LBA 2019/20: Recap 8ᵃ Giornata

L’ottava giornata di LBA è stata caratterizzata da finali mozzafiato, decisi da giocate fenomenali. Eccone una breve sintesi.

Scritto da Marco Tartini  | 

8^ GIORNATA LBA 2019/20

Pesaro - Trento 95-101 OT

Trento espugna col brivido la Vitrifrigo Arena, imponendosi al termine di un combattutissimo duello durato 45 minuti. Con un primo quarto stellare l’Aquila si porta fin da subito in vantaggio, e conclude il primo tempo sul +11. Sugli scudi Forray e Mezzanotte, autori rispettivamente di 9 e 10 punti. Nella ripresa, quando la partita sembrava ormai fuori discussione, Pesaro rimonta e si porta addirittura avanti, alimentando così le speranze nel primo referto rosa stagionale. Sul finire del quarto periodo, però, Craft sale in cattedra e riporta la Dolomiti Energia a contatto, prima che Knox sigli dalla linea della carità il pareggio e mandi la gara all’overtime. Nel supplementare non c’è storia: i bianconeri firmano break di 6-13 e chiudono definitivamente i conti, conquistando una vittoria fondamentale.

MVP: Justin Knox (TRE)
Non è stato facile scegliere chi premiare fra l’ex Trieste ed Aaron Craft, che per un solo punto ha mancato la tripla doppia (9+10+10+4 recuperi). Knox, tuttavia, l’ha spuntata grazie alla solidità e la freddezza dimostrata nel momento chiave della partita, quando con il suo 2/2 dalla lunetta ha spedito il match al supplementare. Alla fine il suo tabellino recitava 23 punti (10/16, 0/0, 3/5), 7 rimbalzi e 26 di valutazione.

Brescia - Varese 91-74

Brescia si aggiudica il derby di giornata tornando a vincere davanti ai propri tifosi. La squadra di coach Caja parte in quarta e comanda per larghi tratti il periodo d’apertura, prima che la Germani firmi un parziale di 25-14 e rientri in partita. Nella ripresa continua il blackout varesino, che sotto i colpi di Lansdowne e Zerini tocca anche le quattordici lunghezze di svantaggio. Nell’ultimo periodo la musica non cambia: la Leonessa dilaga e pone fine all’incontro, infliggendo così all’Openjobmetis la terza sconfitta in quattro gare. La squadra ospite ha pagato caro lo scarso apporto di Jason Clark (-8 di valutazione), ancora alla ricerca del ritmo dopo l’infortunio procuratosi in estate.

MVP: DeAndre Lansdowne (BRE)
Altra buona serata per Lansdowne, che chiude con 18 punti (2/5, 4/7, 2/2) e 8 rimbalzi.

Cantù - Roma 74-76

Guidata da Dyson e Jefferson (ex di giornata), Roma sbanca il PalaBancoDesio. Dopo dieci minuti molto equilibrati, Cantù prova a prendere il largo con un break di 12-3, frenato poi dalla grinta di Baldasso e Buford. Nel secondo tempo la Virtus rientra in partita con un contro parziale, prima di portarsi addirittura in vantaggio. Nell’ultimo quarto le squadre danno spettacolo rispondendosi colpo su colpo, dando vita ad un finale spettacolare. A 15 secondi dal termine Jerome Dyson finalizza la (difficilissima) penetrazione che regala un’importantissima vittoria alla Virtus, soprattutto in ottica retrocessione.

MVP: Jerome Dyson (ROM)
Torna a brillare l’ex Sassari, che dopo una serata storta (proprio contro la Dinamo) si fa perdonare mettendo a referto 21 punti, 6 rimbalzi, 8 assist, 7 falli subiti e 27 di valutazione.

Trieste - Brindisi 72-80

Altra sconfitta in volata per Trieste, che non è riuscita a fare tesoro del fattore campo. La gara è in equilibrio per tutti e 40 i minuti, e anche in questo caso si decide soltanto nel finale. Il protagonista è l’inaspettato Alessandro Zanelli, che con la sua tripla e i suoi tiri liberi condanna i giuliani alla seconda sconfitta consecutiva. Per la squadra di Vitucci sono stati fondamentali Martin ed il solito Banks, mentre dall’altra parte il migliore è stato senz’altro Cooke, autore di una doppia-doppia da 13 punti e 14 rimbalzi.

MVP: Kelvin Martin (BRI)
Come detto in precedenza, Kelvin è stata la vera spina nel fianco di Trieste, che non è mai riuscita a placare la sua grinta e la sua intensità. Per lui 15 punti (4/5, 2/3, 1/1) e 8 rimbalzi.

Virtus Bologna - Treviso 84-79

Nella serata di inaugurazione della Virtus Segafredo Arena Treviso sfiora l’impresa, salvo poi uscire sconfitta (seppur a testa altissima). In una partita molto fisica, la De’ Longhi la fa da padrona nel primo tempo, e alla pausa lunga può vantare un vantaggio di sei lunghezze (40-46). In rientro dagli spogliatoi si accende Gaines, che nel solo terzo quarto mette a segno ben 18 punti. I veneti, tuttavia, non si scoraggiano, e trascinati da Parks e Fotu rientrano in gara. Alla lunga, la maggior esperienza e l’abbondanza di talento bolognese si fanno sentire, permettendo alla Virtus di conquistare l’ottava vittoria in altrettanti incontri.

