NFL Friday Night Lights #5: Che pasticcio, Bridget...ehm Bill Bellichick!

I Patriots sono l'ombra di quello che furono, la nave vaga in balia degli eventi e il vecchio Capitano Belichick sembra aver perso la rotta

IERI

Di quello che siano stati i Patriots dal 2000 a tre anni fa sapete tutto. 6 Superbowl vinti, altri 3 persi in finale, una dinastia infinita che ha dominato la NFL quasi senza soluzione di continuità. Tutto fondato su due nomi: Bill Belichick e Tom Brady. Uno mago in panchina con la sua tattica in difesa e la sua organizzazione, l'altro a guidare l'attacco con una continuità di rendimento implacabilmente alta. 

New England ha rappresentato l'eccellenza per tantissimi anni e possiamo stare a discutere su tante cose ma quando in una hard-salary-cap league come la NFL (a differenza di NBA o MLB ad esempio dove è permesso sforare alla faccia della parità) si rimane al vertice per così tanto tempo, i meriti sono ancora superiori. Poi nel 2020 Brady lascia i Patriots (sulla cosa potremmo stare a scrivere un articolo ad hoc) va a Tampa Bay dove vince un altro anello, ne sfiora altri due e poi si ritira. I Patriots cominciano il declino: tre anni con una sola apparizione ai playoff e critiche che cominciano a piovere.

OGGI

Dopo tre stagioni in chiaro scuro i Patriots di oggi sono 1-4 dopo un inizio di stagione disastroso. Nelle ultime due partite sono arrivate le sconfitte più pesanti dell'era Belichick (38-3 contro i Cowboys e un vergognoso 0-34 in casa contro i Saints) e quello che rimane davanti agli occhi è il nulla cosmico che viene prodotto offensivamente. Qui vengono al pettine vecchi nodi che probabilmente Brady ha coperto per tanti anni. Belichick, che nei Patriots, ricopre da lungo tempo anche il ruolo di GM de facto, non becca un buon giocatore offensivo al Draft da una vita e mentre il suo occhio per i talenti difensivi è indiscusso, per WR, QB, RB siamo al minimo sindacale. Finchè hai il più grande QB della storia a compensare magagne e mancanze te la cavi (anche perchè le difese dei Patriots sono sempre state all'altezza), quando questo ti molla (o lo molli) allora escono le grane.

Il povero Mac Jones, QB draftato tre anni fa da Alabama, ha avuto una buona prima stagione, poi nella seconda, complice la scelta suicida di Belichick di affidare il ruolo di Offensive Coordinator ad una combo composta da un ex Defensive Coordinator (Matt Patricia, HC licenziato da Detroit) e un ex Special Team Coach (Joe Judge, HC licenziato dai Giants), è andato in tilt. In questa stagione, dopo un mercato ridicolo a livello di attacco, il povero Jones si è ritrovato si con un Offensive Coordinator degno (Bill O'Brien) ma senza alcun tipo di aiuto in campo. Se il tuo WR di punta è Ju-Ju Smith Schuster allora sei nei guai.  

DOMANI

La stagione sta andando a ramengo e l'unica nota positiva è che nel prossimo draft saranno disponibili molti potenziali QB di livello. Ci sarà ancora Belichick a guidare la nave? A livello di coach lo stesso non si discute (ammesso non compia più scelte ridicole sul discorso "attacco") ma a livello di GM andrà probabilmente tolta qualche responsabilità al vecchio Bill. 

Accetterà quello che, di fatto, sarebbe un ridimensionamento? Vorrà Kraft affidare un nuovo QB e il futuro della franchigia a Belichick o punterà sul giovane e rampante Jared Mayo, coach dei LB dei Patriots ed ex stella proprio di New England? 

Mayo (o un altro giovane coach) porterebbe forse una ventata di freschezza in un ambiente, quello dei Patriots, da sempre definito ultra professionale e quasi robotico cosa che, nel 2020 è sempre meno proponibile ai giocatori che devono scegliere dove giocare.

Di sicuro quello che Belichick non può permettersi, a mio parere, è quello di finire una stagione 1-16 o 2-15 che macchierebbe in parte una carriera incredibile chiudendo definitivamente il discorso da "è nato prima l'uovo o la gallina" su chi abbia più meriti per quei successi fra lui e il suo ex #12.