Micic e l'NBA: "I Thunder tergiversavano, priorità all'Efes"

La stella dell'Efes è pronta a difendere il doppio titolo dell'anno scorso raccontando la sua particolare estate.

La stagione 2020-21 è stata la stagione di Vasilje Micic, tutto quello che si poteva vincere a livello di club ed individuale è andato al fuoriclasse serbo a parte il pass per Tokyo 2020 dove, però, si è infortunato nella finale contro gli azzurri.

Tutti davano per scontato un suo approdo in NBA dove gli Oklahoma City Thunder ne detengono i diritti ma, alla fine, Micic è rimasto all'Efes con un faraonico rinnovo. Recentemente intervistato da Donatas Urbonas nel suo podcast “Urbonus" il playmaker serbo ha rivelato: “Ho ricevuto un’offerta dal CSKA Mosca ad inizio estate, mi sembra giugno perché ero con la Nazionale. La mia priorità era però l’Efes, e li ho avvisati di questa mossa molto seria del club russo - aggiunge - Sono felice che abbiano compreso il mio desiderio di restare qui. Sono felice della mia decisione anche perché ho avuto la possibilità di fare il contratto, ho sempre rinnovato un anno alla volta.”

Niente CSKA e niente NBA, ecco perché: “I Thunder non erano ancora sicuri sul cosa fare con me, volevano aspettare il Draft e capire la situazione del roster. A quel punto ho pensato che non c'era più tempo di aspettare e quindi ho cercato l'Efes per parlare della situazione e dell'offerta del CSKA”. 

La situazione ideale per Micic per sbarcare dall'altra parte dell'oceano: “Sarebbe ideale giocare in una franchigia contender, ad esempio Facundo Campazzo è finito a giocare ai Denver Nuggets dove gli viene richiesto un particolare e specifico ruolo e sarei disposto ad accettarlo. O sennò giocare in una squadra che sta cercando di sviluppare qualcosa di nuovo con la visione di mettermi in una posizione di essere visibile. Ho parlato con Sam Presti, è un grande GM, però onestamente quando si parlava di me….se non posso avere la palla in mano con un vero ruolo non posso essere visibile”.