Italia ad EuroBasket 2022: orgoglio, Poz e la "nuova speranza"

Parliamo in maniera approfondita della spedizione azzurra agli Europei: obiettivo raggiunto ma adesso bisogna insistere.

Scritto da FMB  | 
L.Canu

Parliamo in maniera approfondita della spedizione azzurra agli Europei: obiettivo raggiunto ma adesso bisogna insistere.

L'oroglio di una squadra che contro tutto e tutti ha scritto comunque una pagina importante della sua storia e non solo, un Ct unico nel bene e ne male ed un futuro da sviluppare nel nome di un ragazzo.

Questi sono i 3 temi che ci ha lasciato in eredità l'avventura dell'Italia ad EuroBasket 2022 di cui andremo a discuterne approfonditamente di seguito.


Personalità e leader

Stando al tifoso medio questa Nazionale, sin dalle convocazioni del raduno di Pinzolo, non avrebbe avuto speranze: “manca il 5” o “non c'è un vero allenatore” o “dove vuoi andare con Spissu" o “meglio non presentarsi con questa gente”. La grande vittoria di questo gruppo è stata questa: conscio dei propri limiti ha rafforzato le proprie certezze scendendo in campo senza timori, con la faccia tosta e la personalità da grande squadra composta da uomini e giocatori veri.
Un ItalBasket che ha avuto due leader maximi: Gigi Datome capitano totale e Nik Melli leader tecnico. In campo e fuori il duo dell'Olimpia Milano è stato il perno, il cuore, la testa e la guida di questa squadra. Mai un allarmismo è uscito dalle parole di Gigi & Nik, sempre propositivi, pacati, saggi e con la mentalità di chi vuole vincere trascinando il resto della squadra. 

L'importanza di Datome & Melli vale tanto la presenza dei vari Giannis, Luka, Joker. Non è un caso che la squadra che ha perso gli Europei fosse tutto tranne che una squadra vista la totale assenza di leadership e uomini squadra.

Il successo contro la Serbia non è stato un miracolo o una botta di fortuna, il successo contro la Serbia è stata l'affermazione della forza di volontà, della personalità e del cuore di questa squadra che hanno avuto in Marco Spissu il simbolo. Per non parlare di Achille Polonara, il KO del Gallo lo ha responsabilizzato dandoci un giocatore pazzesco.

Ah, giù le mani da SIMONEFONTECCHIO. Non serve neanche dover spiegare il perché. 

Questa Nazionale ha le fondamenta, la mentalità giusta e la voglia di combattere. Lo ha dimostrato a chi l'ha sostenuta e anche a chi, a spron battuto, l'aveva aspramente giudicata.


Gianmarco, nel bene 😇 e nel male 😈

È stato il SUO Europeo e Petrucci ha visto realizzare il suo obiettivo principale dal momento in cui scelse Pozzecco come Ct: avere un ritorno d'immagine della Nazionale, c'è stato…ma unilaterale.

Gianmarco ci ha sempre chiesto di essere onesti nei suoi confronti quando bisogna scrivere/parlare di lui, un concetto che ha ribadito dopo il KO contro la Francia. Nessun problema: Gianmarco è stato IL PROTAGONISTA ASSOLUTO della spedizione azzurra, nel bene e nel male.

Ha fatto quello che Gianmarco Pozzecco allenatore sa fare meglio di chiunque: creare empatia, creare quella fiducia che spinge la squadra ad andare oltre i propri limiti, proteggere i suoi giocatori  mettendoci la faccia per primo. Ha trasmesso tutta la sua personalità/passione a questa squadra, la personalità/passione di un giocatore (e persona) che ha sempre messo il cuore davanti a tutto portandolo spesso a vivere emotivamente male le partite. 
Questo gli azzurri lo hanno capito, lo hanno assorbito e lo hanno messo sul campo riconoscendolo al loro Ct. 

