Eurolega 21/22, la corsa all'MVP di metà stagione

Giro di boa effettuato in Eurolega e quindi cogliamo l'occasione di vedere che sono i migliori giocatori dopo i rimi 17 round.

Scritto da FMB  | 

Giro di boa effettuato in Eurolega e quindi cogliamo l'occasione di vedere che sono i migliori giocatori dopo i rimi 17 round.

Vi faccio ridere, perché questo articolo lo avevo in programma dopo il 10° Round ma tra doppi-turni, NBA e Serie A non ho trovato tempo e spazio per farlo. La cosa divertente è che ho ancora salvato la bozza con i 5 candidati che avevo scelto e, oggi, di quei 5…non ce ne è neanche uno. 

Infatti la mia prima Top 5 era la seguente: Melli, Okobo, Mike, Clyburn e Nunnally. Di questi oggi forse 2-3 sarebbero nella Top 10. Questo a testimonianza di come l'Eurolega sia sempre in continuo evolversi regalando nuovi scenari come la nuova Top 5 dei migliori giocatori di Basketball-Evolution.

TOP 5 MVP EUROLEGA (R17)

Guerschon Yabusele (Real Madrid)

Vi ricordate quel giocatore con gran fisico e tanta energia all'ASVEL? Ecco, oggi Yabusele è un giocatore a 360° in grado di fare male in qualunque posizione (anche da fuori!) con la stessa efficacia e letalità, soprattutto nel mid-range. Il tutto con quel fisico ingombrante. Sembra Glen Davis con le mani di Nowitzki, ok paragone spropositato ma rende l'idea del giocatore che è ora sotto le sagge mani di Laso, un Yabusele che si è trovato ad essere spesso il go-to-guy del Real con possessi importanti d giocare (vedi canestro decisivo per battere il Maccabi). Oltre ad essere una macchina offensiva è anche un giocatore fondamentale in difesa, in coppia con Poirier/Tavares buona fortuna se vuoi entrare nel pitturato, inoltre è molto migliorato nella difesa sul perimetro. I Blancos dovevano sopperire la partenza di Garuba, l'anno scorso dominante, hanno puntato sul francese ed è stata una mossa non solo azzeccata ma che si sta rivelando forse il miglior colpo estivo dell'Eurolega: 12.4 punti (59% da 2 e 38% da 3), 4.5 rimbalzi, 1.3 recuperi e 14.7 di valutazione. 

Sasha Vezenkov (Olympiakos)

Non è appariscente, non ti fa 30 punti di media o giocate pazzesche, ma non solo è ovunque ma garantisce una rapporto qualità/efficenza mostruoso. Basta guardare il derby contro il Pana, momento teso nel 4° periodo e tac ecco la tripla che spegne OAKA, guardi il tabellino e leggi 14+5+4, ti ha ucciso e non te ne sei accorto. Vezenkov è migliorato ancora rispetto l'anno scorso (e la base di partenza era già notevolissima), giocatore totale a 360°, la giocata giusta al momento giusto ed il suo gioco si sposa benissimo con l'intelligenza di Sloukas ed il talento straripante del duo McKissic-Dorsey. I numeri parlano chiaro: 12.7 punti con il 63% da 2 e 39% da 3, 5.5 rimbalzi, due doppie-doppie a referto e non è andato in doppia-cifra a referto solo in 4 occasioni.
Ripeto, non è la superstar alla Micic, ma è fondamentale e spesso decisivo nell'economia dell'Olympiakos.

Mario Hezonja (Unics Kazan)

Ne ho parlato in uno degli ultimi “5 punti”, Super Mario c'è! C'erano dubbi sul suo ambientamento in una squadra che aveva già bocche da fuoco importanti ma il croato sta dimostrando che è uno vero: 14.5 punti, 5.5 rimbalzi, offensivamente ha un vasto arsenale e ha imparato ad usarlo, cosa fondamentale. Sa giocare di squadra e ha imparato anche a sacrificarsi dietro malgrado non sia mai stato un difensore. 
Ribadisco, Hezonja quando ne aveva 18 anni sembrava per tutti un “predestinato" stile Doncic, non è andata come si sperava, in NBA ha preso più pesci in faccia che gioie e oggi invece, a 27 anni, ha quella maturità e consapevolezza che lo stanno rendendo uno dei migliori in Eurolega.

Nikola Mirotic (Barcellona)

Volente o nolente c'è sempre, non sono un suo fan, continuo a sostenere che quando la posta in palio sarà davvero importante non lo vedremo protagonista, però in questa prima metà di stagione l'ex Bulls ha fatto quello che ti aspetti da un giocatore del suo calibro: 17.8 punti (top scorer della manifestazione), prestazioni importanti in match importanti come ad Istanbul (18+8) e nel Classico (31+10) oltre all'ultima da 28 punti contro Kazan. Il Barça chiude al 1° posto (15-2) al giro di boa con un Mirotic in palla, tutto nella norma. Contando che Eurolega premia i migliori giocatori leggendo solo la valutazione (22.4), lo spagnolo è già sulla buona strada per portarsi a casa l'MVP di fine stagione.

Kyle Hines (Olimpia Milano)

Premesso che meriterebbe il “D.P.O.Y” ogni anno perché è il miglior difensore d'Europa, e solo perché Euroleague è ottusa (perché guarda solo i numeri) continua a premiare Tavares, ma Hines si conferma giocatore unico del quale Milano non può fare a meno. I numeri non sono stratosferici, parliamo di 7.9 punti (season high di 14), 5.1 rimbalzi, 2.0 assist e 0.5 stoppate ma: quante volte c'è il suo zampino nei successi di Milano? Quante volte cambia lui l'inerzia delle partite giocando anche da playmaker? Quante volte, specie nei momenti decisivi, c'è una sua giocata che sia un canestro, un rimbalzo, un aiuto difensivo, una stoppata? 
Ogni volta che fa il riscaldamento al Forum lo saluto con un inchino perché Hines è una leggenda, è un vincente e a 36 anni è ancora tra i migliori giocatori della competizione ed incide in maniera sensibile ogni partita.


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