Final Four 2024, Analisi della finale:UConn contro Purdue

Gli Huskies puntano a ripetere la vittoria del 2023, i Boilermakers vogliono vincere il torneo per la prima volta

Scritto da Stefan Mancuso Nekic  | 

Gli Huskies puntano a ripetere la vittoria del 2023, i Boilermakers vogliono vincere il torneo per la prima volta.

La March Madness è stata ricca di upset grazie soprattutto ad Alabama ed NC State che hanno sovvertito i pronostici dei rispettivi Regionals. L'esito delle due semifinali, però, ci ha regalato una finale tra le uniche teste di serie #1 sopravvissute alle insidie del torneo ad eliminazione diretta. A sfidarsi allo State Farm Stadium di Glendale, saranno i campioni in carica di UConn e il college Purdue che da anni possiede un programma di pallacanestro altamente competitivo.

 🏆Final Four 2024🏆

Uconn Huskies (#1) vs Purdue Boilermakers (#1) 

🏟️ StateFarm Stadium (Glendale)
⏰ 2:09

L'analisi delle squadre  

Connecticut: Gli Huskies sono la prima squadra che può tentare la difesa del titolo dai Florida Gators 2006 e 2007 che riuscirono nell'impresa. UConn è un università dal palmares altamente invidiabile. Il primo titolo nazionale conquistato nel 1999, fu solo il primo di 5 tornei NCAA conquistati negli ultimi 24 anni. Questo significa che nell'ultimo quarto di secolo il programma universitario vince di media un titolo ogni 5 anni. Anche in questo caso gli uomini di coach Hurley partono con i favori del pronostico e non può essere altrimenti visto che 8 dei giocatori presenti nel roster campione del 2023 sono rimasti per centrare l'obiettivo repeat. Gli Huskies hanno vinto tutte le partite del torneo con un distacco minimo di 14 punti andando a ripetere il rullino di marcia devastante dello scorso anno nel quale la squadra vinse tutte le partite con almeno 13 punti di margine. Nonostante ciò va precisato che la partita in cui i campioni in carica sono stati messi più in difficoltà quest'anno è stata proprio la semifinale di sabato notte nella quale Alabama è restata in partita fino a pochi minuti dal fischio finale, quindi, nonostante UConn parta come la netta favorita non è esente dalle insidie che può portare una finale a partita secca.

Purdue: Nonostante gli Huskies abbiano una tradizione più vincente, anche i Boilermakers  possiedono un programma cestistico di alta qualità. Dal 2017 ad oggi l'università di West Lafayette, Indiana ha partecipato a ben 5 volte alle Sweet 16 raggiungendo come miglior risultato le Elite 8 nel 2019 quando il giocatore principale era quel Carsen Edwards che oggi gioca nel Bayern Monaco in Eurolega. L'anno scorso Purdue, nel terzo anno di Edey era una #1 della March Madness, ma si fece clamorosamente eliminare al First Round dalla #16 Fairleigh Dickinson.

Praticamente questa è una opportunità di redenzione per Zach Edey e compagni che hanno detto di voler vincere per il loro coach Painter la cui conferma a capo della squadra non era vista di buon occhio dai tifosi a inizio stagione a causa del fallimento vissuto lo scorso anno. Anche il roster dei Boilermakers punta sulla continuità con più di 10 giocatori rimasti al college per tentare un altro assalto al titolo. Il percorso dei Boilermakers è stato anch'esso abbastanza convincente con molte vittorie in doppia cifra ad esclusione della vittoria in Elite 8 contro Tenesee nella quale Purdue ha dovuto sudarsi fino all'ultimo il passaggio del turno in uno scontro che verrà a lungo ricordato dagli appassionati per il duello offensivo tra Zach Edey e Dalton Knecht con entrambi capaci di segnare almeno 37 punti ciascuno. Quello che ci aspetta stanotte è viste le premesse uno scontro tra la volontà di ripetersi degli Huskies e quella di redimersi dei Boilermakers.