Gianmarco nel bene ma anche Gianmarco nel male perché i teatrini contro la Serbia non li ho graditi. No. Quella doveva essere la serata degli azzurri, la serata dell'Italia di Melli, Datome, Spissu, Fontecchio, Polonara & Co. invece diventò il “Pozzecco Show”. La scenata da espulso che cerca di tornare in panchina con il povero Roberto Oggioni a prendersi insulti e spintoni, Melli che disperatamente cerca di allontanarlo, la scena in ginocchio…Troppo. L'abbraccio a Giannis ci sta ancora, è stato simpatico, però sui social e i vari portali anche internazionali giravano solo foto/video dell'euforia del Poz quando invece si sarebbe dovuto lasciare spazio ai ragazzi

Non è un allenatore tattico, non ha schemi o trappole difensive nella manica però poi vai a vedere le vittorie contro Croazia e Serbia e dil piano partita era perfetto. Siamo state una delle migliori squadra in uscita dai time-out. Le critiche sul fatto che fosse coach Casalone a disegnare gli schemi sono senza senso, a che pro avere uno coaching-staff allargato?

Ha ancora e non glielo si toglierà mai troppo Pozzecco giocatore dentro che lo spinge ancora fuori dallo spartito, ha sbagliato una sola partita con tanto di mea-culpa, ma è questo. Prendere o lasciare e per questa Nazionale, PRENDO.

Anche perché facile dire “è un clown, esoneratelo" ma poi cala il silenzio quando si chiede un'alternativa. 


Il futuro e la “Nuova Speranza”

L'obiettivo per questi Europei erano i quarti di finale: raggiunti ✅.
Si voleva riportare entusiasmo attorno alla Nazionale: fatto ✅.

Adesso arriva il difficile: confermarsi e migliorarsi.
Non c'è tempo di rifiatare, la prossima estate si vola in oriente con i Mondiali ed il futuro azzurro è adesso: Pozzecco ha guidato una Nazionale di veterani e giocatori in ascesa e anche lui è chiamato ad uno step in più. Un futuro che porta i nomi Matteo, Gabriele, Leonardo, Giordano con l'augurio di riavere Danilo Gallinari e quello che si spera sarà il Luke Skywalker della pallacanestro italiana, PAOLO BANCHERO.

Che vi piaccia oppure no tutto girerà attorno a PAOLO e alla sua decisione: un giovane in rampa di lancio, prima scelta assoluta al Draft NBA, faccia tosta, con già a una base di talento impressionante. Un tassello così non è solo un plus a livello tecnico ma anche una spruzzata di NOS per l'immagine della Nazionale/pallacanestro italiana, specialmente nella società odierna dove i giovani si affezionano molto ai singoli. 

In una delle serate più leggendarie della storia della nostra Nazionale, personalmente la vittoria contro la Serbia agli ottavi la metto dietro solo alla semifinale contro la Jugoslavia di EuroBasket 1999, neanche un giorno di gloria tutto per noi che l'ItalVolley vince niente meno che i Mondiali rubando la scena dello sport italiano fatta eccezione del disastro Var di Juve-Salernitana.

Bravissimi i ragazzi di De Giorgi, ma per noi è stato un colpo durissimo sotto ogni aspetto 🥊 

Oggi la pallacanestro italiana NON ha la stella/uomo immagine (Luka-Slovenia, Giannis-Grecia ecc..), non ha un campionato affascinante (vedi la telenovela per i diritti Tv), non ha narrativa al di fuori di Olimpia-Virtus e non porta a casa risultati perché vincere, come diceva Giampiero Boniperti,non è importante, è l'unica cosa che conta”. Chi vince piace, chi vince attrae tifosi, nuove leve, sponsor, attenzione mediatica.

Avremmo dovuto uscire agli ottavi umiliati dalla Serbia dopo il 4° posto nel girone casalingo, siamo arrivati ad un soffio dalla semifinale, abbiamo una stella nascente tra le mani ed un entusiasmo rinvigorito. Dopo le Olimpiadi di Tokyo scrissi “NON MOLLIAMO ORA” adesso, dopo questo emozionante/drammatico EuroBasket, scrivo “TOCCA A NOI, NON FACCIAMO STRONZATE

 

 

 

 

 

 

 


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