Non sono Playoffs senza il nostro "
SUKA Award"
* che non perdona nessuno e per questo primo turno la vittima è troppo facile.
OKLAHOMA CITY THUNDER
Eravamo a marzo quando, senza discussioni, gli Oklahoma City erano la quadra più in palla e forte della Lega, erano in lotta per il 2° posto ad Ovest con un
Paul George formato MVP ed un
Russell Westbrook da sogno, un Westbrook da Tripla-Doppia ma ordinata, ragionata soprattutto al tiro e tutti pensavamo che finalmente i Thunder potevano essere l'anti-Golden State...pensavamo male o meglio, ci siamo cascati perché dei Thunder
NON TI PUOI FIDARE.
Ad arpile c'è stato un cliff verticale che li ha portati a chiudere al 6° posto ad Ovest quando potevano benissimo stare nelle prime quattro, Westbrook sempre in Tripla-Doppia ma vecchio stile e un PG13 acciaccato (spalla). La serie Playoffs sulla carta è la più attesa e quella che prometteva di più una Gara7 perchP gli avversari erano i Portland Trail Blazers reduci dalla figuraccia ai Playoffs 2018 contro i Pelicans, figuraccia che portò Portland ad aggiudicarsi anche il nostro SUKA Awards.
Thunder e Trail Blazers, due squadre con voglia di riscatto dopo i Playoffs passati, rivalità sentita in quanto appartengono alla stessa Division, tutti gli ingredienti erano sul tavolo...peccato che tra questi non c'era la
MATURITÀ sul piano di lavoro di OKC.
Portland vince 4-1 con un
Damian Lillard devastante sia a livello tecnico/tattico che mentale, vince soprattutto con la maturità e la calma che l'anno scorso la condannarono contro New Orleans e che quest'anno (di nuovo) non si sono viste nello spogliatoio Thunder; George ha giocato con l'handicap della spalla e solo in gara5 ha tirato fuori il suo meglio, Westbrook copia/incolla dell'anno scorso solo che il carnefice al posto di chiamarsi
Ricky Rubio si è chiamato Damian Lillard, che poi il vero nemico di Wetsbrook è lui stesso.
Dovevano e potevano essere la prima rivale dei Warriors, hanno illuso tutti di poterla essere ma alla fine non sono riusciti a placare la loro vera natura e nel momento più importanti sono andati fuori-giri. Tanti i punti interrogativi su Oklahoma City, George ha rinunciato ai Lakers per restare e finire come l'anno scorso, coach
Billy Donovan è sulla graticola con le sue colpe e molto probabilmente farà le valigie in estate, il supporting cast lascia a desiderare se escludiamo l'eterno Steven Adams e l'ottimo ma anche lunatico Dennis Schroder, la situazione salariale è la peggiore dell'NBA ma alla fine,
come scritto quest'anno, i Thunder sono e saranno sempre legati a Russ il quale facendo una metafora NFL continua ad essere il miglior Running-Back della Lega ma in un Lega dove si predilige il gioco aereo e lui non sa ricevere (in questo caso tirare).
* Il SUKA Award è stato introdotto su NBA-Evolution nel 2015, è il riconoscimento che assegniamo a quella squadra o giocatore che rosicano ardentemente, un award che si sta espandendo tanto che a SKY Sport Formula 1 il grande Leo Turrini ha il suo chiamato "Rododendro".
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