Finals G5: James-Irving 82, si va a Gara6!
I Cleveland Cavaliers sfruttano l’assenza di Draymond Green e trascinati ancora una volta da LeBron James (41+16) ma soprattutto da un pazzesco Kyrie Irving (41 punti) nel 4° periodo sbancano l’Oracle Arena e annullano il 1° Match-Point delle NBA Finals. Non basta un solido Klay Thompson ai Warriors, Curry sottotono, infortunio alla gamba per Andrew Bogut.
Golden State Warriors (#1) - Cleveland Cavaliers (#1) 97-112 [GSW 3-2]
GSW: Iguodala 15, Thompson 37, Curry 25
CLE: James 41 (16 rimb), Thompon 6 (15 rimb), Irving 41, Smith 10
Clima ovviamente delle grandi occasioni per il ritorno della serie alla Oracle Arena di Oakland, ed i Warriors iniziano subito forte con la difesa, tutti dietro ad Andre Iguodala, in quintetto in contumacia Green, e con gli Splash Brothers che partono subito forte, 9-3 GSW e primo time out chiamato da coach Lue con 9.36 da giocare per dare una svegliata ai suoi. Ed il time out serve al solito duo LeBron James and Kyrie Irving che rientrano almeno offensivamente in campo con la faccia giusta, Cleveland regge al secondo tentativo di allungo Warriors, 19-13 con 5.15 da giocare, trova canestri dal perimetro, con l'unico acuto del primo tempo di JR Smith, rimbalzi offensivi con il solito Tristan Thompson e con un James più alla ricerca di questo fondamentale, e riesce a pareggiare prima e sorpassare per la prima volta dopo, andando sul 26-25 con 2.36 da giocare nel quarto. Le panchine ancora una volta fanno la differenza pro coach Kerr ed i suoi, anche se i lunghi fanno fatica atrovare i giusti spazi specie in difesa, Livingston e Barbosa giocano come sempre in casa ed approfittando di due minuti tragici di Dellavedova consentono ai Warriors di chiudere avanti 32-29 il quarto.
Il secondo periodo si apre con James in panchina giustamente a rifiatare, ma la cosa non sembra spaventare i Cavs e soprattutto Irving che inizia forte il secondo quarto ed approfitta delle solite pause Warriors di inizio periodo per piazzare un mini parziale di 7-0 con cui i Cavs dopo quasi due minuti si portano sul 36-32. Golden State reagisce nell'unico modo che conosce, stringe le maglie in difesa, gioca alzando il ritmo e cercando o tiri dal perimentro o tiri facili in avvicinamento, ed alla partita arriva un meraviglioso Klay Thompson, che dopo aver giocato attaccando il canestro, si mette al lavoro sul perimetro con una impressionante serie di esecuzioni. Ma dall'altra parte le facce e la voglia sono quelle giuste specie in quello con la maglia #23, che attacca il canestro senza necessariamente fare a cornate con la difesa, prende e segna i tiri che arrivano dalla partita. Le squadre si scambiano mini parziali senza che nessuna riesca a prendere in mano la partita. Cleveland è brava a rispondere colpo su colpo anche quando i Warriors infilano tre triple consecutive con il solito Klay Thompson, con un abulico Harrison Barnes e con un Stephen Curry ancora a corrente alternata, grazie ad un James versione non c'è difesa che tenga. Il secondo quarto si chiude sul 61 pari con l'impressione che Kerr sia alla disperata ricerca di un lungo o presunto tale, mentre i Cavs hanno le idee molto più chiare.
Il terzo quarto lo apre Irving segnando da due a cui replica Curry con una tripla delle sue il cui effetto viene subito spento da James che restituisce il favore al suo concittadino facendo capire che i Cavs non sono venuti qui per fare le vittime sacrificali. Iriving continua con il suo show offensivo fuori da ogni logica ma entusiasmante per chiunque ami questo gioco, Klay Thompson tenta di continuare il discorso aperto nel primo tempo ma la difesa Cavs a questo giro sembra prdnere meglio le misure al #11 in maglia bianca concedendogli ben poco. Il gioco dei Warriors perde fluidità ed anche le solite triple che quando entrano scatenano attacco e pubblico non finiscono nel canestro. I Cavs invece hanno un piano semplice ma efficacissimo, Irving e James e gli altri a far legna. E la cosa funziona benissimo. Il parziale del terzo quarto e l'inerzia vanno ai Cavs, che resistono anche all'hack a Tristan Thompson ed entrano nel quarto periodo sul +9, 93-84.
In tanti si aspettano una reazione Golden State, e la tripla con cui Curry apre il quarto periodo sembra essere un buon presagio ma invece è solo un fuoco di paglia. James e soprattutto Irving si rimettono a lavorare per come hanno fatto, attaccano con ferocia il canestro avversario e, grazie anche ad una difesa che chiude ogni varco a dei Warriors che coach Kerr schiera sempre più piccoli, piazzano il parziale decisivo che porta i Cavs avanti 109-96 con meno di 6 minuti da giocare. La partita finisce qui, le facce dei giocatori in maglia bianca sono quelle di chi non ci crede più, in attacco troppe forzature, troppe palle perse poca fluidità, i Cavs trovano un James versione extra lusso, un Irving per cui non ho un aggettivo da spendere che non sia grandioso e gara 5 viene vinta meritatamente 112-97.
Contro quello che pensavano in molti si tornerà in Ohio per una gara 6 che potrebbe essere molto importante al di là del risultato. Quanto eroderà Golden State il tarlo che Cleveland è chiaramente riuscito a mettergli nella testa?
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