harrison Barnes fresco di rinnovo e Malik Monk ha saputo divertire il pubblico e fare conquistare nuovamente a coach Mike Brown il premio di allenatore dell'anno L'MVP dell'ultima stagione di Eurolega è stato scelto da Brooklyn nel 2017, ma i suoi diritti sono stati prima acquisiti dai Cavs e poi dai Kings che alla fine gli garantiranno $20 milioni per 3 anni.

Il bagaglio tecnico del giocatore è di primo livello. Sasha può segnare sui tre livelli, è capace di giocare con i tagli in backdoor e soprattutto apre il campo in maniera egregia cosa che oltreoceano è ancora più apprezzata visti gli spazi più ampi e le difese meno attente. Il suo fisico è molto più strutturato rispetto a quello che aveva Bijelica al momento dell'approdo in NBA. Questo quello visto in Eurolega nell'ultima stagione che lo ha visto vincere il titolo di MVP, in NBA la musica potrebbe essere un po' diversa. 
Dalla sua il bulgaro ha un'arma importante ovvero il “Catch-And-Shoot” che in NBA fa la differenza, il resto sarà da valutare: le difese NB sono molli ma atleticamente il triplo quindi attaccare il ferro come faceva in Europa non sarà facile contando che il giocatore non è dotato di grande esplosività e verticalità, discorso uguale per la difesa per non parlare, come per Micic, dei ritmi di gioco.

Un altro PRO per Vezenkov è la struttura di Sacramento. Coach Brown ha e sta costruendo un sistema tatticamente solido con giocatori che si amalgamano tra di loro con i rispettivi stili, non una pallacanestro selvaggia o di continua transizione. Sabonis è il direttore d'orchestra, Fox il jazzista che esce dagli schemi con giocatori di ruolo come Harrison Barnes, Kevin Huerter, Malik Monk e Keegan Murray. In questo contesto sarà molto interessante che ruolo si ritaglierà Vezenkov: titolare come spalle di Sabonis da 4? 6° uomo con più libertà? Tiratore sugli scarichi o uscita dai blocchi? 

Se su Micic si può già azzardare il destino visto il ruolo che ricopre, su Vezenkov prendiamoci del tempo perché è nel contesto giusto per il suo gioco ma, dall'altra parte, è in un gruppo che si sta crescendo e consolidando quindi anche per lui le occasioni dovranno essere colte e massimizzate.

 

 

 


 


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