Divorzio Harden-Nets, i retroscena dentro e fuori dal campo

L'esperimento "Big 3" di Brooklyn è malamente finito alla Dead-Line di giovedì e adesso emergono i retroscena

Scritto da FMB  | 
Rocky Widner / Getty Images

L'esperimento "Big 3" di Brooklyn è malamente finito alla Dead-Line di giovedì e adesso emergono i retroscena.

Settimana prossima James Harden dovrebbe fare il suo debutto con i Philadelphia 76ers dopo la trade a segno alla Dead-Line 2022, il “Barba” e i Nets girano pagina ed iniziano un nuovo percorso e, come sempre in questi casi, escono gli scheletri dall'armadio.

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È palese che l'esperimento Irving-Durant-Harden è stato un buco nell'acqua per i Nets, solo 16 gare in campo insieme in quasi 2 stagioni con più problemi ed infortuni che successi in campo. La stagione di Brooklyn era già iniziata sotto una cattiva luce per la situazione di Kyrie Irving che aveva innervosito non poco Harden il quale non si capacitava dell'avere part-time uno dei giocatori chiave specie in un'eventuale serie Playoffs.

Se vi ricordate dopo una conferenza stampa, scherzando ma forse non troppo, si era offerto di vaccinare Irving:

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata a livello tattico. Stando a Yaron Weitzman (insider dei 76ers), Harden voleva che il gioco dei Nets fosse, al contrario di quello che molti ipotizzavano (io compreso), centrato su di lui come ai tempi dei Rockets cosa che invece non era nei piani di coach Nash e Kevin Durant: infatti, come si notava in campo, Nash chiedeva ad Harden di far girare la squadra ed essere il regista (8.0 assist di media).

Questa situazione, sommata a quella di Irving e poi all'infortunio di KD, hanno deluso e fatto storcere il naso all'ex Thunder che ha iniziato una serie di comportamenti scontrosi come parlare dei suoi compagni di squadra e allenatori alle loro spalle ed anche con le persone sedute a bordo campo durante le partite.

I rapporti si sono irrigiditi con il tempo ed il recente "infortunio" (non ha giocato le ultime 4 partite) è stato l'atto conclusivo del rapporto tra Harden e Brooklyn. Durant in qualche modo aveva provato a mediare mentre sembrerebbe che Irving non si sia opposto alla volontà dell'ex compagno di fare i bagagli.

Marks: “Anche la situazione ha avuto il suo peso"

Le  parole del GM Nets Sean Marks dopo la trade evidenziano come la storia con Harden abbia avuto una brusca interruzzione: "James è stato chiaro e onesto con noi, per cui abbiamo deciso per il bene di tutti di mettere in piedi la trade con Philadelphia. Ma voglio che sia chiara una cosa, non l’abbiamo fatto a cuor leggero: quando abbiamo acquisito Harden lo abbiamo messo al centro del progetto, un progetto che ritenevamo vincente. Poi le cose sono andate in maniera diversa e James ha optato per una nuova avventura - aggiunge -Non voglio parlare per James, lo farà lui se lo riterrà opportuno, le nostre conversazioni restano private. Di sicuro il fatto di non poter scendere in campo con regolarità insieme a KD e Irving, soprattutto a causa degli infortuni, ha avuto un peso. Ma è la stessa frustrazione che abbiamo tutti noi


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