Perché SI, Perché NO: Andrew Wiggins

Scritto da Simone Tarlao  | 
Torniamo ad Ovest e scomodiamo la giovane stella dei Minnesota Tmberwolves, Andrew Wiggins chiamata a trascinare i suoi in questo finale di stagione dopo l'infortunio di Butler e dimostrare il suo vero valore.

PERCHÈ SI, PERCHÈ NO

Stagione tutta nuova per i Lupi che sono in piena corsa per una posizione alta ai Playoff nella competitiva Western Conference, con Jimmy Butler a guidare i due giovani prospetti, Karl Anthony Towns e proprio Andrew Wiggins; l'infortunio di Butler ha complicato non poco il percorso verso questo obiettivo, ma i ragazzi di Coach Thibodeau non intendono mollare. Wiggins, arrivato alla sua quarta stagione, si è legato con un nuovo contratto fino al 2023 alla franchigia del Minnesota e quindi sarà un perno importante da cui dipenderanno i futuri risultati della squadra; andiamo quindi a vedere i consueti 'Sì' e 'No'.

✅ SI ✅

Grande atletismo e ottima abilità nello sfruttare il fisico per concludere vicino al ferro. Gran potenziale futuro, non ancora del tutto espresso: ottimo aspetto per un giocatore nella sua posizione, che ha già convinto la dirigenza a dargli fiducia per altri 5 anni. Buon giocatore di post, dotato di piedi rapidi e di una forza nelle gambe che gli permette di tirare creando separazione dal difensore. Palleggio-arresto-tiro molto sottovalutato: pochi palleggi, uno o due, gli sono sufficienti per eseguire un ottimo tiro dalla media. Clutch. E' stato spesso responsabilizzato nei finali di partita e spesso ha risposto positivamente dando prova di buon sangue freddo.

🚫 NO 🚫

Non si può non evidenziare le sue lacune al tiro pesante:appena il 33%, in calo rispetto al 35% della passata stagione. In calo molte voci statistiche come i punti per partita, da 23.6 a 18 scarsi, gli assist, da 2.3 a 1.8, e la percentuale ai liberi, dal 76% al 63.5%. Se le prime voci statistiche possono essere imputabili all'arrivo di Butler e al fatto che Wiggins possa giocare meno palloni, il dato ai liberi è una regressione senza colpevoli se non Wiggins stesso. Minnesota: so che può sembrare strano se ci si pensa, ma uno degli ostacoli davanti alla consacrazione di Wiggins è proprio la squadra in cui sembrava potesse trovare la consacrazione. Vado a spiegare: scambiato per la star della squadra, ha trovato spazio per essere il leader tecnico dei T-Wolves; poi è arrivato Towns e ha dovuto adattare la sua crescita al suo nuovo compagno. Trovata una sua dimensione con Towns, ma ancora incompleto, gli è stato costruito intorno un progetto "sbagliato" per lui, ovvero un progetto con Butler al centro: numeri in calo, responsabilità in calo e fiducia in calo. Una mezza frittata per un giocatore legato alla squadra per altri 5 anni... Giocatore che necessita di spazio per esprimersi: il suo gioco è molto con la palla in mano e eccelle quando trova il suo ritmo prendendo molti tiri, strada non più praticabile. Difensivamente non eccelle: una rubata a partita e mezza stoppata a partita; a questo si aggiungono anche gli appena 4 rimbalzi a partita, troppo pochi per un 3 con le sue doti fisiche e atletiche.

CONCLUSIONE

Pessima situazione individuale ma interessante situazione in prospettiva risultati di squadra quella di Wiggins; che fare? Sperare di costruirsi una carriera da 'terzo violino' che necessita di una costanza al tiro che Andrew non riesce a trovare o sperare di tornare ad essere al massimo il secondo con un' eventuale partenza di Butler? O ancora, valutare lui stesso di cambiare aria? Troppa fretta in casa T-Wolves che Wiggins non è riuscito a gestire: Rookie of the Year nel 2014/15, stagione piena di career highs la scorsa e ora terzo violino e una certa incompatibilità con la nuova star della squadra. Quel contratto ora potrebbe pesare più a Wiggins che ai T-Wolves, ma potrebbe essere lo stimolo giusto per far ripartire lo sviluppo dell'ala, motivandolo ad acquisire una dimensione più consona al ruolo che ricopre: diventare un '3&D' potrebbe aprirgli molti spazi e molte prospettive future anche in una squadra che punta in alto, ma dipende tutto dalla volontà e dalle effettive capacità di Wiggins stesso. Per ora uno step per volta: qualificarsi ai Playoff, disputarli al meglio e ripartire da qui, sperando di non aver perso uno dei giovani più promettenti della lega. APPUNTAMENTI PRECEDENTI Khris Middleton Victor Oladipo DeAndre Jordan Marcus Smart DeMar DeRozan Isaiah Thomas LaMarcus Aldridge Nikola Jokic Andre Drummond  Damian Lillard Devin Booker Marco Belinelli

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