MVP: Julian Gamble (VBO)
Nonostante sia stato il sopracitato Gaines l’artefice di questa vittoria, ho voluto premiare la solidità e la costanza di Gamble, le cui ottime prestazioni stanno passando troppo inosservate. Lo statunitense ha chiuso il match con 12 punti, 9 rimbalzi, 6 falli subiti e 21 di valutazione.

Cremona - Fortitudo Bologna 80-73

Dopo la figuraccia rimediata contro Cantù, Cremona reagisce d’orgoglio e vince un’importantissima partita contro un’avversaria ostica. I primi due quarti terminano con un risultato di 24-19 ciascuno, ambedue in favore della Vanoli. Nel terzo periodo la Effe tenta di rimanere a galla schierando la zone 3-2, che si rivelerà poi una grande intuizione di coach Martino ed il suo staff. I canestri di Aradori e Sims portano al comando Bologna, ma 8 punti consecutivi di Mathews permettono ai padroni di casa di chiudere il vantaggio pure la terza frazione (60-67). Negli ultimi minuti sono decisivi l’esordiente Happ e Ruzzier, che con il loro carisma frenano un altro tentativo di rimonta fortitudino, questa volta guidato da Matteo Fantinelli.

MVP: Ethan Happ (CRE)
Prestazione fenomenale di Happ, che subentrato a Tiby ha subito emozionato il pubblico del PalaRadi. L’ex Olympiakos trascina la formazione lombarda alla vittoria con i suoi 19 punti (8/12, 0/0, 3/6), 7 rimbalzi, 5 falli subiti e 24 di valutazione.

 

LE "NOSTRE" PARTITE

Venezia - Sassari 55-54 (Marco Tartini)

Al suo esordio stagionale, Mazzola apre le danze mettendo a segno il primo canestro della serata, al quale Spissu risponde con una tripla di carattere. Con quattro punti consecutivi, Bilan regala un mini-vantaggio ai suoi, costringendo De Raffaele a spendere un timeout. In rientro da esso continua il momento di blackout della Reyer, che vede anche fischiarsi il terzo fallo personale di Valerio Mazzola. Alcuni errori a rimbalzo dimezzano il vantaggio accumulato da Sassari, che ad un minuto dalla fine del primo quarto decide di chiamare a sua volta un minuto d’interruzione.

Nel secondo periodo gli orogranata tentano di rimanere in scia: Chappell realizza in penetrazione, la difesa costringe il Banco a commettere un’infrazione di 24 secondi, e coach Pozzecco viene sanzionato con un fallo tecnico. Nella seconda metà della frazione il match si innervosisce, a causa di una serie di contatti non fischiati dalla terna arbitrale. Guidati da uno scatenato Chappell, i campioni d’Italia ne approfittano e si portano addirittura in vantaggio, sul punteggio di 23-22. A pochi istanti dal termine del primo tempo Filloy e Vidmar segnano tre punti a testa, portando Venezia avanti di 7 lunghezze. Per i sardi è stata fatale l’imprecisione ai tiri liberi, realizzati soltanto per il 50%.

Anche in rientro dagli spogliatoi gli animi rimangono incandescenti: dopo una tripla segnata Spissu viene punti con un altro fallo tecnico, frutto di un’esultanza eccessiva. A gioco fermo Bilan stoppa irregolarmente Daye e viene punito con un antisportivo, ma dalla lunetta il figlio del grande Darren fallisce entrambi i tentativi. La Dinamo, tuttavia, non si scoraggia, e affidandosi al gioco in post basso rimane ad un solo possesso di distanza. Al trentasettesimo minuto Sassari da spettacolo, con l’assist dietro alla testa di un (ancora una volta) intraprendente Miro Bilan. Bramos sbaglia due conclusioni consecutive dai tre punti, ma nonostante ciò la formazione mestrina conclude il terzo quarto, seppur di poco, avanti.

Nel periodo finale McLean si iscrive alla partita realizzando 4 punti, che portano momentaneamente in vantaggio il Banco. Per i successivi tre minuti le squadre rimangono in astinenza da canestri, interrotta soltanto da un tiro dai 6,75m di Ariel Filloy. Un paio di azioni più tardi Jerrels risponde con la stessa moneta, ponendo fine al momento di difficoltà dei suoi. Con una schiacciata bimane Bilan firma il secondo highlights personale della sua serata, che sommata al 2/2 dalla lunetta vale il -1 per i biancoblù (53-52). Con una difesa da manuale “The Shot” costringe Filloy ad un errore, e dall’altra parte realizza il floater che vale il sorpasso sardo.

Nell’azione finale succede di tutto: Daye si prende (e sbaglia) una folle tripla, Watt salva tutto con un rimbalzo offensivo, ma nel tentativo di salvare un pallone lo butta in mezzo alla mischia. Il possesso alternato premia i padroni di casa, che a 2 secondi dalla sirena trovano la vittoria grazie al semi-gancio di Mitchell Watt!

https://youtu.be/sMjJFaErh2s

MVP: Mitchell Watt (VEN)
Ennesima prestazione ottima per Watt, culminata nel pazzesco canestro vincente a fil di sirena. L’americano complessivamente registra 12 punti (6/8) e 9 rimbalzi.

Milano - Pistoia - (F.M.B) Monday Night*

 

A RIPOSO: Grissin Bon Reggio Emilia


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