Eurolega 2022/23, i 5 punti del Round #20

Trinchieri piazza un colpo clamoroso ad Istanbul, l'Olympiacos batte il Real e c'è di nuovo una rissa in vetta.

Scritto da Stefan Mancuso Nekic  | 

Trinchieri piazza un colpo clamoroso ad Istanbul, l'Olympiacos batte il Real e c'è di nuovo una rissa in vetta.

I 5 PUNTI DEL ROUND #20

📝 Round Olimpia (#20)

📝 Round Virtus (#20)

L'Efes si spegne come la sua Arena.Il Bayern passa in Turchia

A inizio dell'ultimo quarto si spengono per qualche secondo durante l'azione di gioco le luci del Sinan Erdem Salonu. Tre minuti dopo va in corto circuito anche l'Efes. Gli ultimi 7 minuti del match contro il Bayern sono un film dell'orrore e i protagonisti sono gli uomini di Ataman. Dal 71 a 64 la partita diventa un festival dei tiri dall'arco a favore dei bavaresi che presto si ritrovano sopra 77-83 grazie a 5 triple in tre minuti. Da lì in poi è solo questione di gestire il vantaggio cosa che il Bayern sa fare mentre l'Efes quest'anno ha più volte dimostrato di non esserne in grado. Sul +16 in casa contro una squadra che molto probabilmente ha già perso il treno dei playoff finire perdendo di 8 è grave. Non ci sono più alibi.
Non c'è più giustificazione che tenga. Il momento di reagire è adesso mancano 14 giornate e l'Efes sarebbe ad oggi fuori dai playoff e sinceramente ci sono squadre quali il Kaunas, la Zvezda, la Virtus e il Maccabi che si meritano molto di più la post-season di questi narcisisti spocchiosi che si credono ancora i più forti d'Europa. Non lo sono, non adesso, non se non si guardano in faccia ed iniziano a metterci costanza sui 40 minuti. Siamo nell'élite europea non nel campionato turco. Qui ogni squadra merita rispetto e se non gliene dimostri attraverso concentrazione e intensità questi sono i risultati che ti meriti. Il tempo delle scuse è finito se l'Efes è veramente la migliore squadra di questa competizione inizi a comportarsi da tale altrimenti spazio a chi questa competizione vuole giocarla.

Il big match della Ulker Arena è deciso dal supporting cast all'Overtime

L’ altra sponda di Istanbul è il teatro di una delle partite più elettrizzanti di questa stagione. Alla Ulker Arena i padroni di casa del Fener sono trascinati dai 21 punti di Scottie Wilbekin, mentre per gli ospiti del Monaco ad alzare l'asticella è il solito Mike James che ne sigla 23. Il match segue un andamento altalenante con il momentum che cambia direzione in base alla presenza mentale o meno di Motley in campo. Il lungo texano ha problemi di falli durante il primo periodo, il che garantisce agli ospiti un vantaggio sotto le plance che li porta ad arrivare all'intervallo con 8 punti di vantaggio. Quando, però, il texano rientra l'esito della battaglia a rimbalzo si riequilibra e con essa anche quello della partita.
Neanche un +8 a 2 minuti dalla fine basta però al Fener per chiudere l'incontro nei 40 minuti canonici, in quanto, Motley si disconnette nel finale commettendo vari errori che danno alla Roca la possibilità di allungare la partita all'over time. Nel supplementare è, quindi, il supporting cast a decidere il match. Oltre al solito apporto di Marko Guduric è Nigel Hayes-Davis a salire in cattedra. L’americano sigla 5 dei 10 punti del Fener, ma soprattutto stoppa nel finale sul 94-91 con l'aiuto del tabellone,il lay up del #55 avversario che avrebbe mantenuto in partita gli ospiti. Il giocatore rende così vana l'incredibile prestazione individuale di  Ouattara che conclude la partita a 19 punti. Il Fener è lontano dal gioco spumeggiante di inizio stagione, ma almeno è tornato ad essere concreto nei risultati. Il Monaco, invece, nonostante continui a dimostrare un progresso rispetto all'anno scorso nel gioco da l'idea di essere ancora un gradino sotto le migliori. Si è avvicinata agli altri rendendosi meno dipendente dal Piccolo Mikey, ma sembra mancare ancora di quella tostezza mentale per prendersi in mano le zone di vertice.

Baskonia, siamo tornati alla realtà?