La Partita 

 Uconn parte favorita non solo per il suo pedigree, ma anche per le varietà di soluzioni che possiede in attacco. Se Purdue basa completamente il suo gioco attorno a Zach Edey, UConn gioca una pallacanestro più di sistema con più interpreti che possono diventare i terminali offensivi di serata. L'esempio lampante è la semifinale con Alabama perché il prospetto draft Stephon Castle prima delle Final Four viaggiava a 9,8 punti di media, mentre in semifinale essendo stato battezzato inizialmente dalla difesa di Alabama è riuscito a mettersi in ritmo e giocare la sua miglior partita segnando 21 punti. La pallacanestro di squadra predicata da coach Hurley  punta ad alternare soluzioni perimetrali in uscita dai blocchi a penetrazioni e giocate in post che creano canestri nel pitturato rendendo l'attacco omogeneo e molto più articolato ed efficace rispetto a quello di Purdue. In difesa Uconn chiude il pitturato e rende difficile qualunque soluzione offensiva degli avversari in un contesto collegiale dove i tiratori puri sono comunque pochi. I Boilermakers, invece concentrano la propria pallacanestro incominciando molte azioni con la palla in post a Zach Edey  e il ruolo dei tiratori che lo circondano è quello di essere pronti a segnare nel caso in cui il gigante canadese venga raddoppiato dalla difesa. Il ruolo del supporting cast è, quindi, a supporto del talento di Zach che è lui stesso il sistema di gioco dei Boilermakers.

Il duello

Lo scontro individuale più atteso nella finale è indubbiamente quello tra Donovan Clingan e Zach Edey nella posizione di centro. Il lungo di Uconn è alto 218 centimetri ha origini italiane da parte di madre ed è un vero e proprio muro invalicabile per le difese avversarie.  Donovan è più atletico e verticale rispetto a Zach il che gli permette di essere più incisivo nella metà campo difensiva dove colleziona 3,6 stoppate a partita e incide sulla maggior parte delle conclusioni avversarie nel pitturato. In attacco è affidabile nel pitturato dove segna 16,2 punti di media mentre i 9 rimbalzi a serata completano l'apporto che riesce a dare al sistema UConn. È più mobile rispetto alla sua nemesi canadese ed è questo il motivo per il quale potendo cambiare anche su giocatori più piccoli ha quotazioni maggiori nel draft rispetto al suo avversario.  Zach Edey ,invece, è uno dei giocatori più dominanti della storia recente del college basket.

Il lungo di Purdue ha un bagaglio offensivo completo nel pitturato. Sa schiacciare ed ha una tecnica invidiabile dal post che lo rende imprevedibile in area dove segna la maggioranza dei suoi 28 punti a serata. I suoi 224 centimetri lo rendono una macchina da rimbalzi (chiedere a DJ Burns) con una media di 15,4 nel torneo e soprattutto se viene raddoppiato riesce a smistare la palla ai tiratori quando la difesa collassa su di lui. In finale si troverà contro il miglior difensore collegiale e visto che nel secondo tempo della semifinale contro NC State è stato messo in difficoltà da Middlebrooks (il centro di riserva degli avversari) è plausibile che Clingan riesca a limitarne l'efficacia. 

X factor

Gli Huskies sono una delle poche squadre che può permettersi di provare a non raddoppiare Edey. Se Clingan riuscirà a limitarne l'operato in single coverage, infatti, gli altri Huskies potranno concentrarsi nel difendere i tiratori avversari. Per Purdue è impensabile vincere la finale se il supporting cast non tira bene dall'arco in finale visto che il talento profuso di Uconn supera gli avversari incontrati fino ad oggi dai Boilermakers,quindi, è fondamentale che la palla entri.I tiri dall'arco di Loyer, Jones e Smith che fino alla semifinale erano abituati ad affidarsi principalmente al proprio centro, assumeranno un peso molto più grande contro un avversario di qualità come Uconn che non permette errori.

Inoltre, Clingan va riempito di falli per liberare l'area per Edey e visto che il canadese è il giocatore che più crea problemi di falli ai centri avversari riuscirci non risulta impossibile. Se Purdue inizia a sbagliare i tiri, Uconn sarà veloce a punire ogni errore con canestri in transizione. Infine, come dimostrato dalla semifinale di Uconn, nonostante Alabama avesse giocato molto bene, Uconn si può permettere di attendere la partita aumentando l'intensità della difesa nel finale. Purdue, invece, la partita deve aggredirla e l'unico modo in cui i Boilermakers sanno farlo è con Edey che domina in area o con i tiratori in serata di grazia. Uconn può vincere, invece, in diversi modi. Può farlo in difesa, in attacco, con le triple di Spencer e Karaban, con i canestri di Klingan,in transizione, quindi Uconn resta la favorita d'obbligo anche perché banalmente nelle sfide tra grandi sistemi di squadra (Uconn) e grandi giocatori solitamente nella pallacanestro vincono i sistemi

 


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