Niente giocatore oggi ma un ex giocatore che al suo primo anno da Head-Coach si è preso la vetta non solo della Western Conference ma anche di tutta la NBA, una scommessa vinta!

Puntata diversa di "
A proposito di..." che cambia il genere di personaggio, questa volta non parleremo di schiacciate, canestre o stoppate realizzate da un giocatore, bensì di quello che ad oggi pare essere più grande allenatore esordiente della storia NBA:
Steve Kerr
Il 15 maggio dello scorso anno nessuno poteva immaginarselo. Dubbi e critiche sulla decisione del GM dei Warriors,
Joe Lacob, erano all'ordine del giorno in quel di San Francisco. Inesperto, acerbo e alla prima esperienza da head coach, l'ex cecchino dei Chicago Bulls non si perde d'animo anzi trasforma dubbi e critiche in complimenti e applasusi, portando in campo ogni notte uno spettacolo.
Rendendosi protagonisti fin da subito, i Golden State Warriors partono alla grande vincendo 7 partite su 9 giocate diventando terzi a Ovest, dietro a Memphis e Houston
Ad oggi i Warriors sono uno tra i migliori attacchi della lega, il 5° per punti di media totali (
109.7), 1° per percentuale di tiro (
41,5%) e ciò è dovuto in gran parte alla circolazione di palla sponsorizzata fortemente da Kerr, non a caso i Warriors sono balzati alla terza posizione nella classifica degli assist con
27.4.

In una recente intervista, Steve Kerr, ha confermato di ispirare il suo gioco e le sue idee tecnico/tattiche a quelle di
Gregg Popovich e
Mike D’Antoni: "Allenare è per l’80% reazioni umane, una qualità che si può solo limare nel corso del tempo, e per il 20% dalla tattica. Questo mi ha insegnato Gregg Popovich che sicuramente è la persona che più ha condizionato il mio modo di vedere la pallacanestro. Mi ispiro anche a Mike D’Antoni, ha rivoluzionato il modo di giocare ed ha creato uno dei i sistemi offensivi più belli. Anche Pop ha preso in prestito parecchie cose da Mike, ha più che altro sviluppato le sue idee in chiave moderna".
I dubbi e le critiche riguardo la scelta estiva da parte dei Golden State Warriors di affidare la panchina vacante a Steve Kerr sono stati spazzati via dai fatti soprattutto a livello ambientale dove
Mark Jackson era una sorta mantra per i giocatori specie per quello
Stephen Curry che oggi, grazie anche alla guida di Kerr, è il favorito n°1 alla corsa di MVP!
A parte gli "Splash Brothers" sotto Kerr altri giocatori hanno fatto un notevole step in più, in cima a tutti
Draymond Green diventato a tutti gli effetti il jolly tecnico/tattico di Golden State.

Il coach non aveva mai allenato prima da capo-allenatore in NBA, nessuno si sarebbe sicuramente aspettato un’annata così dominante: la sua squadra è da tempo matematicamente prima ad Ovest, titolare del miglior record della Lega.
Con una manciata di partite mancanti, i Warriors hanno vinto
63 dei 76 match disputati, con un fortino inespugnabile nella Oracle Arena: 35-2 davanti al proprio pubblico. Steve Kerr, con la vittoria numero 63, è divenuto il coach al primo anno con il miglior record di sempre, superando
Paul Westphal, che sulla panchina dei Phoenix Suns nel 1993 chiuse con 62-20. L’ex giocatore degli Spurs e i propri giocatori hanno ancora il tempo di stracciare questo record, dopo averlo battuto.
A Proposito di…
Hassan Whiteside
Kyle Korver
James Harden
Steve Nash
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