Dopo la sconfitta col Barcellona sono 4 le partite perse consecutivamente per la squadra basca. Del team concreto che aveva collezionato 6 fogli rosa consecutivi non c'è traccia e questa volta il Barcellona ha letteralmente dominato sotto le plance nonostante l'assenza di Yan Vesely. I catalani hanno raccolto ben 18 rimbalzi offensivi contro i soli 17 difensivi dei padroni di casa. Se i rossoblù terminano la partita tirando 9 volte in meno degli avversari e non riuscendo ad andare oltre al 28% dall'arco, caratteristica con la quale i baschi hanno frequentemente mascherato i propri limiti le speranze di vittoria si azzerano
 La prestazione dall'arco (1/7 con 7 punti totali) dell'uomo simbolo Markus Howard è la fotografia chiara di un momento che se non viene risolto rischia di vanificare una stagione regolare esemplare nel girone di andata. Ora il record recita 11-9 e il prossimo avversario è quell'Efes che sta cercando riscatto dopo un inizio di stagione a dir poco deludente. Se arriverà una sconfitta Costello, Henry e amici si ritroveranno risucchiati nella lotta per i playoff che finora erano riusciti ad evitare. I sogni sono finiti è arrivato il momento di tornare a remare.

L’Olympiacos domina la gran sfida del Pireo col Real

L’Olympiacos vince la partita contro i Blancos di astuzia con due episodi decisivi. Il primo è il finale del primo tempo. Nell'ultima azione del Real la difesa greca costringe Deck a commettere fallo di sfondamento mentre sull'azione offensiva successiva i greci costruiscono un tiro da 3 dall'angolo con cui Thomas Walkup (autore di 18 punti) porta la partita sul +8 completando una sequenza dove l'Olympiakos passa dal possibile +3 al +8. Da lì in poi il Real non riesce mai a ridurre il distacco anche per colpa di una serata dal perimetro da dimenticare. Il secondo episodio è la tripla con cui Isaiah Canaan porta l'incontro sul +12 di distacco verso la fine del terzo quarto, tirando uno schiaffo a mano aperta agli uomini di Laso.
È la vittoria di Walkup, è la vittoria di Sloukas che ne mette 11 segnando sempre nei momenti in cui il Real fa pensare di poterla tentare la rimonta. È soprattutto la vittoria che riequilibra nuovamente l'Eurolega che torna ad avere 4 capoliste: Real, Barcellona, Olympiacos e Fener che probabilmente ad oggi sarebbero le squadre che più si meritano di staccare il ticket per le Final 4 di Kaunas. Mancano ancora 14 turni molto può cambiare ancora ma ad oggi sono queste le vere 4 big di questa edizione. Per la prima volta si può dire che probabilmente la classifica sta dimostrando il reale valore delle forze in campo con l'eccezione dell'Efes ancora nel suo letargo prolungato.

Kaunas: Ulanovas e Dimsa conquistano una vittoria che vale oro

A Kaunas i lituani ospitano la Stella Rossa una delle avversarie dirette per la corsa ai playoff. I padroni di casa partono alla grande grazie all'ottimo inizio di Smits e ad un avversario che si presenta con idee sconnesse nella metà campo offensiva. Se a questo inizio si aggiunge un parziale a inizio secondo quarto di Achille Polonara che da solo in 2 minuti di trascendenza cestistica sigla 8 punti e colleziona 2 stoppate senza che i biancorossi riescano a segnare un solo canestro il quadro sembra completo. Se la storia di Dusko Ivanovic ci ha insegnato qualcosa, però, è che le sue squadre non mollano mai e così i biancorossi si riappropriano della partita grazie a Nedovic, Petrusev e alla solita difesa granitica tipica delle squadre del coach serbo che porta ad un terzo quarto che recita 26-12 per gli ospiti.
Negli ultimi 5 minuti, però, i lituani tornano a dominare grazie al solito ormai eroico Ulanovas che nel finale realizza 8 punti e a Dimsa che aggiunge altre due triple fondamentali. La difesa anestetizza nuovamente l'attacco ospite e i lituani, privi di Evans, continuano comunque a vincere conquistando il quinto posto e lo fanno con uno scarto di 1 punto maggiore rispetto al distacco che la Zvezda gli aveva inflitto all'andata, guadagnandosi così anche il tie break in caso di arrivo a pari vittorie. Per i padroni di casa si tratta di una vittoria che legittima ulteriormente il buon lavoro fatto finora, per i serbi vista l'assenza di Evans e Cavannaugh questa rischia di essere la partita che a fine stagione li condannerà ad un altro anno senza playoff e Vildoza non dormirà sonni tranquilli per quella rimessa sbagliata nel finale di partita.


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